domenica 2 ottobre 2011


Cultura, editoria e spettacolo: tanti corsi di formazione al via nella provincia di Firenze

Una carriera nel mondo del teatro o dell’editoria con le professioni più ricercate del momento. Percorsi altamente professionalizzanti finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Alcuni moduli formativi al via nel capoluogo toscano

Arginare la crisi economica e professionale significa investire in una formazione alta e attenta alle necessità del territorio. Va in questa direzione il ventaglio di corsi professionalizzanti finanziati tramite il Fondo Sociale Europeo e coordinati dalla Provincia di Firenze in Toscana. Leggi tutto su www.donnainaffari.it 

sabato 24 settembre 2011


Le professioni più richieste nel settore dell’energia

A Firenze arriva il 4° Festival dell’Energia: dal 23 al 25 settembre, una occasione per farsi un’idea sulle professioni più richieste in questo settore – con particolare riguardo a quelle femminili - e ascoltare il punto di vista di esperti internazionali, docenti e giornalisti.

Tre giorni di dibattiti, incontri con esperti internazionali ed esposizioni in ogni angolo della città per capire di cosa parliamo quando diciamo “energia intelligente”. Il festival in questa quarta edizione si tiene a Firenze, mentre le passate edizioni si sono tenute a Lecce.
Un festival che nelle passate edizioni è stato in grado di attrarre oltre 20 mila visitatori perché “è un appuntamento unico in Italia” come spiega Emilia Blanchetti, Vice Presidente di Aris (Agenzia di Ricerche Informazione e Società), associazione che organizza il Festival.
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sabato 10 settembre 2011

Imprenditoria ad alta velocità


Il 14 settembre un Frecciarossa tra Roma e Milano diventa il luogo dove dare vita alla propria idea d'impresa insieme alla StartUp School. L’idea di Trenitalia è un “viaggio al centro dell’innovazione”: un laboratorio mobile per l’avvio d’impresa con posti limitati su prenotazione

Mercoledì 14 settembre un treno Frecciarossa Alta Velocità Roma-Milano si trasformerà in un'aula della StartUp School. Diventerà cioè un luogo speciale dove approfondire argomenti come vision, mission, business plan. E dove sognare il futuro delle aziende di oggi e di domani.

Gli innamorati di mezza Italia si danno l'ultimo bacio prima che le porte tra loro si chiudano fino al week-end successivo, i pendolari di lunga distanza che lavorano tra Bologna e Milano o tra Firenze e Venezia tengono d'occhio gli orari di partenza e di arrivo sperando che il ritardo non superi i 10 minuti, i turisti sorridono guardando sfrecciare dal finestrino i bei panorami del nostro paese. Non c'è che dire: l'Alta Velocità ha creato degli stili di vita inconcepibili fino a qualche anno fa e sicuramente ha contribuito a smuovere il tessuto economico e produttivo italiano. Oggi Trenitalia, in collaborazione con la Social Media Week, offre un ulteriore stimolo per riflettere sul significato dell'innovazione, declinato in particolare sull'imprenditoria.

Da Venezia al Delta del Po una sfida di 200 km per sole donne



Impresa remiera tutta al femminile. Perché se il GPS non funziona, una donna sa comunque come cavarsela

Donne e impresa, donne e lavoro, donne e pari opportunità. Certo, ma anche donne e gioco di squadra, donne e divertimento, donne e attività fisica. E' nato per dimostrare la versatilità e lo spirito d'inventiva e di adattamento ad ogni situazione il raid remiero intitolato "Un Po... di donne", impresa sportiva che ha portato un gruppo di una ventina di socie della "Canottieri Giudecca" di Venezia a vogare dalla città lagunare fino al Delta del Po e ritorno.


giovedì 21 luglio 2011

La cinquina va incontro ai lettori italiani




I finalisti del 49° Premio Campiello – Confindustria Veneto incontrano i lettori in giro per l’Italia. Eventi divenuti una consuetudine dei premi letterari, che creano un legame diretto e informale tra scrittori e pubblico.

Scelte da una Giuria di Letterati della quale fanno parte anche il Presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio e il critico d’arte Philippe Daverio, le opere finaliste sono “Se tu fossi qui” (Cairo Editore) di Maria Pia Ammirati, “Disegnare il vento” di Ernesto Ferrero, “L’ultima sposa di Palmira” (Einaudi) di Giuseppe Lupo, “Di fama e di sventura” (Mondadori) di Federica Manzon e “Non tutti i bastardi sono di Vienna” (Sellerio) di Andrea Molesini. 


Dopo alcune serate in Veneto e Lombardia organizzate nelle scorse settimane, domani (giovedì 21 alle 19.30) incontro con gli autori a Villa Fidelia a Spello in Umbria e venerdì 22 al Gallia Palace Hotel a Punta Ala in Toscana. Gli scrittori tornano in Veneto la prossima settimana, per tre incontri in alcune località turistiche: giovedì 28 in Piazza Milano a Jesolo (20.30), venerdì 29 al Centro Congressi MIllepini di Asiago (ore 18) e sabato 30 a Cortina nell’ambito di CortinaIncontra (ore 18).

“Autonomia, trasparenza e serietà sono i valori distintivi del Premio su cui noi lavoriamo ogni giorno. Valori garantiti dal meccanismo del Campiello – spiega Alessandra Pivato, Presidente Comitato di Gestione del Premio - composto da due giurie: quella di Letterati, che si esprime a voto palese e pubblico nella scelta della cinquina finalista, e quella dei 300 Lettori che si esprime a scrutinio segreto”.

La Giuria dei Letterati è presieduta quest’anno dal Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Roberto Cecchi, che definisce i finalisti “una cinquina non paludata, giovane a prescindere dall’età e indipendente nello stile”.
Una definizione che è già un premio, in attesa della proclamazione del vincitore il 3 settembre a Venezia.
Agnese Fedeli

Idrogeno: una filiera sulla quale investire

Lo confermano i risultati di un progetto che in Toscana coinvolge università, amministrazione regionale e soggetti privati

Salireste mai su un’automobile a idrogeno? È la domanda che l’Ateneo di Pisa ha posto a molti cittadini nel realizzare il video “Io vado a idrogeno” (che potete vedere allegato all’articolo) per capire il feeling delle persone di fronte ad un tema che unisce mobilità sostenibile ed energia, due dei problemi più incalzanti dei nostri anni.
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venerdì 15 luglio 2011

Prestiti garantiti per contrastare l’usura

Imprenditori e cittadini residenti a Firenze e provincia possono contare su un fondo per pagare gli interessi bancari



La Provincia di Firenze ha messo a disposizione un fondo da utilizzare per l’abbattimento degli interessi che maturano nel primo anno di ammortamento sui finanziamenti erogati a cittadini e imprenditori residenti nel territorio provinciale (globalmente oltre 1 milione). 
Lo stabilisce un protocollo d’intesa siglato recentemente dall’Assessorato provinciale di Firenze al Sociale e dalla Fondazione Toscana Prevenzione Usura, che si occupa di rilasciare garanzie ad alcune banche convenzionate per facilitare la concessione di finanziamenti a cittadini, imprenditori e famiglie che, pur non essendo direttamente a rischio di usura, non hanno capacità economico-patrimoniali per ottenere credito bancario.

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mercoledì 13 luglio 2011

Imprese 2.0: le potenzialità del web per le aziende


Come si riconosce una buona pagina web. Dal Google Country Day di Firenze i consigli per i siti delle PMI. Lanciato anche il progetto lamiaimpresaonline.it

Se vi trovate su questo sito quasi certamente sapete che il web è una prerogativa per le imprese di qualsiasi dimensione. Dai colossi industriali fino agli artigiani, la versione 2.0. (ossia, quella adeguata all'online sempre più evoluto) è uno dei biglietti da visita delle aziende targate anni 2000 e oltre. L'importante è conoscere e saper utilizzare trucchi e strategie del web affinché le nuove tecnologie si integrino al meglio con i piani di business di ciascuna impresa.
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sabato 9 luglio 2011

Le PMI toscane chiedono legge annuale di sostegno


La richiesta delle PMI a conclusione del convegno "Coniugare crescita economica e lavoro"

Piccole e medie imprese della Toscana unite nel chiedere alla Giunta regionale una legge annuale che le sostenga. È quanto emerge dal convegno “Toscana: coniugare crescita economica e lavoro in un ambiente favorevole all'impresa diffusa”, che si è tenuto in questi giorni a Firenze, organizzato da Rete Imprese Italia-Toscana.
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Le pensioni per le donne e la manovra 2011

Cosa cambia per le donne dopo il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri

Anche le pensioni in rosa al centro della manovra economica 2011. Il principio di baso contenuto nel testo discusso il 30 giugno 2011 in Consiglio dei Ministri è quello dell’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni anche per le lavoratrici, tanto del settore pubblico quanto del privato. Rispetto alle prime bozze del documento, per quanto riguarda le lavoratrici dipendenti nel privato si parla di un innalzamento dell’età pensionabile di un mese all’anno a partire dal 2020, quando per andare in pensione sarà necessario aver compiuto 60 anni e un mese.

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Fondo Europeo, 70 milioni in più per le imprese toscane


logo regioneOltre 1 miliardo il capitale a disposizione fino al 2013 per progetti a sostegno di piccole e medie imprese, formazione e sviluppo tecnologico

Le risorse del Fondo Europeo sono un volano per lo sviluppo di progetti di medio ed ampio respiro per quanto riguarda sostegno al lavoro, all’imprenditorialità e alla formazione.
In Toscana il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) per il periodo 2007-2013  ammonta ad 1 miliardo e 126 milioni di euro e la Giunta regionale toscana ha deciso recentemente di rimodulare il Piano Operativo che stabilisce la suddivisione dei fondi nei diversi ambiti d’intervento (che prende il nome tecnico di POR CReO 2007-2013).

Vediamo le novità, illustrate recentemente in conferenza stampa dall’Assessore regionale al Lavoro, Gianfranco Simoncini, che ha affermato: “A fronte dei tagli della spesa pubblica e della debole politica industriale del governo nazionale, noi intendiamo sostenere le imprese ed il lavoro. Siamo convinti che queste modifiche offriranno nuove opportunità e strumenti operativi sulla strada dell’attuazione degli obiettivi e delle scelte che la Toscana intende darsi con il nuovo Piano regionale di sviluppo”.

La rimodulazione del Fondi arriva poco dopo la metà del percorso degli stanziamenti validi per il periodo 2007-2013. Il bilancio di questo primo periodo è molto positivo, in quanto secondo gli ultimi dati di monitoraggio l’avanzamento finanziario registra impegni pari a circa il 62% del totale delle risorse mentre le spese risultano pari al 25%, con oltre 1500 i progetti già finanziati finora.

I capitoli d’intervento

I Fondi Europei vengono destinati a vari ‘assi’, che non sono altro che le priorità di investimento. Del miliardo e 126 milioni di euro, il 30% sono risorse comunitarie, il 45% provengono dalle casse dello Stato ed il restante 25% dalle risorse regionali e del sistema degli enti locali. Un patrimonio che la Regione Toscana sta impiegando con buoni frutti anche a seguito dei molti progetti europei ai quali ha già aderito in passato. Secondo la nuova ripartizione delle risorse L’Asse 1 “Ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, innovazione e imprenditorialità” viene incrementato di 70 milioni di euro passando da 399 a 469 milioni, l’Asse 2 “Sostenibilità ambientale” viene incrementato di 4,9 milioni di euro passando da 93 a 98. L’Asse 3 “Competitività e sostenibilità del sistema energetico” vede confermato il finanziamento iniziale pari a 53 milioni di euro.

Calano invece i finanziamenti relativi all’Asse 4 “Accessibilità ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni” si riduce di 66 milioni di euro passando da 266 a 199 milioni e all’Asse 5 “Valorizzazione delle risorse endogene per lo sviluppo territoriale sostenibile”, che si riduce di 8,3 milioni di euro passando da 277 a 268.

Piccole e medie imprese, lavoro, accesso al credito ed infrastrutture

Le principali novità nella distribuzione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale riguardano quindi il sostegno alle imprese.

La Regione ha scelto di impiegare 70 milioni di euro in più il sostegno allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Le risorse saranno utilizzate nei prossimi mesi per rifinanziare le linee di intervento che sostengono gli investimenti delle imprese finalizzati all’innovazione, alla ricerca industriale, al trasferimento tecnologico.
Tra le iniziative che saranno finanziate tramite bandi regionali anche facilitazioni per l’aggregazione di imprese e la costituzione di reti di PMI.

E ancora, aiuti alle imprese sono anche operazioni di sostegno al credito – come prestiti a tassi agevolati, fondi a rotazione, contributi a fondo perduto e assegni per l’assunzione di tirocinanti – o la facilitazione dei processi di internazionalizzazione aziendale, con interventi per accrescere la competitività e la conquista di nuovi spazi sui mercati mondiali. Tra i settori che potranno trarre beneficio dai bandi in via di definizione nei prossimi mesi anche quello dell’artigianato, che in Toscana nel 2010 ha visto una flessione di fatturato di oltre 323 milioni di euro, pari al 10,5% in meno rispetto al 2009. (dati Cna Toscana).

Restano attivi i finanziamenti legati alle grandi opere in cantiere in regione, ossia i quasi 100 milioni di euro (97 per l’esattezza) per la realizzazione del sistema tramviario fiorentino e i 27 milioni per il progetto People Mover che a Pisa collegherà in cinque minuti l’aeroporto con la stazione. 

I bandi aperti

I bandi attualmente aperti sono relativi ad “Aiuti alle piccole e medie imprese dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla produzione per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati”, “Acquisto servizi qualificati - Turismo e settore terziario”, “Innovazione settore terziario e servizi - turismo e commercio”, “Fondo Toscana Innovazione”, “Garanzia e controgaranzia per gli investimenti delle piccole e medie imprese toscane”. La Regione ha dedicato una pagina web del proprio portale alle istruzioni per partecipare ai bandi, visibile su http://www.regione.toscana.it/creo/index.html
(www.donnainaffari.it, 24 giugno 2011)
Agnese Fedeli

Donne... che impresa!


donne che impresaA Firenze quattro film raccontano l'imprenditoria femminile. Un progetto di comunicazione della Camera di Commercio fiorentina per avvicinare il pubblico al mondo dell’imprenditoria, con particolare riguardo alle problematiche femminili nel mondo del lavoro

Se conciliare tempi di vita e tempi di lavoro può essere faticoso, specialmente per le donne imprenditrici, è interessante e istruttivo prendere ispirazione dalle storie di donne che sono rimaste leggendarie per la loro vita e per quello che di grande hanno fatto con il loro lavoro.
È l'auspicio del Comitato di Promozione dell'Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Firenze che ha organizzato la rassegna cinematografica "Donne che impresa. 4 Film... 4 Storie..." in collaborazione con l'Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana.
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martedì 5 luglio 2011

Fassa Bortolo archivia la crisi (Sole Nord Est, fine aprile 2011)

Previsioni di crescita al 4% su base annuale per Fassa Bortolo, la storica azienda di Spresiano di Treviso che realizza prodotti per l'edilizia: calce, intonaci, colori, rivestimenti isolanti e molti prodotti in cartongesso. Il primo trimestre dell'anno segna un aumento del 12% che porta i risultati di Fassa Bortolo ai livelli del 2007, ultimo anno prima della crisi economica, quando il fatturato fu di 327 milioni. Negli anni successivi, un calo prima del 2,5% e dell'8% poi ha portato il fatturato rispettivamente a 319 milioni nel 2008 e a 292 nel 2009. Il giro d'affari è andato a rinforzarsi nel 2010, quando l'azienda ha segnato un +3,6% per un fatturato di 305 milioni e quasi 900 dipendenti, considerando le sedi italiane e le filiali estere. Tra le professionalità più diffuse in Fassa Bortolo ci sono i ricercatori di materie prime, i chimici, gli addetti al controllo qualità e alla ricerca. Fortissima anche la rete commerciale.
“Il 2011 dovrebbe chiudersi a 320 milioni, con un aumento del 4% – afferma il Presidente di Fassa Bortolo Paolo Fassa, che oggi guida l'azienda insieme ai suoi 5 figli – La crescita di questi primi mesi dell'anno si spiega, oltre che per la qualità storica dei nostri prodotti, anche con un motivo climatico: abbiamo avuto un gennaio e un febbraio meno freddi rispetto al 2010, fattore che incide moltissimo sul mondo dell'edilizia e quindi sui nostri clienti e sui risultati delle vendite”.
Dalla produzione di calce, nel 1981 Fassa Bortolo ha avuto l'intuizione di diversificare il ventaglio dei prodotti, a partire dagli intonaci premiscelati, vero core business d'impresa che oggi rappresenta il 60% del fatturato, fino ad arrivare ai colori, ai sottofondi autolivellanti, ai materiali per il risanamento e agli isolamenti a cappotto. L'ultima nata in Fassa Bortolo è la linea  Sistema Cartongesso Gypsotech,  con una linea completa di lastre in cartongesso e accessori per il montaggio.
Per quanto riguarda il mercato estero, la quota export 2010 di Fassa Bortolo si attesta sul 10%. “Abbiamo gettato recentemente le basi per l'internazionalizzazione della nostra azienda – spiega Paolo Fassa – con investimenti soprattutto nella fascia del Sud Europa, ossia Spagna e Portogallo, dove abbiamo acquisito di recente alcune aziende che hanno chiuso con la crisi. Stiamo investendo anche nei paesi balcanici e in Croazia, per ora con l'acquisto delle materie prime, in futuro spero anche per investimenti diversi”.
Tra i progetti in ponte nel 2011 ci sono la messa in funzione del secondo forno da calce nello stabilimento di Montichiari di Brescia e la costruzione di un nuovo forno da calce ad Artena, non lontano da Roma. Allo studio anche il progetto per un nuovo stabilimento in Nord Europa. Il luogo? Ancora top secret.
Agnese Fedeli

boxini
Fatturato
2007: 327 milioni
2008: 319 milioni
2009: 292 miloni
2010: 305 milioni

addetti
2008: 833
2009: 861
2010: 892

Bortolo
Non indica un socio, come tanti pensano: “Bortolo” è il nome del padre (e di uno dei figli) dell'attuale Presidente Paolo Fassa.

300: gli anni di vita che Fassa Bortolo ha festeggiato nel 2010.

mercoledì 15 giugno 2011

Lettera - Quando un'abbonata felice incespica sui 'regolamenti nazionali' di Trenitalia

Mi chiamo Agnese Fedeli e ho 30 anni. Vivo a Padova, ma per lavoro mi sposto quasi ogni giorno a Firenze con i treni Alta Velocità Frecciargento. Conosco bene questi treni, perché ormai li uso da più di quattro anni: prima ‘solo’ per amore, da quasi un anno anche per lavoro. Da sempre difendo Trenitalia con tutta la mia convinzione e comprensione, considerando i ritardi o il dover viaggiare talvolta in piedi o seduta sui gradini delle porte, una conseguenza naturale del dover smuovere tanti, tantissimi treni contemporaneamente. E io pago volentieri i 336 euro di abbonamento mensile, perché il servizio è veramente superiore e certi giorni mi sembra ancora favoloso raggiungere Firenze da Padova in un’ora e trentacinque minuti.
L’episodio di oggi (sabato 11.06) però mi ha infastidita, intristita ed fatto arrabbiare moltissimo, forse anche aperto gli occhi sulle logiche del guadagno ‘a prescindere’ e sicuramente tolto la voglia di far parte dell’ambita cerchia dei titolari Carta Oro. Ieri sera (venerdì 10.06), fuori da un ristorante di Padova, mi hanno spaccato il vetro della macchina e rubato lo zaino con dentro tutto: computer, documenti, agenda, chiavi di casa. Nello scompiglio e nella rabbia del momento, ho pensato che la cosa più facile da riavere indietro sarebbe stato l’abbonamento Padova-Firenze, pagato con carta di credito, acquistato al Freccia Club e assolutamente nominale, intestato dunque solo e me. Arrivo al Freccia Club – luogo ‘esclusivo’ deputato all’accoglienza clienti delle Frecce – dando proprio per scontata la facilità dell’operazione e mi viene risposto che neanche con la denuncia fatta dai Carabinieri e comunque in nessun modo si possono rintracciare gli abbonamenti mensili, neanche quelli di una clientela che, finché paga, è definita ‘selezionata’, ma che non appena chiede una tutela particolare per biglietti che costano molto riceve in risposta solo la ripetitiva frase: “Questo è un regolamento nazionale” e niente più. Non una telefonata, non la disponibilità a cercare un superiore, un ufficio diverso o a dire una parola.
In definitiva: un biglietto nominale, comprato in un contesto teoricamente ristretto, pagato con carta di credito e quindi tracciabilissimo, peraltro ben memorizzato nella mia pagina dedicata sul sito di Trenitalia… allo sportello non è rintracciabile, né sostituibile con una certificazione provvisoria come succede invece per la carta d’identità, per la patente di guida e per gli altri documenti. Rispetto le regole e mi dico che ognuna di queste ha dietro di sé storie e compromessi più o meno comprensibili, ma in questo caso quale dovrebbe essere la lezione da imparare? Ho subito un furto, ho la denuncia, sono un’abbonata di lunga data e il pagamento che ho fatto a Trenitalia è facilmente ritrovabile incrociando i miei dati anagrafici e il numero di Carta Oro. Qual è la difficoltà? Quale la regola che non si può infrangere? Quale il motivo per cui, anche con una denuncia e con tutti questi ‘indizi’ validi, non è possibile aiutare una persona a non dover pagare altri 336 euro?

La replica di Trenitalia (dopo la duplicazione dell'abbonamento)

lunedì 30 maggio 2011

Speciale “Terra Futura” - Firenze, Fortezza da Basso, 20-22 maggio 2011

L'impresa etica è possibile
Dal barbecue ad energia solare, alla moda responsabile. Dal turismo sostenibile alla bioenergia, passando per i prodotti tipici e le imprese attente al sociale. Tutto questo e molto altro è Terra Futura, la fiera internazionale delle buone pratiche della sostenibilità sociale, economica ed ambientale già attuate o attuabili negli ambiti più diversi: dalla vita quotidiana alle relazioni interpersonali, dal sistema economico all'amministrazione della cosa pubblica.

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venerdì 27 maggio 2011

Manfrotto allarga la gamma prodotti (Sole24 Ore Nord Est 25.04.2011)


Oltre cento nuovi prodotti commercializzati entro il 2011 – tra luci, abbigliamento e molto altro - e una nuova sede di 4000 metri quadri a Cassola in provincia di Vicenza per Manfrotto Spa, azienda leader nel settore dell'imaging industry nata a Bassano nel 1972 grazie all'intuizione del fotoreporter Lino Manfrotto. Dalla propria vita lavorativa aveva sperimentato la carenza di materiali ed accessori specifici, adatti alle esigenze tanto dei professionisti quanto degli amanti a tutto tondo dell'immagine fotografica. E' nato da questa osservazione il primo treppiede Manfrotto lanciato nel 1974, molto più leggero e pratico rispetto all'attrezzatura del tempo ed un vero e proprio must per i professionisti. E vanno in questa direzione anche gli altri accessori fotografici Manfrotto ideati in questi 40 anni: luci, borse, abbigliamento. Oggi l'azienda vicentina è guidata dal presidente e Ad Francesco Bernardi ed ha chiuso il 2010 con un giro d'affari di 102 milioni di euro - in crescita di oltre il 13% rispetto ai 90 milioni del 2009 - e 400 addetti.
Tra le novità 2011 di Manfrotto spicca la recente acquisizione di Lastolite Limited, impresa con sede nel Regno Unito specializzata nel settore lighting (fatturato 2010 di 8 milioni di sterline, 80 addetti). Nel corso del 2011 Manfrotto sarà impegnata anche nell'apertura di speciali spazi di vendita all'interno della grande distribuzione dell'elettronica, a partire da alcuni centri commerciali tedeschi e inglesi. Seguiranno altri punti vendita personalizzati negli Stati Uniti, in Giappone e ad Hong Kong. In Italia, alcune personalizzazioni Manfrotto saranno allestite all'interno di catene commerciali come Media World o Unieuro.
Si rafforza la già capillare distribuzione e vendita fuori Italia (quota export: 95%). “Vendiamo i nostri prodotti in più di 100 paesi – afferma l'Ad Francesco Bernardi - dove possibile con nostre filiali. Tra i mercati più interessanti degli ultimi tempi ci sono sicuramente Singapore, per noi un ponte verso tutto il Sud Est asiatico, l'India, dove comunque siamo presenti da anni, e i paesi Bric, con i quali stiamo lavorando tantissimo”.
Particolare attenzione sarà rivolta quest'anno alla nuova categoria dei social recorders, quanti amano condividere sul web e i social network le proprie fotografie, una fetta di mercato sempre più esigente sui risultati e che rappresenta il 29% del totale. Vanno in questa direzione anche i 10 webinair (corsi di fotografia online) gratuiti e aperti a tutti proposti da Manfrotto, in collaborazione con il portale Photofarm, su www.manfrotto.it.
L'azienda di Bassano fa parte dal 1989 del gruppo inglese Vitec (fatturato 2010 di 309 milioni di sterline inglesi, 2000 addetti nel mondo) per la quale è a capo della divisione internazionale Imaging e Staging.
Agnese Fedeli

Fatturato
2009: 90 milioni
2010: 102 milioni

400 gli addetti di Manfrotto
quota export: 95%

29%la fetta di mercato rappresentata dai social recorders

giovedì 26 maggio 2011

“Quanto basta”, il festival dell'economia ecologica

Dal 24 al 28 maggio, a Piombino in provincia di Livorno. Tra gli eventi più attesi la lectio magistralis di Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998. E una serie di appuntamenti formativi e dibattiti utili per chi guida un’impresa

Spesso, troppo spesso si parla di economia etica, economia pulita, crisi morale oltre che economica. La cosa più difficile però è rendere concreta e fattiva l'impostazione filosofica di questa voglia di dar vita ad un rinnovato sistema economico. Va in questa direzione la seconda edizione del festival dell'economia ecologica “Quanto basta”, in calendario dal 24 al 28 maggio a Piombino. La città toscana in provincia di Livorno sarà scenario di appuntamenti formativi di grande valore e di dibattiti utili a chi guida un'impresa per orientarsi nel mondo dell'economia sostenibile.
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sabato 21 maggio 2011

Contrasto all'illegalità, con un occhio di riguardo al sistema cooperativo

Dalla finanza 'creativa' alla finanza 'pulita': tante idee a confronto per la tre giorni torinese di Join for Change – Compartimos 2011 in cui si è dibattuto del rapporto tra finanza e legalità, la nuova fetta dell'economia verde e le prospettive della finanza cooperativa
Join for change – Compartimos 2011, una tre giorni di convengo e dibattito (11-13 maggio), promossa dal Gruppo Abele, dal consorzio finanziario per il microcredito Etimos e dalla neonata Etimos Foundation.
Dalle giornate di convegno è emerso chiaramente e da più parti la necessità che il corpo imprenditoriale, le banche e, in maniera più diffusa, tutti i cittadini riscoprano un'etica della produzione oltre che del consumo.
Interessante soprattutto per chi è a capo di un'azienda, la prospettiva di uno sviluppo etico legato a circoli virtuosi di cooperazione e al contrasto contro le attività illecite. Così come l'attenzione a strumenti quali il microcredito o il commercio equo, due settori che sono riusciti a superare anche la crisi economica globale.

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martedì 17 maggio 2011

Italia al voto: il peso delle donne in politica

In queste elezioni, solo il 14% dei candidati era donna. Alla Campania il triste primato di Regione con meno donne candidate. Le Marche la Regione più virtuosa. Dati e curiosità sulle candidature femminili per constatare se esiste realmente la parità democratica
Sono stati quasi 4 mila i candidati alla poltrona di Sindaco per la tornata elettorale 2011 (3977 per l'esattezza). Secondo una ricerca Comunicare-Anci su dati del Ministero dell'Interno e di Comuniverso-Ancitel, gli uomini erano 3421, ossia circa l’86% del totale. Il restante 14% era rappresentato dalle 556 donne in corsa.
La percentuale più bassa per numero di candidature in rosa alla carica di Sindaco, proporzionalmente al totale, è la Campania, con 30 donne in corsa per le 151 poltrone da sindaco contro i 385 candidati maschi, pari al 7% del totale. 
Sono invece le Marche la regione più virtuosa in fatto di democrazia paritaria: per i 29 comuni sotto elezioni corrono 77 candidati sindaco, 63 uomini e 14 donne, con una percentuale rosa pari quindi al 18% del totale.
Al contrario, una sfida tutta al maschile si registra in ben 800 Comuni italiani, sparsi in modo omogeneo tra le 18 Regioni interessate. 
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martedì 3 maggio 2011

La filiera corta in Toscana diventa realtà. E nascono i formaggi “griffati”

La sua carta d'identità forse non riuscirebbe a passare le frontiere, ma di sicuro il documento del pecorino e del marzolino 'firmato' appena nato in Maremma, nel sud della Toscana, è una garanzia di originalità ed una tutela della filiera corta.
Si tratta di due nuovi formaggi prodotti dal caseificio sociale di Sorano, un piccolo Comune in provincia di Grosseto, che recano sull'etichetta la firma delle aziende che ne producono l'ingrediente fondamentale: il latte. Sono 18 in tutto e certificano che la produzione del pecorino e del marzolino 'firmati' di Sorano avviene secondo una reale filiera corta.
I nuovi prodotti caseari – ed il sistema economico e produttivo di filiera corta che ci sta dietro – sono stati presentati dall'Assessore regionale toscano all'Agricoltura Gianni Salvadori, insieme ai rappresentanti del caseificio e del Comune di Sorano. "Un esempio che rende concreta la filiera corta - ha sottolineato Salvadori. Questi formaggi sono prodotti in Toscana, lavorati in Toscana con latte di aziende toscane e venduti sui banchi della grande distribuzione toscana". 
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lunedì 2 maggio 2011

Grandi aziende rilanciano il manifatturiero e l’alta tecnologia


f1In Toscana progetti cofinanziati dalla Regione su telecomunicazioni, meccanica avanzata e robotica. Con il finanziamento e la partenza dei progetti si aprono decine di nuovi posti di lavoro

61 milioni di euro per cofinanziare 15 organismi di ricerca e 18 grandi imprese che hanno ideato 14 progetti strategici. Non ultimo, idee e attività di ricerca che andranno a creare più di 100 posti di lavoro (106 per l’esattezza). Sono i numeri, veramente incoraggianti, del bando chiuso recentemente dalla Regione Toscana per il rilancio del manifatturiero e il sostegno all’innovazione tecnologica e alla ripresa dalla crisi.
I risultati del bando sono stati resi pubblici dalla Regione Toscana, che intanto ha già lanciato un finanziamento per la transnazionalità.
Vediamo nel dettaglio alcuni dei progetti che hanno avuto accesso ai finanziamenti regionali.

Il primo Festival d’Europa


EuropaAttesi 50 mila visitatori a Firenze per questa grande manifestazione internazionale sull’Unione Europea che si terrà dal 6 al 10 maggio. Per diffondere la conoscenza delle politiche europee e delle opportunità anche economiche, di lavoro e imprenditoriali che offre. Quando “Europa” fa rima con “impresa”

Per cinque giorni Firenze si tingerà di blu in occasione del Festival d’Europa. La città diverrà un megafono di momenti di scambio, dibattiti e incontri con i rappresentanti delle istituzioni comunitarie.
Un festival diffuso in molti luoghi di questa città, un evento senza precedenti che dal 6 al 10 maggio cercherà di trasformare la città toscana in un laboratorio creativo e di comunicazione per la diffusione della conoscenza dell’Unione Europea, delle sue politiche, delle sue realizzazioni e delle opportunità che offre ai propri cittadini.
Visiteranno il capoluogo toscano durante il Festival d'Europa, tra gli altri, anche il Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, il Vice Presidente della Commissione Antonio Tajani e la Commissaria europea all'Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù Androulla Vassiliou.

L'Europa per le imprese

Tra i molti eventi in programma, anche diversi appuntamenti pensati per approfondire la riflessione sul significato economico dell'Europa. Quale formazione professionale nell'Europa Unita? Quali opportunità lavorative nel panorama comunitario? Si discuterà di questi e di altri temi nel corso degli incontri “Sistema formativo, mondo del lavoro e politiche comunitarie”, in programma venerdì 6 maggio (Università di Firenze, Polo di Scienze Sociali, via delle Pandette, Novoli, edificio D15, aula 005, dalle 9 alle 13).
Grazie alla partecipazione di rappresentanti delle Camere di Commercio di diversi Paesi europei e di esperti del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, così come di imprese e privati, si cercherà di stilare le linee guida per una formazione scolastica integrata con quella professionale e per una semplificazione nel passaggio tra il mondo della scuola e la realtà lavorativa.

È in programma per lunedì 9 maggio invece il pomeriggio di studio su “Le politiche comunitarie a favore del turismo culturale” (Palagio di Parte Guelfa, Salone Brunelleschi, Piazza di Parte Guelfa, dalle 13 alle 18). Un momento per fare il punto sul giro d'affari e sulle potenzialità del turismo come risorsa economica. Sarà inoltre presentata al pubblico la rete europea di percorsi culturali “Visit Europe & Cultural Routes”, a cura di Necstour, network legato allo sviluppo del turismo sostenibile.
Di sicuro interesse per gli imprenditori anche la conferenza su “Globalizzazione: una politica industriale per l’Europa” (10 maggio, ore 10, Piazza Signoria).

Gli incontri bilaterali

Significativa la due giorni che all'interno del festival intende contribuire allo sviluppo di relazioni di business del settore delle tecnologie agroalimentari con operatori del settore alimentare dell’area mediterranea. Una iniziativa promossa da diverse Camere di Commercio italiane che porterà rappresentanti delle aziende del Mediterraneo a diretto contatto con gli imprenditori italiani per ben due giorni.
Gli incontri si terranno il 9 e il 10 maggio e rientrano nel progetto “Italian Foodtech: diffusione di know how e business nel settore delle tecnologie agroalimentari” co-finanziato da Unioncamere nell’ambito del Fondo di Perequazione 'Med in Italy'.
L'incoming prevede la partecipazione di operatori e imprenditori provenienti da Egitto, Turchia e Marocco, oltre che da ogni zona d'Italia. Per l'iscrizione agli incontri bilaterali: Promofirenze tel. 055.267141.
Agnese Fedeli
(pubblicato su www.donnainaffari.it il 2.05.2011)

venerdì 15 aprile 2011

Le gru di Padova conquistano Pechino (15.04.2011)

Italia e Cina lavorano insieme nel portuale, grazie al contratto di collaborazione biennale siglato tra la padovana Officine Meccaniche Galileo (Omg) e il colosso cinese Sany Port Machinery. Omg (30 milioni di fatturato nel 2010, con un aumento del 40% rispetto al 2009, 150 addetti considerando l’indotto) è specializzata nella progettazione e realizzazione di speciali gru applicate al settore portuale, in grado di facilitare le operazioni di scarico e stoccaggio dei container delle navi che attraversano gli oceani di tutto il mondo. La cinese Sany (55mila addetti e 5 miliardi di euro di fatturato nel 2010) è tra i primi gruppi cinesi per la costruzione e la vendita di macchine industriali e di movimentazione container, oltre che per autobetoniere, compattatori e gru. Sany è ora interessata ad emergere anche nel portuale e si affida al know how, alla storia secolare e alla forza commerciale dell’italiana Omg. “Questa unione strategica ci permetterà di promuovere il settore delle gru portuali a livello internazionale – afferma l’AD di Officine Meccaniche Galileo, Antonio Zanetti - consentendo ad Omg di rientrare fra i leader mondiali nel settore”.
Il gruppo cinese ha già investito un miliardo di euro per la realizzazione di un’area attrezzata vicino al mare di Hong Kong, dove nasceranno le enormi gru da banchina a marchio “Omg Sany”. 
“Sany ha bisogno di noi perché nonostante siano conosciutissimi sul mercato cinese, sul portuale non hanno le nostre competenze – prosegue Zanetti –. Allo stesso tempo noi non abbiamo le loro capacità produttive e finanziarie. Insieme contiamo di poter gradualmente produrre da 50 a 100 gru da banchina all’anno. Ognuna sarà venduta ad un prezzo che varia tra i 5,5 e i 6 milioni”. Per Omg, una quota parte sulle vendite e il settore service in tutto il mondo.
L’accordo di collaborazione tecnica e commerciale arriva in un momento decisamente favorevole per l’azienda padovana, che ha visto il suo fatturato aumentare del 40% nel 2010 rispetto al 2009. Questo anche perché la crisi mondiale ha mandato a rottame le navi di piccolo tonnellaggio, chiamate Panamax, progettate per attraversare il canale di Panama. Quelle più utilizzate sono invece oggi le post-Panamax e Super post-Panamax, di misura superiore. In funzione delle navi da sempre vengono costruite anche le gru per lo scarico e lo stoccaggio dei container, per cui oggi, essendo a rottame le navi più piccole, c’è molto bisogno di adeguare le gru alle dimensioni delle navi di ultima generazione: Officine Meccaniche negli ultimi anni ha lavorato a pieno regime anche per questo motivo.
Tra le più recenti realizzate da Omg, anche una serie di macchine per i porti liguri, da Genova a La Spezia. Proprio per il porto di La Spezia sta progettando due gru per lo scarico delle Super post-Panamax, navi da 13mila Teu (è l'unità di misura dei container), lunghe circa 500metri e larghe 50. In Italia, Omg sta portando avanti anche una consulenza con il Consorzio Venezia Nuova per la progettazione delle paratoie di Malamocco del Mose. In giro per il mondo, tra gli altri, Omg ha cantieri aperti in Grecia, Siria, Sud America e Stati Uniti. 
Agnese Fedeli

mercoledì 6 aprile 2011

Scarpe attrazione turistica - 06.04.2011 Sole24 Ore Nord Est

Promozione turistica e calzaturiero vanno di pari passo grazie ad una iniziativa congiunta dell’Assessorato al Turismo e Commercio Estero della Regione Veneto e Acrib (Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta), sostenuta da molte aziende e consorzi del territorio. Si tratta del progetto di promozione integrata “Il Veneto: terra di primato turistico e calzaturiero”. L’idea è questa: fino a maggio, ai clienti di 1.200 punti vendita e negozi di scarpe di Austria, Belgio, Germania e Olanda sarà offerto un kit di presentazione delle eccellenze venete nel settore turistico, eno-gastronomico e produttivo. Chi compra un paio di scarpe nate nella Riviera del Brenta avrà inoltre diritto ad uno speciale coupon per partecipare all'estrazione di viaggi nelle più belle località della regione. Tra i premi, anche motorini Aprilia, creazioni in vetro di Murano e forniture di prodotti tipici, tra i quali il Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Partner del progetto anche la Fondazione Arena di Verona. Un progetto nel quale pubblico e privato, promuovendo il Made in Italy, coniugano davvero le proprie esigenze e aspettative verso il mercato estero.Grazie a questa pianificazione integrata, Regione e Acrib contano di toccare oltre 200mila consumatori stranieri e di vendere 180mila paia di scarpe di derivazione veneta. I paesi del centro e Nord Europa non sono stati scelti a caso, tra i destinatari della promozione turistica ed economica regionale. Si tratta di paesi che hanno rapporti di scambio già piuttosto intensi con il Nord Est. Germania in testa, dove solo nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 il Veneto ha esportato merci per 4,25 miliardi. I cittadini tedeschi sono anche i più assidui visitatori delle bellezze turistiche venete: dal fascino misterioso di Venezia alle terme di Abano e Montegrotto fino alla montagna di Cortina sono state 2.132.709 le presenze tedesche in regione nel 2010, per quasi 13 milioni di pernottamenti nelle strutture alberghiere ed extralberghiere.Il comparto del calzaturiero della Riviera del Brenta rappresenta oggi il 10% del settore a livello nazionale. Conta complessivamente 700 aziende e 12.000 addetti. La produzione annua è di 20 milioni di paia di scarpe, che per il 90% vengono esportate in tutto il mondo, e un fatturato che sfiora i 2 miliardi di euro (1,7 per la precisione).L’iniziativa “Il Veneto: terra di primato turistico e calzaturiero” avvia idealmente anche il ciclo di attività organizzate per il 50esimo anniversario di Acrib, che si festeggia nel 2011.
Agnese Fedeli

domenica 13 marzo 2011

A Terra Futura nasce l'impresa etica


(pubblicato su www.donnainaffari.it il 13 marzo 2011) 
Kermesse internazionale delle buone pratiche di sostenibilità. Dalla tutela dell’ambiente alle rinnovabili, dalla finanza etica alla bioedilizia al turismo responsabile, la filiera corta, la chimica verde. Tutti gli imprenditori etici possono parteciparvi dal 20 al 22 maggio a Firenze.

Imprenditori e titolari d'azienda, cittadini, famiglie: tutti quanti hanno sofferto del ciclone “crisi economica”. Eppure il terremoto finanziario globale ha fatto da lasciapassare ad una economia di ritorno, dobbiamo dirlo, positiva: quella che mette in tutto ciò che fa uno sguardo etico e rispettoso. Dei lavoratori e delle lavoratrici, dei consumatori, dei diritti e dei bisogni di chi questo mondo lo attraversa e lo abita ogni giorno. Insomma, dalla crisi sono fioriti un'economia ed un senso imprenditoriale che si prende cura dei “beni comuni”.
E proprio la cura dei beni comuni è il motto della ottava edizione di “Terra Futura”, in calendario dal 20 al 22 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze. Mostra-mercato della sostenibilità ambientale, delle buone prassi energetiche e delle linee guida per una etica dell'impresa. Tra le iniziative che toccano da vicino il mondo imprenditoriale anche il premio “Organizzazioni verso Valore Sociale”, un riconoscimento alle realtà che hanno adottato politiche e comportamenti riconoscibili come innovativi per lo sviluppo di percorsi di responsabilità sociale d’impresa. E non finisce qui.
Cos'è Terra Futura
Nata a piccoli passi otto anni fa, Terra Futura è ormai un brand riconosciuto a livello nazionale e non solo. Si tratta di una fiera che richiama espositori da ogni parte del mondo, ma anche di una mostra-mercato internazionale e di un luogo dove relatori di alto livello dialogano sullo stato dell'arte delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, sociale e d'impresa. Tematiche sempre più intrecciate tra loro, in un mondo globale che da più parti intende restituire dignità alle relazioni economiche e interpersonali, nonché approfondire le strategie per ridurre l'impatto della vita umana sul pianeta terra e le sue materie prime. Tre giorni per discutere – e toccare con mano - di come l'economia possa costruire una società buona per tutti e non solo per qualcuno.
«Ciò che Terra Futura chiede da anni - spiega Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, - è un nuovo contratto sociale “a responsabilità collettiva”. Le contraddizioni del modello di sviluppo attuale se da una parte generano continue crisi dall'altra hanno prodotto pratiche ed idee di economia di mercato basate sulla responsabilità, la relazione, la sostenibilità. Finalmente la necessità di riconvertire l’economia in modo partecipato e democratico e in ottica ecologica e sociale, è avvertita come un’esigenza e un’opportunità concreta da parte di settori sempre più ampi della società civile».
Tra i principi ispiratori di Terra Futura, i temi del World Social Forum, partito nel 2011 da Porto Alegre e giunto quest'anno al suo undicesimo atto a Dakar. Anche Terra Futura intende promuovere gli obiettivi di uguaglianza sociale ed economica del World Social Forum e di questo si parlerà a Firenze nel fine settimana compreso tra il 20 ed il 22 maggio, quando saranno presentate le buone pratiche già esistenti e sperimentate da enti locali, amministrazioni ed imprese. Dalla tutela dell’ambiente alle rinnovabili, dalla finanza etica alla bioedilizia, dal turismo responsabile al consumo critico.
Per le imprese
Esclusivamente pensato per chi guida un'azienda il premio “Organizzazioni verso Valore Sociale”, ideato e promosso da Valore Sociale, associazione che ha come proprio scopo principale quello di contribuire alla definizione e alla diffusione di una nuova cultura della responsabilità sociale d'impresa. Di fatto si tratta di uno standard che certifica che le aziende vincitrici mettono in atto azioni, politiche aziendali e comportamenti virtuosi per attuare una rinnovata responsabilità d'impresa. 
Per partecipare al premio c'è tempo fino al 15 aprile. È richiesta la compilazione di un questionario e l'invio di materiale che attesti che le imprese hanno effettivamente privilegiato criteri a garanzia della correttezza sociale ed ambientale dei prodotti e dei servizi da esse offerti e ad aver apportato un sensibile progresso in materia di responsabilità sociale d'impresa. Per informazioni sul premio si può contattare l'associazione Valore Sociale al numero 02 36523393 o alla mail premio@valoresociale.it.
La borsa delle imprese responsabili
Rivolta alle imprenditrici e agli imprenditori anche la Borsa delle Imprese Responsabili, che nel 2011 giunge alla quinta edizione. 
Una iniziativa che all'interno di Terra Futura intende favorire nuove opportunità di green & social business nell’ambito della sostenibilità e dell’economia responsabile. Nel concreto, per tutti i partecipanti si tratta di un momento di scambio e conoscenza, grazie al quale poter mettere in atto nuove relazioni di business, tramite incontri faccia a faccia con altre aziende interessate. 
La Borsa delle Imprese Responsabli è già in calendario per i giorni 20 e 21 maggio 2011. Un modo virtuoso per sostenere lo sviluppo di un mercato di beni e servizi sostenibili. Tra gli ambiti tematici affrontati all’interno della Borsa troviamo il turismo sostenibile, la filiera corta, la chimica verde, le rinnovabili e il risparmio energetico, il web marketing e le reti sociali e molto altro. Non solo parole o convegni, insomma, ma opportunità reali per trovare nuovi partner ed esplorare una fetta di mercato ancora sconosciuta.
Info
Terra Futura è un evento promosso da Fondazione culturale Responsabilità etica Onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.
Terra Futura, Fortezza da Basso di Firenze (a cinque minuti a piedi dalla stazione di Santa Maria Novella) dal 20 al 22 maggio. Ingresso libero.
Agnese Fedeli

mercoledì 9 marzo 2011

Toscana, per il distretto tessile di Prato un bando anticrisi da 5 milioni

Pubblicato su www.donnainaffari.it il 9.03.2011

Sostegno al reddito, avviamento d'impresa e incentivi all'assunzione. Così dovranno essere impiegati i fondi assegnati dal Governo in via straordinaria al Distretto di Prato che verranno erogati in più riprese. Prima scadenza il 28 marzo; seconda il 30 giugno, terza il 30 settembre
Alla crisi si risponde con gli investimenti. Ne sono convinti la Regione Toscana, il Comune di Prato e le Province di Firenze, Prato e Pistoia che hanno appena emesso il bando interprovinciale “Linea 3”: 5 milioni di euro per il sostegno al reddito e l'avviamento d'impresa.
I fondi rientrano nei 25 milioni che il Governo ha destinato in via straordinaria al Distretto di Prato, uno tra i più importanti centri dell'industria tessile e dell'abbigliamento in Toscana e in Italia, fortemente colpito dalla crisi economica globale. Solo a titolo esemplificativo, nel biennio 2009-2010 le imprese che in provincia di Prato hanno fatto richiesta di cassa integrazione sono state 1163, i lavoratori che ne hanno usufruito oltre 5 mila.
L'avviso pubblico “Linea 3” intende sostenere da una parte l'occupazione, offrendosi come ammortizzatore sociale, dall'altra l'avviamento e il sostegno alle imprese già esistenti, affinché riescano ad uscire il prima possibile da una situazione di emergenza.


Le misure finanziabili
Per il sostegno al reddito è previsto un assegno di 670 euro mensili, al lordo di eventuali ritenute fiscali, per la durata di 6 mesi. Chi beneficia dell'indennità di sostegno al reddito dovrà obbligatoriamente partecipare anche ad un percorso di politica attiva del lavoro, fortemente professionalizzante, realizzato dal Centro per l’Impiego designato in base al domicilio. 
Si tratta di un percorso complessivo di 120 ore, per 20 ore al mese, che comprende momenti di orientamento individuale, attività seminariali, brevi interventi formativi e anche tirocinii o stage in azienda. 
Chi intenda intraprendere un'attività autonoma, anche in forma societaria, potrà ottenere il pagamento anticipato dell’indennità. 
Infine, tra le misure previste, una specifica per le aziende: le imprese che assumeranno uno dei beneficiari del “sostegno al reddito”, a titolo di incentivo avrà la quota residua di sostegno non percepita dal lavoratore.

I requisiti per partecipare e la scadenza

I richiedenti dovranno essere domiciliati in uno dei Comuni del distretto industriale di Prato (Prato, Montemurlo, Vaiano, Cantagallo, Vernio, Poggio a Caiano, Carmignano, Calenzano, Campi Bisenzio, Agliana, Montale, Quarrata), essere privi di occupazione, iscritti ai servizi per l’impiego delle Province competenti in base al proprio domicilio e aver esaurito gli ammortizzatori sociali. I cittadini extracomunitari dovranno essere in possesso di regolare documento di soggiorno in corso di validità. 

Per presentare la domanda c'è tempo fino al 28 marzo e la prima graduatoria verrà redatta tenendo conto delle domande giunte negli uffici fino a questa data. L'avviso pubblico resta comunque aperto fino al 31 dicembre. In base alla disponibilità di finanziamenti, i termini per presentare la domanda potranno essere riaperti dal 15 aprile al 30 giugno e dal 15 luglio al 30 settembre 2011, e in ogni caso fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

La domanda di partecipazione può essere redatta esclusivamente in modo telematico agli sportelli dei Servizi per l'Impiego delle Province di Prato, Firenze e Pistoia, in relazione al domicilio dell'interessato. Dopo l’inserimento della domanda in forma telematica, il Servizio per l’Impiego provvederà a produrre due copie cartacee della stessa che dovranno essere sottoscritte dal richiedente: una sarà consegnata al richiedente e una resterà in deposito presso il Servizio. 
Il bando “Linea3” rientra in una più ampia serie di provvedimenti già a disposizione del mondo delle imprese o di prossima attivazione. Tra queste anche il Creaf, finanziato dalla Regione Toscana con 22 milioni di euro: si tratta Centro di riferimento per l’alta formazione nel tessile, nonché una progettazione di iniziative promozionali per il sistema tessile pratese per circa 680 mila euro.
Per tutte le informazioni sul bando è attivo il numero verde gratuito 800.978987, operativo dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30-17.30. Il venerdì solo al mattino, dalle 9 alle 12.30.
Agnese Fedeli

martedì 8 marzo 2011

Trasporti eccezionali sul web

Pubblicato su Sole24 Ore Nord Est il 2 marzo 2011 


Semplificazione amministrativa, sburocratizzazione e rapidità nel rispondere agli obblighi di legge: sono i criteri  alla base del nuovo sistema di autorizzazioni online per il servizio Trasporti Eccezionali recentemente lanciato da Friuli Venezia Giulia Strade. Ottenere l'autorizzazione al transito di mezzi eccezionali nelle strade di competenza regionale diventa un'operazione più rapida, visto che la domanda può essere avviata e conclusa direttamente dal proprio ufficio, via internet, dalla piattaforma www.trasporti.fvgstrade.it. Soddisfazione in merito è stata espressa dagli addetti ai lavori, che da tempo chiedevano una semplificazione delle pratiche. “Questo nuovo servizio online è in grado di facilitare le procedure e, in questo senso, di alleggerire il carico di burocrazia che le imprese devono sostenere – afferma il Capogruppo  Trasporti e Logistica di Confindustria Udine, Enrico Rosina –. Nel corso del 2010 abbiamo avuto alcuni incontri con il Presidente di FVG Strade, Giorgio Santuz, che in pochi mesi ha risposto alla nostra domanda di semplificazione e rinnovamento negli adempimenti burocratici. Stando alle prime rilevazioni e alle impressioni che ci arrivano dalle imprese, il sistema funziona bene e senza problemi: un primo tassello di un processo virtuoso di semplificazione dal quale potremo trarre molti vantaggi”. In Friuli le imprese di autotrasporto merci in conto terzi sono circa 2.500, per un totale di  10.000 addetti.
La piattaforma è online dallo scorso gennaio e i primi bilanci sull'uso del servizio sono previsti entro giugno.  Il sistema è lo stesso adottato anche dalla Provincia di Venezia e da Veneto Strade Spa. Gli utenti già registrati su Veneto Strade possono quindi accedere con le stesse credenziali anche sul sito friulan. “Abbiamo avviato anche in Friuli questo sistema già ampiamente collaudato da diversi gestori veneti – confermano da FVG Strade -. Questo permette alle aziende di autotrasporto di programmare la loro attività sia in Friuli che nel vicino Veneto con la stessa procedura”.
Come molti altri comparti, anche quello dell'autostrasporto vive un periodo buio, a causa della crisi economica globale, ma anche per la comparsa di nuova concorrenza, di rincari dei pedaggi autostradali e del caro gasolio. La sofferenza del settore è riscontrabile anche nei dati: negli ultimi due anni il numero di transiti eccezionali sui tratti autostradali a cavallo tra Veneto e Friuli risulta essere in calo. Considerando i tratti Venezia-Trieste in A4, Palmanova-Udine Sud in A23, Portogruaro-Pordenone-Conegliano in A28 e Venezia Est-Terraglio sulla ex tangenziale di Mestre nel 2009 i trasporti eccezionali sono stati quasi 9mila, precisamente 8.962, mentre nel 2010 oltre mille in meno, 7.937 in tutto.
I fardelli più pesanti per la categoria restano il caro gasolio e il pedaggio autostradale: “Di recente abbiamo avuto rincari addirittura del 19% - conclude Enrico Rosina, Confindustria Udine -. Chiediamo in questo senso un incentivo per le imprese del settore, da studiare magari in relazione ai mezzi più ecologici o a quelli che percorrono tratti di strada più lunghi. Riteniamo fondamentale trovare una mediazione tra i gestori delle autostrade e le rappresentanze dei trasportatori”.
Agnese Fedeli

Boxini
2.500 le imprese di autotrasporto in FVG
10.000 gli addetti

IN CALO
I trasporti eccezionali in A4, A23, A28 e sulla ex tangenziale di Mestre (tratti veneto-friulani):
2009: 8.962
2010: 7.937

Il sistema di autorizzazioni si trova su
www.trasporti.fvgstrade.it. 
Le credenziali d'uso si possono richiedere su 
www.te.fvgstrade.it 

Tra i requisiti di accesso, il possesso di una smart card con relativo lettore per la firma digitale, necessari per siglare digitalmente la domanda e i documenti allegati.