Leonardo? Una mano sinistra da capolavoro
Portatori di sventure o usurai? Geni incompresi o personalità acute e intelligenti? I mancini da sempre sono circondati da una duplice fama: da una parte sono quelli che usano la mano del diavolo, gli strani; dall’altra sono le persone che spesso dimostrano di avere spiccate abilità creative e, in alcuni casi, geniali. Il motivo è un fatto cerebrale: i mancini sviluppano capacità diverse dai destrorsi, legate all’uso più intenso dell’emisfero destro del cervello. Creativi o no, sicuramente non passano inosservati e il 13 agosto possono “rivendicare” tutto il loro orgoglio: sono i mancini, quelli che usano la mano sinistra, la mano del diavolo. Da Obama in giù, il 13 agosto i mancini festeggiano in tutto il mondo la giornata internazionale del mancinismo. E mentre su Facebook crescono i gruppi “mancini del mondo”, “bassisti mancini”, “w i mancini” – ma non manca il gruppo che vuole “debellarli” - Firenze può vantare forse il mancino più celebre e geniale del pianeta: Leonardo da Vinci, vero modello di tutti quelli che appartengono alla categoria.
Sulla scrittura speculare del genio di Vinci si è detto tanto. In particolare, si è a lungo creduto che scrivendo al rovescio e da destra a sinistra – questo significa, infatti, scrittura speculare - Leonardo intendesse rendere incomprensibili ai collaboratori della sua bottega e ai suoi coetanei i segreti e gli appunti sui suoi studi e progetti. “Ormai non dobbiamo più credere a questa teoria – spiega il prof. Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Vinci -. Per Leonardo, scrivere in questo modo era assolutamente naturale. Non voleva nascondere niente, questo tipo di scrittura gli era semplicemente più congeniale”.Leonardo naturalmente sapeva scrivere anche nel modo più convenzionale, cioè percorrendo la carta da sinistra a destra, ma il suo mancinismo faceva capolino anche in questi casi. In un documento compilato in preparazione di un viaggio, il Genio ha scritto i nomi delle città Napoli e Roma con le lettere al contrario.Il fatto di essere mancino ha avvantaggiato Leonardo negli anni della maturità. “Sappiamo con certezza che dal 1517 Leonardo è stato colto da una sorta di paralisi alla mano destra – prosegue Vezzosi, che ha da poco pubblicato con il leonardista Carlo Pedretti il libro Leonardo infinito -. Da destrorso avrebbe dovuto abbandonare molti dei suoi ultimi lavori. Invece, grazie alla mano sinistra ha potuto continuare a disegnare, scrivere e portare avanti una serie di studi di geometria, che richiedono particolare precisione. Anche il suo autoritratto risale a quell’epoca, quando verosimilmente era già stato colpito dalla paralisi alla mano destra”.Alcune teorie sostengono che Leonardo usasse la mano sinistra per scrivere e disegnare per motivi genetici. Si ipotizza che la madre di Leonardo da Vinci fosse una schiava di origini orientali. Secondo alcuni critici e studiosi, infatti, quella speculare era “la scrittura degli ebrei e degli arabi”. Forse il grande genio ha imparato da lei a scrivere in questo modo?Il mancinismo di Leonardo non era certo un segreto. Oltre a lui stesso, il primo a parlarne è stato forse Luca Pacioli, amico del grande pittore e artista nato a Vinci, al quale proprio Leonardo donò molti dei suoi appunti e disegni. In una nota, Pacioli racconta della “ineffabile sinistra mano” di Leonardo “lume della pittura” e di come fosse abituato a scrivere “alla roverscia e alla mancina”.
Agnese Fedeli
Nessun commento:
Posta un commento