giovedì 21 settembre 2006

Una strada per Oriana Fallaci, Il Firenze, 21 settembre 2006

La questione ha già acceso gli animi a Roma, New York e ovviamente a Firenze. E' giusto, sì o no, dedicare una strada alla memoria della fiorentinissima Oriana Fallaci, scomparsa da pochi giorni? Tante le voci favorevoli, alcuni dissapori e ancora troppo poco tempo per la progettazione del dove e del come. L'osservatorio demoscopico permanente sull'opinione dei fiorentini, l'istituto Freni, ha realizzato un instant survey per chiedere ai concittadini di Oriana come si sentirebbero a passare, nei prossimi mesi, in "Piazza O. Fallaci". Sarebbero d'accordo a vedere una targa di questo genere?
Quasi il 50% degli intervistati ha detto di essere completamente favorevole. I fiorentini non hanno dubbi sul fatto di dover titolare una via alla loro illustre cittadina. Il 43% di chi ha preso parte alla ricerca si dichiara "molto d'accordo" a dedicare uno spazio urbano alla grande scrittrice. Il 30% dice di essere "abbastanza d'accordo": complessivamente si tocca cioè il 73% del campione. Il 20% è "poco d'accordo", il 7% "per niente".
La notizia del decesso della scrittrice ha avuto un profondo impatto sulla città, con un livello di informazione particolarmente elevato, specialemente per una personalità della letteratura e del giornalismo. L'85% dei soggetti coinvolti nella ricerca era perfettamente a conoscenza della morte della Fallaci, delle sue condizioni di salute e delle situazioni che l'hanno portata agli ultimi momenti di vita.
Dall'indagine emerge l'immagine di una Firenze impaurita dall'integralismo islamico. Agli intervistati si è chiesto se condividano "le opinioni di Oriana Fallaci sul pericolo dell'Islam nel nostro paese". Il 42% dei fiorentini intervistati è del tutto in sintonia con la giornalista e scrittrice; un quarto dei soggetti è abbastanza preoccupato, il 18% non condivide per niente le idee che la Fallaci ha espresso nel suo "La rabbia è l'orgoglio", il 15% un po'. A questa risposta hanno probabilmente contribuito anche alcune circostanze legate all'attualità che hanno innalzato tra i fiorentini la percezione di un pericolo legato allo scontro tra religioni: "finirà che ci ordineranno di eliminare anche Dante", "ora se la prendono anche con il Papa", hanno risposto alcuni. Due fiorentini su tre dimostrano solidarietà a Oriana Fallaci, coinvolta in un processo per le "vilipendio contro la religione islamica".
Agnese Fedeli


1. La ricerca compiuta dall'istituto Freni di Firenze è stata realizzata dalle 9 del 18 settembre alle 20.30 del 19. In tutto sono stati contattati 545 residenti. Le interviste valide sono 303. Per vedere grafici e relazioni click su www.frenimkt.com.

2. Quasi 3 fiorentini su 4 riconoscono alla scrittrice fiorentina i titoli per intestarle una strada. Su questo riconoscimento dovuto, concorda anche la maggior parte di quanti criticano Oriana Fallaci per le sue prese di posizione spesso indigeste.

3. Solo una minoranza di fiorentini definisce Firenze "città ingrata", così come l'ha descritta il regista Zeffirelli durante il funerale della Fallaci. Sono stati 6 su 10 i fiorentini che hanno considerato ingiusta la critica sferrata contro la città.


Il dibattito per titolare una via o una piazza a Oriana Fallaci è acceso anche nelle istituzioni. L'Imam di Firenze Izzeddin Elzir si è già dichiarato favorevole, il sindaco Domenici lancia l'idea di un convegno dove discutere anche questa opzione, il regista Zeffirelli progetta una cerimonia pubblica.


martedì 19 settembre 2006

Esercitazione nazionale della VAB in Carraia - Il Tirreno, Prato, 19 settembre 2006


Saranno oltre mille i volontari impegnati nell'esercitazione nazionale di protezione civile organizzata da VAB Toscana per i giorni 22, 23 e 24 settembre. La zona di Carraia, vicino a Calenzano, sarà lo scenario di principi d'incendio e ricerca di persone disperse in bosco. Saranno utilizzate unità cinofile e volontari sia esperti che attualmente in formazione. "Le attività svolte ogni giorno – spiega Leonora Merciaia, segreteria regionale della Vab Toscana – saranno necessarie per le attività del giorno successivo". In attesa di una enorme prova, prevista per il 24, che prevede anche una sorta di dirottamento aereo.
"L'esercitazione nasce con l'intento di valutare le forze della Vab Toscana – prosegue Leonora Merciaia – ma è stata aperta alle Vab di tutte le altre regioni". La curiosità: tra i volontari coinvolti, ci sarà anche una delegazione straniera appartenente alle associazioni di Protezione Civile spagnola.
Qualche numero dell'evento? La superficie impegnata sarà di più di un ettaro, 90 sono i mezzi impiegati, 12 le tende ministeriali che i volontari si eserciteranno a montare e smontare nel miglior tempo utile possibile, un capannone servirà per cucina e mensa di tutti i giovani e gli adulti impegnati in tre intensi giorni di esercitazioni. Ogni giorno si alternano duecento persone, che fanno attività nell'arco dell'intera giornata e che rimangono a dormire. Poi saranno tantissimi anche i volontari presenti nella zona di Carraia solo dalla mattina alla sera. I volontari non devono essere informati del tipo di esercitazione che andranno ad affrontare: si rischia di non poter valutare effettivamente la forza della protezione civile in attività non programmate. Saranno comunque sicuramente utilizzate le unità cinofile, si sperimenterà la ricerca di persone e vittime in bosto. Forse ci sarà anche un'attività di soccorso macerie, legata alla simulazione del dirottamento aereo.
Presente per i tre giorni di esercitazione anche la Croce Rossa di Firenze, che curerà l'apetto sanitario e il pronto soccorso. I volontari della Croce Rossa allestiranno una base con due ambulanze, un fuoristrada, un'autovettura di servizio e probabilmente anche uno scooter.
La Vab in Toscana conta attualmente quasi 2000 soci iscritti, suddivisi in 29 sezioni, 10 delle quali si trovano tra Firenze e la provincia.
Per info: il centro operativo Vab Toscana si trova in Via dell'Olmatello, 055/4288097, e-mail info@vab.it. Per emergenze antincendio 348.7211692 - protezione civile 348.5802357.
Agnese Fedeli

Funerali di Oriana Fallaci - Il Messaggero, 18 settembre 2006

FIRENZE. Lei non avvrebbe voluto nessuno intorno, né un fotografo, né un giornalista. I parenti e i più intimi amici di Oriana Fallaci ricordano così la grande giornalista e scrittrice seppellita ieri mattina al cimitero degli Allori, subito fuori Firenze. La cerimonia è stato un saluto breve, segnato da simboli forti come pugni per Firenze: la città gigliata, in tutti questi anni, non ha mai concesso alla Fallaci alcun tipo di riconoscimento istituzionale e intellettuale. Ci ha pensato ieri il regista Franco Zeffirelli, che – appoggiando i toni polemici della famiglia della scrittrice e, in particolare, della sorella Paola - ha deposto sulla tomba dell'amica il Fiorino d'Oro, onorificenza della città a uomini e donne di cultura, che era stato assegnato a lui alcuni anni fa. La polemica contro l'indifferenza delle istituzioni cittadine nei confronti della grande giornalista arriva soprattuto dalla sorella Paola che, durante il suo breve discorso funebre - dopo aver ringraziato i presenti e aver ricordato alcuni episodi di vita personale e professionale di Oriana, tra i quali il rapporto difficile con il Corriere della Sera, "il suo giornale", e con la famiglia - ha detto chiaramente: "Non ringrazio la città di Firenze". Il sostegno alla famiglia Fallaci sembra esser stato, negli anni e in questa particolare situazione, infatti, tardivo e inconsistente.
Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha telefonato alla sorella della giornalista Paola Fallaci soltanto a cerimonia conclusa: le ha spiegato che non era riuscito a mettersi in contatto prima con loro perché in viaggio con l'Orchestra del Maggio Musicale in Giappone. Il sindaco Domenici si dichiara favorevole a ricordare Oriana Fallaci in consiglio comunale quest'oggi.
La bara in cui riposa il corpo della giornalista è in legno chiaro, di ulivo. La salma, secondo le disposizioni date dalla stessa Oriana, era vestita con un tailleur e un orologio militare al polso, come se avesse dovuto affrontare un'altra delle sue celebri interviste. Durante il funerale è stato anche spostato, affinche fosse proprio accanto alla tomba della giornalista, il cippo in ricordo di Panagoulis, eroe della resistenza greca nel regime dei colonnelli, grande amore di Oriana.
Oltre al Fiorino d'Oro, sulla tomba di Oriana Fallaci sono state deposte anche una copia del Corriere della Sera e tre rose gialle. Elementi essenziali che designano con un colpo d'occhio un'intera esistenza dedicata all'informazione e alla scrittura. Intorno alla tomba, oltre alla sorella Paola, il nipote Edoardo Perazzi e ai altri familiari, erano presenti anche il condirettore del Corriere Paolo Ermini, Paolo Klun della Rcs, l'editore Carlo Vallardi e alcuni collaboratori e amici della giornalista. Unica istituzione presente: Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale toscano, che il 22 febbraio scorso, a New York, aveva consegnato a Oriana Fallaci la medaglia d'oro del Consiglio quale "giornalista e scrittrice di fama internazionale ed eccellente interprete, per coraggio e professionalità, del ruolo di inviato di guerra".
Agnese Fedeli

Città sicura: un questionario - Il Firenze, 18 settembre 2006

Saranno quasi 2000 i fiorentini contattati dall'ufficio "Città Sicura" per una ricerca su come i cittadini vivono Firenze, sulla percezione della criminalità, il grado di vivibilità, il degrado e, in generale, la qualità della vita in tutte le zone della città. Un campione importante per una ricerca che vuole segnare il punto sulla microcriminalità e la sicurezza percepita a Firenze nel 2006, anno che dovrebbe segnare una svolta nella mappa della città. I 2000 portavoce della ricerca saranno contatti in maniera casuale, ma dovranno comunque essere rappresentativi delle varie tipologie di abitanti in città. Il comune, insomma, insieme al Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, vuole avere dai cittadini stessi una voce incontrovertibile sulla sensazione di sicurezza e di vita in città, nell'ottica di pensare politiche mirate alla quotidianità e alla tutela dei residenti nei diversi quartieri, segnati da diverse necessità. "A Firenze la qualità della vita è effettivamente peggiorata in questi ultimi anni – spiega il funzionario dell'Ufficio Città Sicura Roberto Rota – considerando una serie di problemi e tematiche diverse: dal numero di reati ai grandi cantieri aperti in giro per la città. Tutto contribuisce a generare un sentimento d'insicurezza nei cittadini, che è molto difficile alleviare. E' un fenomeno d'instabilità anche il disordine dato dai lavori per la tramvia: i residenti vedono cambiare la città, devono imparare a vivere con una dimensione che non è più quella di qualche anno fa. E questo incrementa la sensazione di paura, insicurezza e l'idea di non essere tutelati". L'Ufficio Città Sicura ha il compito di stimolare, partecipare alla progettazione delle politiche per la sicurezza, con interventi diversi: dall'assistenza alle vittime di reati, al monitoraggio dei fenomeni di rischio e degrado, dall'attività di ricerca al supporto all'azione della polizia.
A circa 2000 cittadini così detti "medi" sarà quindi posta, a partire da ottobre, una serie di domande del tipo "pensi che la qualità della vita nel tuo quartiere sia peggiorata nell'ultimo anno?", "la criminalità nelle zone vicino alla tua abitazione ti impaurisce?". L'ufficio Città Sicura e il Dipartimento di Sociologia della Cesare Alfieri stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli sul tipo di rilevazione: intervista per strada, gruppi di discussione, colloqui telefonici o questionari.
Quella al via nei prossimi mesi non è la prima ricerca compiuta da Città Sicura, che lavora fianco a fianco con le forze dell'ordine fiorentine: fino a giugno sono stati portati avanti dei focus group, ossia piccoli gruppi di discussione, con un centinaio di rappresentanti delle varie realtà dei quartieri. A questa ricerca, da poco conclusa e introduttiva proprio a un'indagine a vasto campo sulla sensazione generale della città sui temi della sicurezza, hanno partecipato associazioni ed enti dei Quartiere 1, 4 e 5, generalmente quelli più colpiti da microcriminalità, disordine, degrado. "Dai focus group – spiega ancora il dott. Rota dell'ufficio Città Sicura – sono emerse le varie specificità dei tre quartieri: in particolare, il Quartiere 1 si designa come zona di tensione, il Quartiere 4 risente dei grandi quartieri e vive con malessere questa situazione, mentre il Quartiere 5 è segnato dalle grandi arterie del traffico, fattore che determina caos e complicazioni, quindi, anche nella vita quotidiana dei cittadini"
Agnese Fedeli

Il 40% dei cittadini che abitano a Firenze pensa che la città sia insicura e in balia della microcriminalità. Il dato che dipinge il capoluogo toscano come città malfamata e rischiosa per chi ci vive e ci lavora è in costante crescita, secondo le ricerche dell'osservatorio demoscopico permanente fiorentino. Le zone più pericolose, secondo interviste che vengono ripetute nel tempo, sono il mercato di San Lorenzo, San Frediano e Santo Spirito. La più sicura, invece, Borgo Ognissanti. Secondo il 40% degli intervistati la sicurezza è deteriorata rispetto agli anni passati, per il 52% è rimasta la stessa, per l'8% è migliorata. Il 60% dei residenti del centro denuncia un deterioramento non solo sulla sicurezza percepita, ma anche sulla qualità della vita a tutto tondo. Il 34% dei fiorentini ha risposto che la qualità della vita è molto peggiorata - valore molto forte nell'area del mercato centrale, lo hanno dichiarato infatti più di 2 residenti su 3 -, il 26% che è abbastanza peggiorata, il 7% ha risposto che è migliorata. Gli intervistati hanno registrato, in questi ultimi periodi, un aumento della presenza delle forze dell'ordine nel centro storico, ma la ritengono ancora insufficiente. Solo un cittadino su 3 reputa infatti adeguata alle esigenze della situazione la presenza di Polizia e Carabinieri, ma oltre il 60% degli intervistati crede che l'impegno delle forze dell'ordine dovrebbe essere maggiore.
Nell'ottica di rendere più sicure alcune strade, tradizionalmente scenario di illegalità o comunque vissute con timore dai cittadini, l'ufficio Città Sicura sta predisponendo un'illuminazione nuova che si accende al passaggio di una o più persone: questo, spiegano, scoraggia spacciatori o malviventi, perché le loro attività sarebbero visibili, e sostiene i residenti e i passanti. Nei prossimi giorni questa illuminazione a fotocellula sarà installata in via Castello d'Altafronte, in via del Fico, altre ne saranno messe in zona Santa Croce. A.F.

mercoledì 13 settembre 2006

Da tanti, troppi anni i fiorentini denunciano una situazione di crescente insicurezza. Nel centro storico e in tutti i quartieri della città. E' questa la più schietta conclusione di una serie di indagini compiute dall'istituto di ricerca di Firenze "Freni Marketing", il cui titolare insegna alla facoltà di Economia nell'ateneo fiorentino. Paura a uscire da soli, sensazione che il numero di reati sia in continuo aumento e che l'impegno delle forze dell'ordine sia insufficiente rispetto alla malavita che gira in città. Se nel 2002 era il 35% della popolazione a reputare Firenze una città insicura, durante la scorsa estate il dato è cresciuto al 40%. "I dati del primo semestre 2006 – conferma Vincenzo Freni – sono in linea con le analisi degli anni passati. Le ricerche dell'osservatorio demoscopico permanente non si fermano mai. E le tematiche della sicurezza sono in testa alle indagini commissionateci". La fotografia che emerge è quella di una città percepita come insicura e malfamata. "Non stiamo parlando di banlieues parigine – spiega Freni -. Ma di un piccolo centro che i cittadini vivono quasi con terrore". Tecnicamente si chiama "vittimizzazione" e indica la percezione da parte dei cittadini del livello di rischio al quale sono esposti. Le zone più pericolose sono il mercato di San Lorenzo, San Frediano e Santo Spirito.
L'indagine compiuta dal 2000 a oggi, tramite interviste, prende il titolo di "la qualità della vita, la sicurezza e la vittimizzazione a Firenze". Nel 2002 sono stati coinvolti oltre 800 cittadini rappresentativi della popolazione. Già allora il 35% considerava Firenze una città insicura e, relativamente alla propria zona di residenza, oltre il 46% degli intervistati la riteneva ad alto rischio criminalità. Valore che si impenna in alcune aree cittadine come il Quartiere 1, 2 e 4, descritti come "terra di conquista da parte della microcriminalità". Alla domanda "negli ultimi tempi la sicurezza nella sua zona ha subito dei cambiamenti?" il 35% dei cittadini ha risposto, nel 2002, che la sicurezza è deteriorata, il 55% che è rimasta la stessa, il 10% che è migliorata. Il 47% dei cittadini si sente insicuro a uscire da solo dopo cena e il 70% pensa che la qualità della vita a Firenze sia in declino.
La situazione peggiora, secondo i più recenti dati sulla sicurezza – che fanno riferimento all'estate 2005, perché quelli sul primo semestre 2006 "non possono ancora essere diffusi", come spiega il prof. Freni -. I fiorenfini percepiscono un'insicurezza maggiore rispetto al passato: secondo il 40% degli intervistati la sicurezza sta deteriorando, per il 52% è rimasta la stessa, per l'8% è migliorata. La percezione del degrado della sicurezza è generalizzata in particolare nell'area del mercato centrale e San Lorenzo, indicazione di oltre il 60% dei residenti. Anche la maggioranza dei residenti in Santo Spirito e San Frediano segnala un deterioramento della sicurezza. Il 60% dei residenti del centro denuncia un deterioramento non solo sulla sicurezza percepita, ma anche sulla qualità della vita. Il 34% dei fiorentini ha risposto che la qualità della vita negli ultimi tre mesi è molto peggiorata - valore particolarmente forte nell'area del mercato centrale, lo hanno dichiarato infatti più di 2 residenti su 3 -, il 26% che è abbastanza peggiorata, il 7% dei fiorentini ha risposto che è migliorata. Relativamente meno deteriorata negli ultimi tempi risulta la situazione nelle zone di Borgo Pinti, via Pietrapiana e Borgo la Croce.
Agnese Fedeli

PEZZO 1900
Un'indagine di poco più di sei mesi fa focalizza sulla situazione della sicurezza e della qualità della vita che si è creata in uno dei cuori pulsanti della città, in uno dei crocevia più importanti per turisti e residenti: San Lorenzo. Le variabili studiate sono quelle della presenza di extracomunitari, dei venditori abusivi e la crescente paura dei fiorentini di trovarsi in situazioni pericolose.
Un residente su 7 definisce il centro storico "per niente sicuro" e quasi tutti gli intervistati segnalano San Lorenzo come una della zone più rischiose. La situazione di San Lorenzo può essere definita come "fuori controllo", dal momento che il 75% degli intervistati la ritiene una zona pericolosa: più di un residente su tre dichiara di sentirsi per niente sicuro ad attraversarla a piedi. Escludendo i residenti che affermano di non uscire di casa la sera, la quota sale al 45%. La percezione di insicurezza, che è maggiormente marcata tra le donne e gli anziani, decresce man mano che ci si allontana da quest'area, verso le strade che convergono su piazza del Mercato Centrale.
Interessante è la relazione tra la vita sociale fuori casa e l'insicurezza percepita: se la vita di relazione risulta particolarmente intensa per i residenti più giovani, nella fascia di popolazione di età superiore ai 65 anni l'uscita di casa la sera è ridotta ai minimi termini. Nella perdita della vita sociale e dell'intrattenimento fuori dalle mura domestiche e parallelamente al restringimento degli interessi si sovrappone una percezione maggiore di insicurezza.
Gli intervistati hanno visto nel tempo recente un aumento della presenza delle forze dell'ordine nella zona di San Lorenzo, ma la ritengono ancora insufficiente. Solo un cittadino su 3 reputa adeguata alle esigenze della situazione la presenza di Polizia e Carabinieri, ma per oltre il 60% degli intervistati si dovrebbe registrare un aumento di controlli e pattugliamenti. A.F.


Qualche problema nella scuola elementare, decisamente meglio nelle tre classi delle medie, il linea con i valori nazionali per quanto riguarda i vari indirizzi della scuola superiore. La Toscana si classifica 13esima nei punteggi dell'Istituto nazionale di valutazione del sistema di istruzione (Invalsi). Le rilevazioni dell'Invalsi hanno riguardato gli anni scolastici 2004/2005 e 2005/2006. Il questionario di valutazione dei sistemi di insegnamento e, conseguentemente, sull'apprendimento, ha coinvolto alunni e studenti di tutta Italia. La partecipazione era obbligatoria per gli studenti delle elementari e delle medie, tranne che per i residenti delle province di Trento e Bolzano e della regione Val d'Aosta. Per i ragazzi delle superiori la partecipazione è stata facoltativa. A livello nazionale, dunque, la scuola viene bocciata in quanto a qualità: i test d'apprendimento hanno ottenuto buoni punteggi in gran parte per quanto riguarda le elementari. Ma questi risultati cambiano con decisione alle scuole medie e superiori.

Firenze sembra fare fatica nell'insegnamento dell'italiano alla scuola elementare, con un punteggio inferiore alla media nazionale di quasi 10 punti – 76,92 contro un 84,62 -. In linea generale i docenti delle elementari sembrano poi riprendere il passo con i loro colleghi di tutto lo stivale, ma il punteggio medio della città gigliata è comunque più basso a quello medio nazionale: 78,58 contro il 79,86.
Le cose migliorano nel ciclo della scuola media: i professori che hanno a che fare con i ragazzini di età compresa tra 11 e 14 anni addirittura superano i loro colleghi del resto d'Italia: i valori relativi a tutte le materie sono superiori alla media nazionale. Per quanto riguarda l'insegnamento dell'italiano Firenze registra un indice di 63,33 contro il 60,00 nazionale, 53,33 nella matematica contro il valore medio di 50,00. Benissimo le scienze: 61,54 contro il 57,69 registrato da tutti i valori nazionali.
I valori medi relativi ai metodi d'insegnamento a Firenze tornano a peggiorare per quanto riguarda la scuola superiore. In questo settore così significativo per la formazione dei giovani, sono quattro su sette i valori che a Firenze sono più bassi della media nazionale. E intanto c'è attesa in tutta la regione per l'inizio dell'anno scolastico, al via giovedì.
Agnese Fedeli
Lavori in corso nei teatri di tutta la città: diversi inaugurano le nuove programmazioni proprio nel mese di settembre, altri nel primo fine settimana di ottobre. E intanto Firenze Teatri ha organizzato per il 29 e 30 settembre la due giorni di "Teatri Aperti" per andare a teatro a qualunque ora del giorno o della notte. Ecco qui una mappa dei luoghi del teatro in città e un'anticipazione sui cartelloni della stagione 2006/2007. Nel 2005 quasi 620mila persone hanno assistito agli spettacoli proposti dai teatri cittadini.
Il teatro di Rifredi, per esempio, sta ancora portando in giro gli spettacoli itineranti della campagna estiva sul dialetto toscano. I prossimi sono sabato 9 a Fucecchio e il 16 settembre a Larciano (Pistoia) con "Quando la pera è matura" (ore 21). Venerdì 29, la rappresentazione "I'codice dell'amico" si tiene proprio in teatro. Infine il 30 grande serata degli improvvisatori in ottava rima. Il teatro di Rifredi si trova in via Vittorio Emanuele 303, zona Piazza Dalmazia, telefono 055.422.03.61 e ha 284 posti, più 2 postazioni per disabili. Il teatro della Pergola apre la stagione il 10 ottobre con lo spettacolo "Inanna" e prosegue con rappresentazioni di Goldoni, Shakespeare, Pirandello, le "Memorie di Adriano" della Yourcenar. Per info, via della Pergola, 055/2264335. Altro teatro molto frequentato è il Puccini in via delle Cascine (055.362067). Il cartellone 2006/2007 comincia il 26 ottobre con "La forza dell'abitudine", tradotto, interpretato e diretto da Alessandro Gassman. Altri spettacoli in programma sono "Addio Gori" di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti, Paolo Hendel, "Il Piccolo Principe", "Libera Nos" con la regia di Gabriele Vacis. Oltre all'abbonamento classico è disponibile anche la formula "Jolly", 5 spettacoli a data e posto fisso più 5 spettacoli a scelta, al prezzo su 145 o 140€. L'enorme Teatro Comunale, che può staccare anche 1700 biglietti in una serata, si trova in corso Italia (055/213535) e apre la stagione il 28 settembre con il fiorentino acquisito Zubin Mehta e il "Barbiere di Siviglia". In programma anche La Bohème, il concerto per i 40 anni dall'alluvione, il balletto "Il mandarino meraviglioso". Per giovani fino a 26 anni i biglietti a ciascuno spettacolo costano 12€, carnet a 5 appuntamenti 50€, 10 ingressi 100€. Ricca anche la programmazione del teatro Verdi (Via Ghibellina, 055 212320) che il 30 settembre propone una serata di musica brasiliana con Marisa Monte. Il 3 novembre il primo concerto della stagione. Gli spettacoli costano da 17 a 37 euro ciascuno. Il Teatro del Cestello propone quest'anno una rassegna sul teatro fiorentino contemporaneo: quasi tutti gli spettacoli sono di autori fiorentini viventi. La prima rappresentazione è fissata per il 4 novembre: "L'alluvione" di Oreste Pelagatti. Il teatro ha 192 posti, i biglietti costano 11€ e 9,50€. Per info: piazza del cestello, tel. 055 294609. Il Sashall non ferma mai la sua attività: il 15 settembre si celebra la Blackmore's Night, concerto del chitarrista dei Deep Purple, l'11 ottobre arrivano i Blind Guardian, mentre il 10 novembre sarà di casa Piero Pelù. Tutte le informazioni in Via Fabrizio de André, 055.65.04.112. Studia le nuove forme di drammaturgia femminili il Teatro delle Donne al Teatro Manzoni (138 posti) in via Mascagni a Calenzano. Informazioni sugli spettacoli al numero 055.8876581
Agnese Fedeli


SPALLA SU iniziativa Teatri Aperti
E' l'evento conclusivo di FirenEstate 2006 e idealmente apre la stagione teatrale del nuovo anno: si chiama Teatri Aperti e promette l'ingresso a teatro a qualsiasi ora. Per due giorni, il 29 e il 30 settembre, 15 teatri aperti fra i quali muoversi, scegliendo fra recital, visite guidate, presentazioni di libri, laboratori, aperitivi. Le tante iniziative previste si articolano in spettacoli, concerti, ma anche un festival di corti teatrali, letture all'aperto in vari spazi cittadini. Ci sarà inoltre un percorso per illustrare il funzionamento di macchine teatrali, mostre e video per rivedere tutti i migliori spettacoli passati negli anni sui palcoscenici fiorentini.
Per entrare nei 15 teatri che hanno aderito all'iniziativa basta comprare la Teatri Card, una carta associativa del costo di 5 euro. Presentando la TeatriCard sarà possibile accedere gratuitamente a tutti gli spettacoli, visitare gratis i musei comunali, partecipare all'inaugurazione della mostra "Il Bronzo di Lussino" a Palazzo Medici Riccardi. La TeatriCard permette inoltre di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici per l'intera durata della manifestazione e offre sconti e facilitazioni in ristoranti, caffè, bar, librerie e negozi di dischi. I Teatri aderenti sono: Teatro Cantiere Florida, Teatro di Cestello, Teatro Everest, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino/Comunale, Teatro della Pergola, Teatro Puccini, Teatro di Rifredi, Teatro Verdi - Orchestra della Toscana, Teatro Comunale di Antella, Teatro Manzoni, Teatro Comunale Niccolini (San Casciano), Teatro Studio (Scandicci), Teatro della Limonaia (Sesto Fiorentino). A.F.

Qualche numero
620.000 gli spettatori della scorsa stagione teatrale
13.000 gli abbonamenti
incasso: quasi 8 milioni di euro
prezzo medio di un biglietto: 14,68€

Il Cherubini cade a pezzi - Il Firenze

Modifiche infrastrutturali relative alla sicurezza, un nuovo riassetto al corpo docente, il restauro e la valorizzazione del fondo librario. Queste sono solo alcune delle "ferite aperte" del conservatorio Cherubini, lo storico istituto di formazione e di eccellenza musicale celebre in Italia e in Europa. "Il conservatorio ha bisogno di un nuovo tipo di gestione – ha detto il Maestro Giuseppe Lanzetta, direttore stabile dell'Orchestra da Camera Fiorentina, che ha lanciato l'appello a sostegno dell'istituto -. Il Cherubini deve trovare enti pubblici e mecenati che si preoccupino di portarlo al suo antico splendore". La cifra necessaria al conservatorio non è ancora ben preventivata, ma si tratta comunque di centinaia di migliaia di euro.
"Alcuni interventi necessari sono di natura molto tecnica – spiegano i docenti -. Per esempio, è inconcepibile che le aule di un conservatorio non siano insonorizzate. Ma anche questioni apparenremente banali: il conservatorio non ha un'aula professori". Ovviamente ci sono tantissime altre questioni che fanno pensare a un repentino rinnovamento nelle scelte politiche del Cherubini: la storica sede del conservatorio, attualmente diretto da Annaberta Conti, deve essere sottoposto a lavori di ristrutturazione e messo a norma secondo la legge 626 sulla sicurezza. "Dobbiamo rodare una nuova macchina amministrativa – afferma ancora Giuseppe Lanzetta, promotore di una sorta di manifesto per il futuro del Cherubini – in modo tale che all'istituto vengano assegnati fondi universitari, regionali, europei". I valori che dovrebbero stare alla base di una futura gestione patrimoniale, ideale e dirigenziale del Cherubini sono "presenza, comunicabilità degli atti, dispinibilità al dialogo con i docenti, supporto agli studenti". Fondamentale anche un confronto più costante con istituzioni pubbliche e private che a vari livelli fanno formazione musicale sul territorio. Altri impegni che il conservatorio ha intenzione di perseguire sono la digitalizzazione del patrimonio librario dell'istituto e la riapertura dell'accedemia Cherubini, oltre a una formazione costante dei docenti.
Ha preso a cuore l'appello del Cherubini anche Antonio Paolucci, direttore regionale e Sovrintendente del Polo Museale Fiorentino, che auspica una valorizzazione integrata di tutti gli istituti della "cittadella dei mestieri" racchiusa tra via Ricasoli, via degli Alfani, via Cesare Battisi, via dei Servi e Piazza San Marco. "L'accademia della Belle Arti, il Museo dell'Accademia, l'opificio, il Cherubini – ha detto il Sovrintendente – devono esser considerati tutti segmenti dello stesso insieme. E' necessario che qualcuno si prenda carico del futuro del conservatorio".
Agnese Fedeli

- La formazione musicale che si riceve al Cherubini è di due tipi: c'è il primo triennio di base e il biennio specialistico. Le specializzazioni sono di vario genere: dalla composizione, al jazz, fino all'approfondimento nelle singole discipline e in ciascuno strumento. Attivato anche il biennio in "musica e nuove tecnologie". Ogni anno si diplomano centinaia di studenti.

- Nei prossimi giorni nella sede del conservatorio in Piazza delle Belle Arti si tengono gli esami di ammissione per gli allievi dell'anno accademico 2006/2007: l'11 settembre c'è l'esame di viole, il 13 quello di strumenti a percussione, il 15 clavicembalo e viola da gamba, il 16 direzione d'orchestra.

- Il conservatorio Cherubini raccoglie uno dei fondi librari più ricchi tra tutti gli istituti musicali italiani ed europei. Nella biblioteca ci sono oltre 400.000 titoli, tra cui manoscritti musicali, stampe, autografi di Landino, Monteverdi, Scarlatti, Bellini, Rossini, Cherubini, Donizetti, Paganini, Pizzetti e Frazzi.

Taranta festival - Il Firenze

Ritmi travolgenti che arrivano da una tradizione antica: sono quelli celebrati nel festival "Pizzica la Taranta" che si terrà a Certaldo in questo fine settimana. Tre giorni di stage per imparare i passi base di uno dei balli più famosi al mondo, la pizzica salentina, e per conoscere la cultura e la gastronomia del sud Italia, oltre a quella toscana. Da venerdì 1 a domenica 3 settembre nel parco collinare di Canonica a Certaldo. Tutti i giorni dalle 16.00 "ronde spontanee", cioè concerti e balletti che nascono spontaneamente dal pubblico che batte le mani intorno a suonatori e ballerini. Contemporaneamente, mercatino artigiano e stage di danza e musica. Alle 20.00 cena tradizionale con ricette del sud e dalle 22.00 concerti con alcuni dei gruppi musicali più rappresentativi del Salento.
Ecco il programma dettagliato. Venerdì 1, dalle 18, presentazione del festival con ronde spontanee e allestimento del mercatino. Alle 20, concerto di musica popolare toscana con Giuditta Scorcelletti. Alle 22 suonano i Tarumba, gruppo originario della Lucania. Sabato 2 settembre, dalle 16 alle 20, a seguire, ci sono gli stage di "tamburi a cornice del Mediterraneo", a cura di Andrea Piccioni, e di "pizzica de core", a cura di Laura Nascosto. La pizzica de core si danza soprattutto in occasione di feste popolari, matrimoni, battesimi e feste familiari. E' una danza saltata di coppia mista e ritmo veloce, espressione di sentimento e di gioia. La pizzica de core rappresenta bene i sentimenti d'amore, la passione e l'erotismo e può essere simbolo di corteggiamento. Alle 22 suonano gli Original Salento Tarantae, band nata a Campi Salentina nel 2001 che miscela diverse culture musicali, partendo dalla ritmica della musica popolare.
Lo stesso schema si ripete anche domenica: dalle 16 alle 20 stage di tamburello (la sessione di domenica guarda ai ritmi arabi: si conosceranno il riq arabo e il def turco) e di "pizzica de core". Alle 22 sul palco si ascolterà il Canzoniere grecanico salentino, il primo gruppo di ricerca folclorica formatosi in Puglia, alla metà degli anni 70.
L'ingresso agli stage, all'area del festival – parco collinare di Canonica a Certaldo (Siena) - e ai concerti è gratuito. Durante la tre giorni dedicata al Salento sarà in funzione un'area campeggio per le tende, anche questa a fruizione gratuita. Per informazioni sul festival, prenotazioni per gli stage e per i posti tenda telefonare al numero 347.4849228.
Agnese Fedeli

Firenze sulle magliette - Il Firenze


Il giglio sopra ogni cosa, in tutte le salse. Poi il David e la Primavera, ritratti nei loro particolari più piccanti. E la Fiorentina, il cuore viola della città che grida al mondo in suo affetto ritrovato per Luca Toni e le parole "Io sto con Della Valle". Sono questi i soggetti più ritratti sulle t-shirt in vendita al mercatino di San Lorenzo e nei negozi di souvenir della città: le magliette che esportano la fiorentinità verso i quattro angoli del globo e lasciano vivo il ricordo di un bel viaggio in Toscana. "Quest'anno sono andate tantissimo anche le magliette a tema leonardiano – dicono i commercianti -. Forse per tutte le vicende legate al film Il Codice da Vinci". Sono senz'altro le più vendute, quindi, le magliette, prodotte in tutti i colori e modelli, che raffigurano il giglio fiorentino, con su scritto semplicemente "Firenze". Il prezzo oscilla dai 10 ai 20€, sta bene con tutto, la comprano indigeni e stranieri perché da conto, da una parte, di un'appartenenza, dall'altra di un viaggio ormai concluso. Sono arrivate quest'anno, sulla scia delle varie mostre-mercato del vintage, anche le magliette e felpone con la zip in stile anni '60: colori dal beige al bianco, fino ad arrivare al blu e al marrone e la parola "Firenze" con grosse cuciture a vista. Le felpe costano intorno ai 25€, le magliette 15-20€. Sono un proclama dell'essere fiorentini – e con tutta probabilità gli stranieri non le capiscono – le magliette prodotte dal collettivo dei tifosi del club viola, con sù scritto "Io sto con Della Valle", "Firenze siamo noi!", "Toni... e fulmini", "Grazie a Dio non sono... gobbo!". Il prezzo di queste t-shirt sportivo-tifose? 10 euro. "Per queste, prezzo politico" dicono i commercianti con un sorriso. Lo sport sopra a tutto, e questa la capiscono bene anche e soprattutto i tifosi francesi, nella t-shirt apparentemente politically correct dalle fattezze semplici: nera, tutta d'un pezzo, con la scritta Firenze. Peccato che proprio al centro spicchi la bandiera dell'Italia, a ricordare chi è che detta legge nel mondo del calcio. Tra i banchi di San Lorenzo vanno forte anche gli altri capi d'abbigliamento pensati propriamente per i turisti: grembiuli allegorici con i ritratti della Primavera del Botticelli o di David. Un ricordino ironico che costa solo 6€. Le bellezze di David vengono riprese anche sui boxer da uomo, che costano da 5 a 10€. La cucina in primo piano anche sui cappelli da chef, 5€ - a ricordare le prelibatezze della cucina toscana - e su grembiuli meno azzardati di quelli che riportano i nudi delle grandi opere d'arte: stampe di Firenze by night, Ponte Vecchio, paesaggi di campagna toscana. Gli intelletuali e i radical-chic non hanno dubbi. Superati i banchi che vendono magliette sulla Fiorentina o le semplici t-shirt con su scritto "Ciao Firenze", arrivano sparati a quelli che mettono in bella mostra il marchio dell'Università e le parole "Florentina Studiorum Universitas". Anche queste costano tra i 10 e i 15€. Per 10€ si trovano anche gli ombrelli pieghevoli per girare sotto la pioggia con un... cupolone sopra la testa. Agnese Fedeli

Feste di fine estate nei locali fiorentini - Il Firenze

Ancora qualche giorno e avremo archiviato anche il mese di agosto per ripiombare, inevitabilmente, nel primo periodo dolce dell'autunno. Quello che si preannuncia, quindi, è con tutta probabilità l'ultimo week end dell'estate 2006, segnata dalla vittoria dell'Italia ai mondiali e da Benigni in città per un paio di mesi. A Firenze diversi locali festeggiano tra venerdì 25 e domenica 27 la loro ultima apertura straordinaria per l'estate, mentre diverse discoteche stanno riaprendo: ecco qui una mappa per vivere a pieno l'ultimo fine settimana dell'estate 2006.
E' ancora attiva la Piscina Le Pavoniere By Night ideata dal gruppo Tenax. La piscina, in via della Catena al parco delle Cascine, prevede ingresso gratuito dalle 20. All'interno si trovano bar, aperitivo, ristorante, musica di vario genere. Questo venerdì riapre ufficialmente anche il Meccanò di viale degli Olmi. "Le prime serate saranno una festa continua – dicono gli organizzatori -. L'apertura è fissata per venerdì 25 e per sabato 26. La prossima settimana siamo aperti da mercoledì a sabato". Ingresso 25€ con cena, dopo cena 13-16€; il mercoledì aperitivo a 10€. Per le serate di apertura, sono previsti anche dj e ospiti dalle discoteche della riviera romagnola.
Una serata per chiudere l'estate anche al Belvedere lounge, ristorante, pub, discoteca aperto al Forte Belvedere da tutta la stagione. Venerdì 25 un concerto rock&roll. Ingresso gratuito, consumazioni a parte. L'ultimo week end della stagione si può vivere anche al Meridiani e Paralleli di Piazza Indipendenza, iniziativa curata dal Quartiere 1 e dell'amministrazione: venerdì 25 sono di scena gli Yellowstone, gruppo di rock melodico, sabato 26 i Pannonica, repertorio jazz, domenica 27 proiezione del film "Il tempo dei gitani". Concerti e serate, anche in questo fine settimana, a Piazza Santo Spirito per la manifestazione estiva Easy Living. "Tutti i giorni, dalle 16 in poi – spiegano i responsabili – è possibile navigare online wireless a Piazza Santo Spirito. Basta iscriversi la prima volta tramite una tessera. E la sera ci sono sempre concerti". Serata tranquilla ma dal sapore ancora estivo al Golden View Open Bar: sabato sera, in via de'Bardi, zona Ponte Vecchio, si può ascoltere jazz music dal vivo.
Per chi ha voglia di una gita fuoriporta, è arrivato alle ultime battute anche il discopub ristorante del Bagnomaria al lago del Bilancino: per andarci basta prendere l'uscita dalla A1 per Barberino e proseguire verso Borgo San Lorenzo. Di giorno è possibile noleggiare barchette per visitare il lago, la sera musica e drink.
Qualche appuntamento a inizio settembre. Per i nostalgici della discoteca sarà una buona notizia sapere che le stagioni autunnali stanno per ricominciare: lo Yab riapre l'11, il Maracanà a fine settembre, quando saranno finiti i lavori di ristrutturazione del locale. Dalla prossima settimana ricomincia anche l'iniziativa cultural-chic sulla terrazza del Grand Hotel Baglioni "Terrazza d'artista": ossia un aperitivo su una delle terrazze probabilmente più belle di tutta Firenze circondati da statue e opere d'arte contempoanea.
Agnese Fedeli