giovedì 13 luglio 2006

Montalbano e Cerbaie a rischio fuoco, 10 luglio 2006, Il Tirreno

Montalbano e Cerbaie a rischio fuoco

Volontari a caccia dei piromani, ma a Samminiatello hanno già colpito



I gruppi antincendio di guardia anche 24 ore su 24

EMPOLI. Le zone più esposte a rischio incendio nell'Empolese-Valdelsa? Sicuramente sono le colline del Montalbano e quelle delle Cerbaie, nel fucecchiese. Lo confermano i precedenti degli anni passati e lo dicono i vari nuclei antincendio di volontari presenti sul territorio. Quelli che fanno da supporto al lavoro fondamentale dei vigili del fuoco. Proprio i volontari lanciano l'allarme per il numero troppo esiguo di personale a disposizione, specialmente nei mesi estivi. Dal primo luglio è cominciato il periodo di "alto rischio": le unità antincendio del Circondario fanno pattugliamenti ogni giorno, avvistamento da torrette d'osservazione, esercitazioni e tutela ambientale per prevenire qualsiasi episodio di fiamme.
Sono recenti un incendio a un camion a Casenuove e 150 metri quadrati di bosco andati in fumo a Samminiatello. «Per quanto riguarda Samminiatello, pensiamo che sia opera di uno stesso piromane che ha già colpito altre 5 o 6 volte in questo periodo», denuncia Daniele Calosi della Racchetta di Montelupo.
Le zone a rischio. Occhi puntati su tutto il Montalbano, dunque, ma anche sul territorio di Capraia e Limite che al 60% è boschivo. Può diventare pericolosa, anche se in misura forse minore, la zona di Gambassi, che è molto panoramica. «Gli incendi che contribuiamo a evitare - spiegano le centrali di prevenzione Vab - sono al 90% di origine dolosa. Gli incendi purtroppo vengono tutti appiccati. Potranno essere forse 2 o 3 quelli che nascono in maniera naturale. Ora c'è anche più attenzione da parte dei coltivatori, che bruciano molto meno le sterpaglie, rispetto a prima, per fare pulito nei campi. E ci sono multe salatissime, per chi brucia senza tutela, così la gente ci fa più attenzione». È tenuta sotto controllo con grande attenzione anche la zona di Cerbaie e del Galleno, che è stato scenario nel 2003 di un grande incendio alle Pinete.
I centri volontari. Nei comuni del Circondario ci sono alcune sedi che svolgono servizio di volontariato antincendio: la Vab di Capraia, la Vab di Vinci, la Racchetta a Montelupo, il nucleo comunale di Castelfiorentino. «Noi siamo 60 soci iscritti - dicono dalla Racchetta di Montelupo -, ma gli operativi in caso d'incendio scendono a 40. Il periodo più critico per gli incendi comincia in luglio e s'intensifica in agosto, quando le fiamme divampano più velocemente». La maggior parte dei centri preposti alla prevenzione degli incendi è reperibile, in questi mesi estivi, 24 ore al giorno. «Ogni giorno deve esserci un minimo di 4 volontari - spiega Stefano Bandini della Vab di Capraia -. Uno o due per i collegamenti radio più un paio per ogni mezzo di soccorso». Sono 15 i volontari operativi sulla prevenzione degli incendi alla Pubblica Assistenza di Fucecchio. Il gruppo fucecchiese è organizzato da Claudio Calugi, Daniele Minneci, Andrea Ricci e Marco Santini. «Il nostro gruppo fa protezione civile e antincendio - afferma Minneci -. Ci occupiamo anche di difesa ambientale e di denunciare la presenza di discariche abusive». La Vab di Vinci, impegnata sul Montalbano e sul fucecchiese, conta circa 20 soci operativi. «Dal 1º luglio fino al 1º settembre siamo reperibili tutto il giorno e operativi dalle 14 alle 20» dicono da Vinci.
Vive una situazione più tranquilla, rispetto ad altre sedi, il nucleo antincendio comunale di Castelfiorentino, impegnato anche nei territori di Certaldo, San Gimignano e Gambassi. «In totale siamo 160 soci, tutti quanti in grado d'intervenire in caso d'incendio - dice Simone Masi, una dei responsabili del nucleo -. Dobbiamo dire comunque che la Valdelsa, anche rispetto a zone come il Montalbano o a altri comuni del Circondario, è meno preda di incendi davvero significativi. Abbiamo torrette di osservazione con le quali riusciamo a monitorare praticamente tutta la Valdelsa».
Agnese Fedeli

UNEDÌ, 10 LUGLIO 2006

Pagina 1 - Empoli

L'APPELLO

Mancano gli uomini






Uno dei problemi denunciati dai centri che si occupano di fare prevenzione antincendio è il basso numero di volontari. E, in seconda battuta, il fatto che i volontari siano tutti giovani. Alla Vab di Capraia e Limite rispondono al telefono due ragazzi di 22 e 21 anni. «Ho cominciato a fare volontariato con la Vab a 17 anni - racconta Stefano Bandini -. Il mio battesimo del fuoco? Nel 2003, durante l'incendio delle Pinete al Galleno. Il più grande tra i volontari ha 45 anni, ma in media abbiamo tutti tra i 20 e i 30 anni. E non siamo mai abbastanza». Conferma questa denuncia anche Simone Masi della ProCiv di Castello che dice: «L'età media dei soci è 25 anni, siamo tutti giovani. E sicuramente il volontariato non sta passando un buon momento».

Giovani empolesi a lavorare la terra della mafia, 10 luglio 2006, Il Tirreno

Dal circondario partiranno in 23

Giovani empolesi a lavorare la terra della mafia


EMPOLI. Ventitrè ragazzi del Circondario scopriranno questa estate cosa significa "sporcarsi le mani" nella lotta contro l'illegalità. Sono quelli che parteciperanno nei mesi di luglio e agosto ai campi di lavoro organizzati dall'associazione Libera, nelle terre del meridione confiscate alle mafie. Giovani, qualcuno scout dell'Agesci, che hanno già portato avanti un cammino di conoscenza delle tematiche legate alla legalità. «Partecipare a questo campo di lavoro - dice Filippo Vannini, capo scout - ci permetterà di passare dalla riflessione all'azione e quindi di conoscere più a fondo la situazione che vivono i ragazzi delle cooperative agricole delle terre confiscate alle mafie».
I giovani che dedicheranno l'estate a un'attività di servizio andranno a lavorare nei campi di Canicattì, Corleone (a poche centinaia di metri dal casolare dove è stato trovato Provenzano) e a Gioia Tauro. «Nel periodo che trascorreranno nelle cooperative agricole - ha spiegato Maurizio Pascucci, responsabile Arci Toscana - i ragazzi faranno varie attività: la mattina lavoreranno la terra nei campi confiscati alle mafie; nel pomeriggio si dedicheranno invece ad approfondire la storia della mafia in Italia e a fare socializzazione con i ragazzi che lavorano nelle cooperative». Lavoro, studio e divertimento sembrano essere le tre chiavi di volta dei campi di Libera che, dalla Toscana quest'anno hanno trovato in totale 170 iscrizioni.
Sostengono questa iniziativa i vari comuni del Circondario e altri enti, come l'Arci. In preparazione a questi campi di lavoro nel sud Italia, anche le Case del Popolo del circondario si sono date da fare con autofinanziamenti, cene e raccolte fondi, in attesa che i ragazzi, una volta tornati, organizzino delle serate per raccontare a tutti la loro esperienza.
Chi parte. Ecco i ragazzi che partiranno per Canicatti, Corleone e Gioia Tauro: Filippo Vannini (Vinci), Tommaso Simoncini (Montespertoli), Martina Rasenti (Empoli), Francesca Luzzi (Empoli), Marta Marzi (Empoli), Annarita Elefante (Empoli), Alessandro Arrighi (Empoli), Paolo Pucci (Empoli), Sara Bartoli (Montelupo), Francesca Campigli (Empoli), Caterina Cappelli (Montespertoli), Giulia Centi (Empoli), Marta Rutili (Empoli), Lorenzo Rutili (Empoli), Stefania Gagliano (Empoli), Luana Dimistrio (Empoli), Tiziana Saracco (Montespertoli), Alessia Mandolini (Capraia), Daniele Dei (Capraia), Dunia Vecchia (Certaldo), Tommaso Capecchi (Certaldo), Martina Calosi (Capraia), Enrico Del Grande (Empoli). A.F.

Sassofoni e tamburi tra la gente, Il Tirreno/Spettacoli toscana, 8 luglio 2006

Sassofoni e tamburi tra la gente

Dai Funk Off a Fantomatik Orchestra: le street band della Toscana

Suonare musica coinvolgente, ritmata e ballabile. Suonarla proprio tra la gente che cammina per la strada. E' questa la filosofia di ogni street band che si rispetti. In Toscana ce ne sono parecchie, a partire dall'ormai famosa Funk Off di Vicchio. La scuola di pensiero di gran parte delle street band è una sorta di "take it easy" musicale: la preparazione tecnica c'è, ma quasi nessuno pensa di lavorare (e guadagnare) soltanto facendo il musicista.
Ma quanto costa "affittare" una street band per una sera? 1000 euro sembra essere il prezzo base: «La cifra che chiediamo non è del tutto standardizzata - spiega Gianni Rubolino, che guida la maremmana Zastava Orchestar -. Molto dipende dalla distanza del luogo dalla nostra sede. Per la partecipazione ai festival chiediamo 1300-1500 euro». Il prezzo va poi diviso per il numero di componenti della street band. A ciascun musicista, viene poco più di un rimborso spese, che comunque per alcuni rappresenta una prima piccola fonte di reddito.
Una street band che "ce l'ha fatta" e che davvero vive di sola musica è sicuramente la Funk Off di Vicchio: formazione che ha in organico trombe, sassofoni e percussioni. I pezzi suonati dalla Funk Off sono scritti e arrangiati dal band leader Dario Cecchini. La musica della Funk Off si coniuga con il movimento: secondo la filosofia street band, la musica non si deve solo ascoltare o ballare. Si deve anche vedere.
Molto più piccola è la fiorentina Buda Pascià Orkestar, formata da 4 musicisti. La sua particolarità? Suona camminando sui trampoli. E' nata a Firenze nel 2000 anche la Fiati Sprecati street band. Il repertorio base è la canzone italiana anni 60-70, arricchita da swing, easy-jazz e ritmi balcanici. Questa street band ha il suo laboratorio all'interno del Centro Popolare Autogestito di Firenze, riferimento nel quartiere Gavinana e ha all'attivo concerti in Italia e all'estero.
Conta 12 componenti l'empolese Badabimbum Band, nata un anno fa come laboratorio di musica d'insieme al centro attività musicale. E oggi è già in mano a diversi agenti musicali. Il repertorio è vario: dal blues, al funky fino alla musica etnica. Ha sede a Grosseto la Fantomatik Orchestra guidata da Stefano Scalzi. La Fantomatik è una street band di ottoni dal repertorio rock-blues e etno-pop, che ha come idea base di mettere insieme musicisti di estrazione moderna che sappiano proporre un repertorio internazionale, utilizzando strumenti a fiato e a percussione, ma anche voci e chitarra.
E' nata nel 1998 all'Impruneta la Pinoli street band composta da circa 10 strumentisti. La loro caratteristica principale è di ispirarsi alla tradizione musicale americana con musicalità mediterranee. «Noi siamo tutti appassionati di musica, ma nessuno proviene dal conservatorio - dice Giacomo, uno dei musicisti -. Facciamo due o tre uscite al mese per divertirci e far divertire. Non tanto per farci un patrimonio».
È di San Miniato, infine, la Large street band, anche questa una formazione di strumenti a fiato e percussioni itinerante. Nel repertorio della Large street band ci sono rock and roll, twist, booghi wooghi, swing e dixieland.
Agnese Fedeli

I corsi universitari in design sbarano al Trovamici, 6 luglio 2006, Il Tirreno

I corsi universitari in design sbarcano al centro Trovamici

EMPOLI. E' stata firmata ieri una convenzione con il corso di laurea in Design Industriale dell'Università degli Studi di Firenze. Docenti e laureandi del corso che ha sede a Cadenzano - tanti anche gli iscritti da Empoli - da settembre terranno corsi di design e storia del design industriale al centro Trovamici, che proprio dopo l'estate vedrà la totale riapertura dopo i lavori di ristrutturazione.
La convenzione stretta tra Comune, associazione Il Ponte e il corso di laurea in design industriale prevede anche l'attivazione di stage riservati ai laureandi che potranno progettare spazi, attività e idee legate al centro Trovamici: nuovi spazi gioco, ma anche luoghi che favoriscano la socializzazione dei bambini e degli adolescenti.
I creativi del corso di design industriale sono approdati a Empoli ormai da più di un anno, collaborando a varie iniziative, tra le quali anche conferenze all'Università dell'Età Libera.
Il dipartimento di design industriale ha poi presentato i suoi lavori durante il Ludicomix, la mostra-mercato del fumetto che si è tenuta al palazzo delle esposizioni. E da oggi le attività dei docenti e degli studenti di design industriale si fanno ancora più concrete.
«Ormai Empoli è diventata un punto di snodo importante per l'Università - ha detto il vicesindaco Filippo Sani - nell'ottica della delocalizzazione. La città si occupa di dare gli spazi all'Università, ma è importante che dall'Università Empoli riceva anche qualcosa in termini di formazione e di risorse».
Potremo vedere gli studenti del corso di laurea in design industriale all'opera il 13 luglio, in occasione della festa di inaugurazione del centro Trovamici. Alla festa parteciperanno i bambini iscritti ai centri estivi dei comuni di Empoli e Vinci.
I ragazzini allestiranno per il 13 una mostra dal titolo "Piccoli capolavori allo specchio", rielaborando a loro modo la mostra in corso nei musei della Provincia. Gli studenti di design industriale, insieme ai docenti Carlo Camarlinghi e Alessandro La Sorte, presenteranno un gioco modulare a forma di casa, progettato proprio durante i laboratori di studio. Da settembre cominciano invece i corsi di design e storia del design al centro Trovamici rivolti a bambini, adolescenti e adulti: si parlerà di come si può "leggere" un oggetto, della storia degli oggetti, di bellezza e funzionalità negli oggetti d'uso quotidiano e di molto altro.
Agnese Fedeli

Al via la Torre del Vetro, Il Tirreno

Al via alla Torre la festa dedicata al vetro

I mastri vetrai daranno esibizione della loro bravura insieme alle fiascaie




MONTELUPO. Torna anche per quest'anno la festa dedicata alla tradizione del vetro a La Torre. Quattro giorni per avvicinarsi alla bravura dei mastri che hanno fatto la storia del vetro e per osservare anche il lavoro delle mani abili delle fiascaie. Da domani fino a domenica, il centro de La Torre sarà invaso dagli appassionati dell'artigianato, ma anche dai curiosi a caccia di oggettistica particolare.
Ma proprio dagli organizzatori delle festa arriva un appello: «Quella del vetro è una tradizione ancora presente in queste zone - ha detto l'assessore al commercio e al turismo Ombretta Baldassare - anche se abbiamo notato che negli ultimi anni non c'è stato un vero e proprio ricambio generazionale, come invece avviene per la ceramica. I giovani mostrano poco interesse verso questo settore, anche in vista di un impiego lavorativo. Per la ceramica è molto diverso». Lavorare il vetro richiede una formazione diversa rispetto al lavoro per la ceramica, probabilmente meno interessante per i giovani artigiani montelupini.
La festa del vetro alla Torre si apre comunque domani sera: appuntamento fisso con i mastri vetrai, una decina, che si alternano nel soffiare il vetro e mostrare le tecniche fondamentali della lavorazione del vetro e della creazione di oggettistica varia. Oltre ai mastri vetrai - quest'anno mancherà purtroppo lo storico "Fuli", Sergio Fulignati, venuto da poco a mancare - ci saranno anche le fiascaie che impagliano.
Sarà allestito anche un mercatino artigianale con banchi di oggetti in vetro.
Agnese Fedeli

Bocciati, strage al Ferraris Brunelleschi, 4 luglio 2006

Bocciati, "strage" al Ferraris Brunelleschi

La media dei respinti è del 10% ma ci sono grosse differenze tra gli istituti



I giovani cinesi hanno molte difficoltà nel linguaggio, più bravi al Virgilio

EMPOLI. Nelle scuole empolesi vengono bocciati dai 5 ai 15 studenti ogni 100. La media che emerge dall'analisi dei tabelloni delle scuole empolesi è del 10%. Ovviamente nelle singole scuole e istituti ci sono differenze sostanziali nel numero totale degli studenti che l'anno prossimo saranno ripetenti: all'istituto Ferraris-Brunelleschi, per esempio, ci sono quasi 200 ragazzi bocciati su 1257 scrutinati alla fine dell'anno scolastico. Al liceo Virgilio, invece, una media di 5 studenti bocciati ogni 100: cioè due ogni 50 e quindi meno di uno a classe.
In molte sezioni degli istituti superiori empolesi, poi, quest'anno tanti sono stati promossi con il debito formativo. Centinaia di studenti, cioè, a settembre dovranno seguire i famigerati corsi di recupero per saldare il conto con il proprio andamento scolastico. Ma potranno comunque iscriversi all'anno successivo, anche con tre materie sotto il limite della sufficienza. Le scuole dove ci sono in assoluto più studenti respinti sembrano essere l'istituto Ferraris-Brunelleschi e il professionale Leonardo da Vinci. Sono 193 i ragazzi e le ragazze che l'anno prossimo ripeteranno la stessa classe che hanno appena finito nei tanti indirizzi del Ferraris e dell'Itg Brunelleschi. La percentuale degli studenti bocciati in questo istituto che conta 1257 iscritti è del 15,3%, la media più alta di respinti tra tutte le scuola empolesi. «Il dato effettivamente è alto - dice Rocco Cautillo dell'istituto tecnico per geometri -. Ma ci sono stati anni in cui i bocciati erano il 30% degli iscritti. Negli ultimi anni il numero era sempre costante. Per questo anno scolastico è un po' in crescita». A seguire, arriva il professionale Leonardo da Vinci, dove sono stati bocciati quasi 12 ragazzi ogni 100 - la percentuale è dell'11,6% -, per un totale di 41 ragazzi su 353. «I nostri bocciati sono magari gli studenti che non hanno interesse a studiare - commenta la dirigente scolastica Maria Franca Cagliata. ragazzi e ragazze che hanno già tentato un percorso scolastico precedente e poi si sono trasferiti qui come ultimo tentativo di studio prima di entrare definitivamente nel mondo del lavoro». In successione, arriva il tecnico Fermi, che quest'anno registra l'8,4% degli studenti respinti: 67 bocciati su 795 scrutinati. Proprio dall'istituto Fermi arriva anche una lettura significativa di questi dati: «Sicuramente tanti di questi studenti bocciati sono giovani arrivati in Italia da pochi anni - spiega la professoressa Nadia Del Torrione - ragazzi cinesi che trovano difficoltà specialmente nelle prime classi. C'è bisogno di un supporto linguistico importante per loro: non è facile imparare la lingua specifica di materie quali il diritto o l'economia».
Una media minore di studenti bocciati, invece, si registra al liceo classico Virgilio e al Pontormo, rispettivamente del 5,2 e 5,8%. Al ginnasio-liceo Virgilio sono stati bocciati 29 tra ragazzi e ragazze, su un totalale di 550 pagelle scrutinate. Allo scientifico Pontormo i ripetenti dell'anno scolastico 2006/2007 saranno 44 su 795 iscritti.
E se per diverse migliaia di studenti empolesi già da qualche settimana si consuma il tempo lento delle vacanze, per gli 850 maturandi dei vari istituti e scuole superiori questi sono i giorni dello studio matto e disperatissimo: gli orali sono in corso o stanno iniziando un po' dappertutto e termineranno entro i primi dieci giorni di luglio.
Agnese Fedeli

A Mercantia una rassegna sui cinque contientnei, 3 luglio 2006

Dalla danza del ventre alle maschere del Medioevo

A Mercantia anche una rassegna delle compagnie ospiti fino dalla prima edizione

CERTALDO. In questi 19 anni di vita, da Mercantia sono passate migliaia di attori, compagnie, teatranti. Ma qualcuno è ospite fisso alla festa del teatro, delle arti di strada e dell'artigianato: alcuni di questi artisti fanno parte della rassegna "Deja vù" ossia dei "già visti" nelle strade di questo celebre borgo medievale. Tra gli altri c'è sicuramente la compagnia Nefesh, che presenta un affascinante spettacolo di danza del ventre.
L'inconsueta attrazione è al giardino della Tinaia, ogni sera alle 22.30.
E' presente a Mercantia tutti gli anni anche la Compagnia del Drago Nero di Leandro Faraoni. Come sempre, la Compagnia del Drago Nero ha allestito uno spettacolo itinerante con costumi, maschere e trampolieri ripresi dall'immaginario medievale.
Lo spettacolo di quest'anno s'intitola "La tela dei ricordi" e si potrà vedere tutte le sere dalle 21 alle 22.30. Spettacolo speciale, sempre a cura della Compagnia del Drago Nero, tutte le sere in orario di chiusura, nel giardino Stiozzi Ridolfi (11-12-13 luglio alle 24; 14 e 16 luglio ore 24,30; 15 luglio alle 1). La Compagnia del Drago Nero realizza la propria ricerca attorno al tema della cultura e della festa medievale.
Torna tra la folla del popolo di Mercantia anche il Silence Teatro che, come per l'edizione 2005, riporta sulle altezze della cinta muraria gli statuari angeli di "Come angeli del cielo".
Gli angeli "voleranno" tra la gente tutte le sere dalle 22. Caratteristica del Silence Teatro è un lavoro di ricerca attraverso forme di espressione che tendono al connubio tra teatro e ambiente con I'intento di favorire una dialettica creativa tra gli spazi urbani e la proposta artistica.
Tra i protagonisti certaldesi di Mercantia ci sono anche i Jig Rig, con il loro spettacolo di musica celtica. I Jig Rig sono Alessio Montagnani, Andrea Gatti, Blerim Guri, Grazia Novelli, Ilaria Landi, Filippo Marcori e Piero Zannelli. I Jig Rig suonano tutte le sere della kermesse certaldese alle 20,30.
Della sezione "Dejà vu" fa parte anche il Teatro Carillon con il suo spettacolo "Assalti" che si propone di far riflette il pubblico su temi quali la libertà d'informazione, la non violenza, l'inquinamento. Il teatro Carillon si esibisce in via del Castello, l'11, il 12 e il 13 luglio alle 21.
Ha spesso partecipato a Mercantia, e ci torna anche quest'anno, la Kuntari Ballet Company di Daniele Carnazza di Poggibonsi. Le sue "Tentazioni" si vedranno ogni sera su Via del Castello alle 21,30.
Agnese Fedeli

Serpentone di autori in tutta la città, 2 luglio 2006, Il Tirreno

Serpentone di auto in tutta la città

Oltre un'ora da Empoli Est a Ponte a Elsa, la rabbia della gente

La coda in superstrada anche di 9 km, ha spinto i vacanzieri ad uscire e attraversare il centro, causando il caos sulla statale

EMPOLI. Una coda interminabile. Un serpentone che si è snodato, come è accaduto anche sabato e domenica scorsi, praticamente per tutto il tratto della Statale 67, da Montelupo fino a Empoli Ovest. Una fila chilometrica che ieri, primo giorno di luglio e quindi di primo vero esodo, si è mossa letteralmente a passo d'uomo per tutta la mattina, almeno fino alle 13.
Decine e decine le telefonate di protesta in redazione: «La città è bloccata - hanno detto tutti - non possiamo sopportare noi i disagi per i lavori in superstrada». «Ho impiegato un'ora da Montelupo al Terrafino, è impossibile».
Il motivo del caos è sempre il solito. Sulla Firenze-Pisa-Livorno è aperto e operativo il cantiere nel tratto tra Empoli Est ed Empoli Ovest, esattamente tra il km 26 e il km 27. Oltre a essere stato vietato il transito ai veicoli di larghezza superiore a 3,40 metri, questo cantiere per i lavori di costruzione del nuovo svincolo di Empoli Santa Maria, prevede la realizzazione di un sottopasso, proprio sulla Fi-Pi-Li, in corrispondenza del chilometro 27+450. Per questo il traffico in direzione mare viene deviato sulla carreggiata in direzione Firenze. Quasi tutti, per evitare la coda in superstrada, che ieri alle 11 raggiungeva i 9 km, scelgono di uscire a Montelupo o a Empoli Est e di riprendere la superstrada a Ovest o San Miniato: così, complici anche i semafori sulla statale non sincronizzati, intasano il traffico in città.
Questa situazione si prevede che duri almeno fino al 14 luglio, quando saranno promossi altri provvedimenti sulla viabilità della superstrada.
E così ieri automobili con coppie, camper di amici, e famiglie che partivano per il mare si sono ritrovati imbottigliati tra Montelupo, viale Petrarca, viale Giotto, viale della Repubblica e via Livornese. Soprattutto a Santa Maria, a metà mattinata, le auto erano completamente ferme sotto il sole torrido. Lo stesso problema si è registrato sabato scorso, ma quello di ieri e oggi è il primo effettivo fine settimana di inizio ferie per tanti empolesi e toscani: centinaia di auto sono rimaste incolonnate per tutto il tratto empolese della statale 67. Percorrere la statale da Montelupo fino al nuovo imbocco della superstrada ha voluto dire passare in pratica almeno sessanta minuti sotto il sole e in mezzo a un traffico nervoso che non vedeva l'ora di mettersi davvero in viaggio in direzione, in prima battuta, di Viareggio, Forte dei Marmi e verosimilmente di tutta la costa toscana.
Info e consigli. Per informazioni e comunicazioni sulla viabilità si può chiamare il numero telefonico 055 4211129 o scrivere all'indirizzo di posta elettronica fipili@autostrade.it .
Da Montelupo, solo per le auto, vale la pena passare da Capraia e entrare a Empoli da Spicchio. Da Empoli verso il mare, conviene passare da Bassa-Fucecchio e riprendere la Fi.Pi.Li a San Miniato.
Agnese Fedeli

Incendio al bar, danni ingenti, 29 giugno 2006, Il Tirreno

Incendio al bar, danni ingenti

Il fuoco è partito dalla friggitrice, fiamme alte due metri

EMPOLI. La storica latteria Bini, oggi caffetteria-snack bar, ieri a mezzogiorno è stata scenario di un incendio che ha creato molto spavento negli attuali proprietari e nei passanti. Praticamente distrutta la cucina dove di solito si preparano panini, snack, primi piatti e quant'altro: all'origine dell'incendio, molto probabilmente, un guasto alla friggitrice.
Corto circuito? Eccesso di olio e materiali infiammabili intorno alla friggitrice? Tutte ipotesi plausibili, che i vigili del fuoco non escludono. Nella cucina sono divampate fiamme vive alte più di due metri. Sul posto sono intervenuti in prima battuta i volontari della Misericordia: tanti giovani che fanno servizio sulle ambulanze e nell'associazione si sono precipitati con i loro estintori a dare man forte ai titolari del bar, che hanno preso da poco la gestione dell'attività.
La Misericordia ha fatto il possibile con 5 estintori presi dalle proprie ambulanze, in attesa che intervenissero le forze dell'ordine. Poco dopo è arrivata la pattuglia dei vigili del fuoco di guardia a Empoli, che ha preparato il campo al lavoro di un'altra pattuglia in arrivo da Santa Croce, dove il 115 aveva già sedato un incendio in una conceria.
Per i titolari del bar d'angolo vicino alla biblioteca comunale il danno sarà di diverse migliaia di euro, per rimettere in sicurezza la cucina e sistemare di nuovo i locali di un bar che è stato chiuso per diversi mesi e che ha da poco cambiato gestione.
Agnese Fedeli

A Pitti per l'amico morto in un incidente, 27 giugno 2006, Il Tirreno

A Pitti per l'amico morto in un incidente

Prima apparizione della Date a Firenze il giorno dopo la perdita di un socio



L'azienda sta muovendo i primi passi nel settore moda e ha sede a Montelupo

MONTELUPO. Hanno partecipato al Pitti Immagine Uomo per ricordare il loro amico morto sulla strada a soli 24 anni. La Date Sneakers, che si occupa di borse, scarpe, cinture e accessori, è appena tornata dalla sua prima partecipazione al Pitti Uomo. Con l'ambizione di chi muove i primi passi in un mondo difficile come quello della moda, ma anche con un dolore senza misura, perché Alessandro Zanobini, uno dei quattro soci della ditta, è morto in un incidente appena una settimana fa, un giorno prima che cominciasse l'ambita mostra manifestazione della moda internazionale. «Dovevamo esserci tutti e quattro a Pitti - racconta Emiliano Paci, giovane imprenditore - e invece lui non c'era. Abbiamo deciso di partecipare comunque peché era una cosa che a lui stava davvero a cuore. Lo abbiamo fatto per lui».
Il giovane è morto sulla Fi-Pi-Li schiacciato tra le lamiere della sua auto, stritolata tra un camion e due tir. Aveva compiuto 24 anni lo scorso 10 giugno.
I titolari della Date sono giovanissimi: hanno infatti da 24 a 34 anni. L'azienda ha sede a Montelupo, in via del Lavoro, ma i tre ragazzi, quattro considerando anche Alessandro, sono residenti tra Signa e Firenze. Hanno studiato marketing e già da qualche anno lavorano nel campo della moda.
«Il nome dell'azienda, Date, altro non è che l'unione delle nostre quattro iniziali: Damiano, Alessandro, Tommaso e Emiliano - spiega Emiliano con la voce quasi rotta dal pianto - a Pitti abbiamo fatto l'anno scorso una piccolissima apparizione nello stand di un altro marchio. Quest'anno abbiamo tenuto uno stand tutto nostro, con le nostre borse, scarpe, cinture». Precisamente, lo stand della Date Sneakers era il B 8 nello spazio Belfiore, sottotitolato Urban Panorama, panorama urbano, insieme a tanti altri marchi giovani. La settimana della moda internazionale a Firenze ha dato i suoi frutti, amarissimi perché segnati dalla scomparsa del 24enne Alessandro Zanobini che, nell'azienda, aveva il ruolo di direttore commerciale per l'Italia e per l'estero.
La Date Sneakers, nonostante esista soltanto da un anno, ha già una piena vocazione internazionale. Da questo Pitti, in particolare, è uscita una collaborazione importante con un distributore scandinavo che metterà in vendita le creazioni della Date nei negozi del nord Europa. «In Italia siamo già abbastanza forti - racconta ancora Emiliano, facendo un bilancio - ma certamente il Pitti Uomo ci è servito per incrementare la nostra rete di contatti e potenziali acquirenti». A Emiliano Paci, Damiano Innocenti e Tommaso Santoni il compito, ora, di portare avanti la Date anche senza quella "A" che compone il nome dell'azienda. Per maggiori informazioni: www.date-sneakers.it.
Agnese Fedeli

In arrivo un sostegno alle imprese sociali, 27 giugno 2006, Il Tirreno

In arrivo un sostegno alle imprese sociali

EMPOLI. Arriva il nuovo progetto regionale per sostenere le imprese sociali: lo sportello "Inciso", che significa Incubatore di imprese sociali, è attivo da questa settimana nei locali della Misericordia.
Ma a cosa serve un incubatore? Valuta i progetti d'imprenditorialità, in questo caso in ambito sociale, e sostiene in percentuali diverse quelle che reputa più innovative, e funzionali per un certo territorio.
Il cantiere "Inciso" ha una durata prevista di 18 mesi, ossia fino alla fine del 2007, e ha un budget di 80mila euro proveniente dai fondi sociali europei. «L'Empolese è un territorio che conta già tante cooperative e imprese sociali - ha detto Cristina Dragonetti, responsabile di "Inciso" Empoli - per questo ci aspettiamo di poter sostenere, con i fondi del progetto, anche realtà già esistenti, oltre che dare un contributo a chi vorrà ideare progetti nuovi».
"Inciso" si ripromette di aiutare i territori a sviluppare opportunità di sviluppo locale nell'ambito delle imprese sociali, di sostenere almeno 16 nuove imprese sociali a superare le difficoltà economiche e di rafforzare la dimensione imprenditoriale della realtà sociale.
L'incubatore, che trova sostegno nella sede empolese della Misericordia in via Cavour, è aperto dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: lunedì 9-13 e 15-18; martedì 9-13; mercoledì 15-18; giovedì 9-13; venerdì 15-18. Per contattare telefonicamente "Inciso", telefonare al numero 0571 725062. ( a.f.)