lunedì 26 giugno 2006

Diritti in gioco: cittadinanza in cinque anni, Il Firenze, 26 giugno 2006

FIRENZE. La riforma della cittadinanza agli immigrati è uno dei punti caldi del nuovo governo e del ministro degli interni Giuliano Amato: tra le proposte, lo ius solis, ossia la cittadinanza italiana per chi nasce in Italia, e tempi ridotti per ottenere la cittadinanza italiana anche per chi è immigrato da adulto. La Consulta islamica che riunisce rappresentanti di tutte le comunità islamiche italiane sta già pensando alcune proposte operative da inviare al ministro Amato. Favorevole a un rinnovamento normativo dell'argomento “cittadinanza” anche la comunità islamica fiorentina: la comunità che conta 20mila persone residenti in città e in periferia, provenienti da Maghreb, Algeria, Albania, Egitto, si prepara a lanciare le sue proposte.

La cittadinanza è uno strumento che porta stabilità al migrante. Una stabilità che poi si riflette su tutta la società – sostiene Mourad Abderrezak, algerino, presidente della comunità islamica di Firenze, che ha sede in via Ghibellina -. Deve esserci una riduzione dei tempi d'attesa per avere la cittadinanza: ormai tutti si sono accorti che il fenomeno migratorio non è transitorio o di passaggio. E' un fenomeno permanente e per questo c'è bisogno di una maggiore chiarezza nella normativa legata alla cittadinanza”. L'iter burocratico attuale è troppo lungo e contorto, anche per chi è in Italia da tanti anni, come Mourad, a Firenze dal 1990. “Avere la cittadinanza consente di avere maggiori diritti anche per la tutela dei figli nati in Italia – presegue Mourad, mediatore culturale nelle scuole di Firenze e provincia – e per l'accesso al mondo del lavoro. Per la nuova normativa sulla cittadinanza ci aspettiamo di vedere facilitati i rapporti con le istituzioni, con gli enti, di dare maggiori diritti a una comunità immigrata che è sempre più plurale”.

La comunità islamica fiorentina vorrebbe vedere ridotto a 5 anni il tempo necessario per ottenere la cittadinanza - “come succede in Francia” sottolina Mourad, che in Italia ha avuto due figli, attualmente di cittadinanza algerina perché ancora minorenni – e un'attenzione superiore ai diritti delle famiglie migranti e dei rapporti con il mondo del lavoro e delle istituzioni.

Agnese Fedeli

venerdì 23 giugno 2006

Addio alla famiglia o alla città. Ha vinto il tema sul distacco, Il Firenze, 22 giugno 2006

FIRENZE. Ore 12.40: Giulia, Martina e Chiara sono le prime a uscire dal liceo classico "Galilei". Le prima a tirare il fiato dopo lo sforzo del compito d'italiano. "Abbiamo consegnato presto, i nostri compagni ci hanno guardate straniti. Ma per cinque anni ci siamo abituate a fare il compito d'italiano in tre ore". E le tracce? Facili? Difficili? "Insomma, lo abbiamo fatto, ma ci aspettavamo qualcosa di diverso", rispondono in coro. E la loro non è un'affermazione isolata: i temi della maturità 2006 non sono piaciuti, c'è poco da fare. Almeno per quanto riguarda i quasi 4.000 studenti fiorentini in questi giorni impegnati per la prove d'esame: ieri la prova d'italiano si è consumata tra i ritardi nella consegna delle buste e le lamentele dei ragazzi.
Tra i temi più gettonati c'è sicuramente il saggio breve/articolo di giornale sulla tematica del distacco e dello straniamento. Lo seguono a ruota il tema sull'importanza della scienza nella vita dell'uomo, il tema generale sul rapporto tra antichi mestieri e lavoro meccanizzato, il tema letterario su Ungaretti e la sua poesia "L'isola". Poco esito, forse perché più complessi, hanno avuto il tema storico su Mazzini e quello di attualità sull'Onu e gli enti sovranazionali. "Il tema su Mazzini e quello letterario ci sono sembrati difficili davvero – dice Giulia Moretti, studentessa al liceo classico -. Personalmente ho fatto il saggio breve sul distacco: ho parlato dell'allontamento, dell'esilio secondo Dante e anche della morte". Anche al socio-psico-pedagogico Capponi ha stravinto il saggio breve-articolo di giornale: "Anche io ho scelto il tema sul distacco – dice con un sospiro di sollievo Matilde Giordano, che l'anno prossimo si iscriverà a Scienze della Formazione -. Ho parlato del momento in cui ci si distacca dai genitori".
Tracce d'esame che hanno anche spiazzato i ragazzi che frequentano i siti web giovanili come studenti.it: "I pronostici dicevano che sarebbero uscite altre cose, per esempio sull'attualità – racconta Andrea Torraca, sotto esame all'istituto tecnico Meucci di Scandicci -. All'inizio sono rimasto a bocca aperta: non sapevo quale scegliere! Mi sono buttato sul saggio breve e sono abbastanza soddisfatto". Secondo alcune indiscrezioni "nelle tracce sarebbero dovute uscire temi su Svevo, Freud, i 60 anni della Repubblica" - dice Lorenzo Coppini subito dopo aver consegnato il suo tema su Ungaretti. "Le tracce che sono uscite non erano facili. Ma insomma lo abbiamo fatto".
Categorica Nicoletta Bicocchi, maturanda all'artistico Leon Battista Alberti. "Le tracce di quest'anno non ci sono piaciute. Noi pensavamo che sarebbe uscito un bel tema sull'arte. Invece niente, solo un accenno a De Chirico. Io ho scelto il tema di attualità, ma ho parlato comunque di movimenti artistici: ci ho messo dentro un po' di Bauhaus, che è anche l'argomento della mia tesina". Concorde su questo punto di vista anche Federico Baldi, studente all'artistico, che ha scelto il saggio breve sul rapporto tra artigianato e tecnologia: "La prima prova è fatta – ha detto – ora ci aspettano le altre".
Agnese Fedeli

Notte prima degli esami per quasi 4mila fiorentini, Il Firenze, 20 giugno 2006 (primo numero!)

Notte prima degli esami per quasi 4mila fiorentini
di Agnese Fedeli

Addio pausa prima della terza prova. E' un toru de force quello che comincia domani per i
3675 studenti fiorentini impegnati negli esami di maturità: si parte subito con lo scritto di italiano, poi in rapida successione seconda e terza prova. Tre test in tre giorni. Domani, dunque, col dizionario d'italiano sotto braccio, migliaia di ragazzi si cimenteranno col classico tema o con le moderne tracce proposte dal Ministero: saggio breve, articolo di giornale, strumenti diversi per analizzare i grandi fatti di attualità come le pietre miliari della letteratura o le pagine più importati della storia. Il numero degli studenti raddoppia considerando l’intera provincia di Firenze: 6253 ragazzi e ragazze – 5650 interni e 595 privatisti - disseminati nei 40 istituti superiori di tutta la provincia si preparano alla maratona delle prove scritte, fissate in tre giorni consecutivi.
Nelle passate edizioni dell’esame di maturità post riforma, tra la prima e la seconda prova era previsto un fine settimana di stacco. Per l’esame 2006, invece, le tre prove scritte sono fissate, da un decreto nazionale del ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni, nei giorni di domani, giovedì e venerdì. Il motivo? La concomitanza, nel periodo d’esame, del referendum confermativo sulla costituzione. Tante anche a Firenze le scuole che ospitano i seggi referendari. Ieri, intanto, in tutti gli istituti superiori dell’area fiorentina, si sono insediate le commissioni d’esame.
Domani, quindi, per i 3600 fiorentini, appuntamento con la prova scritta d’italiano, comune a tutti gli indirizzi, a scelta tra analisi di un testo, saggio breve, articolo, tema storico o d’attualità. Giovedì, prova caratterizzante dell’indirizzo di studi. Venerdì terza prova, ideata dalle commissioni, con domande a risposta multipla, test e quiz. Sfuggono a questo schema d’esame gli istituti artistici, tra i quali a Firenze il “Leon Battista Alberti” e l’istituto di Porta Romana: per loro la seconda prova dura da tre a cinque giorni.
Per le scuole fiorentine l’esame di maturità arriva in un momento di riflessione sull’emergenza aule per l’anno scolastico 2006-2007. Per il prossimo anno sono infatti previsti 3000 studenti in più rispetto all’attuale popolazione studentesca, che a Firenze e provincia conta 33mila giovani, per un totale di un verosimile fabbisogno di 60 aule in più. La Provincia e i dirigenti scolastici hanno ideato queste soluzioni: al classico Machiavelli-Capponi, che ha bisogno di 8 classi in più, si prevede l'utilizzo di tutto Palazzo Rinuccini; per lo scientifico “Gramsci” servono 3 classi che saranno realizzate tramite la chiusura del porticato. Già prevista la creazione di una succursale per lo scientifico “Castelnuovo”, mentre al classico “Michelangelo” servono 8 classi in più che saranno ricavate in via del Ghirlandaio. L’istituto tecnico “Russel-Newton” di Scandicci e lo scientifico “Rodolico” saranno ampliati di 4 aule. Continuano, infine, i lavori di restauro all’istituto d'Arte di Porta Romana: già programmato il trasferimento della succursale da via del Podestà a via Senese.

Sempre più studenti stranieri in città, Il Tirreno, 23 giugno 2006

ALLE ELEMENTARI SONO QUASI 700

Sempre più studenti stranieri in città

EMPOLI. Imparare una lingua, talvolta sottostare a offese e pregiudizi di ogni genere. Spesso può essere difficile vivere in un paese “straniero”. Nelle scuole dell’empolese il numero dei bambini e dei ragazzi di origine non italiana è in aumento anno dopo anno, specialmente per quanto riguarda le scuole elementari. Cinesi, filippini, albanesi, marocchini: in totale, nell’anno appena terminato, gli studenti stranieri, dalle elementari alle superiori, sono 698 su 9237 studenti. Questi i dati che abbiamo raccolto dopo l’episodio della lite tra due nordafricani all’Iti.
«I bambini stranieri - commenta Alessandra Guidi, maestra alla Leonardo da Vinci - non vivono immersi nei pregiudizi razzisti. Ma vengono messi in discussione alcuni loro punti fermi: primo fra tutto la lingua. E poi anche il loro ruolo: spesso devono fare da interpreti ai loro genitori. Questa può essere una difficoltà reale». I problemi più grossi che nascono sui banchi di scuola, tra alunni italiani e alunni nati in Italia ma di origini straniere, derivano dalla condivisione della lingua. «I ragazzi che non capiscono e non parlano l’italiano possono forse essere meno motivati alla partecipazione - afferma il professor Silvano Guerrini della scuola media Busoni-Vanghetti -. Ma il problema di convivenza più forte deriva dalla difficoltà di coinvolgere i genitori dei ragazzi stranieri: non vengono ai ricevimenti, non si interessano della vita scolastica». I pregiudizi, gli scherzi pesanti o semplicemente l’esclusione dal gruppo forse non sono del tutto risolte ancora, ma il dato di fatto, positivo, è che nelle scuole superiori nascono anche “circoli di studio” a favore degli studenti che riscontrano difficoltà linguistiche. «Quando si iscrivono alle superiori - ha detto la professoressa Nadia Del Torrione, dell’istituto Fermi - i nostri studenti hanno comunque già fatto le scuole medie in Italia e per questo solitamente sono anche ben inseriti nella vita sociale empolese».

Via alla "Mensa di Leonardo", 21 giugno 2006, Il Tirreno

Via alla “Mensa di Leonardo”

Weekend a Vinci tra negozi aperti e ricette medievali

VINCI. Due giorni per celebrare il gusto, i sapori del Montalbano e la tradizione rinascimentale nella sua interezza: la kermesse “Alla mensa di Leonardo” si tiene questo sabato e domenica e sarà una prova generale di cosa significa “centro commerciale naturale” anche a Vinci. In programma degustazioni, ristoratori che rielaborano ricette medievali, attività fantasy e un ricco elenco di espositori enogastronomici e artigiani.
«Alla mensa di Leonardo è una manifestazione che mette insieme tanti interlocutori - ha detto l’assessore allo sviluppo economico Andrea Cavallini -. I commercianti, gli artigiani, i produttori di vino, olio e delle eccellenze enogastronomiche, nonché le associazioni vinciane. È un primo progetto che mette in campo un’idea di centro commerciale naturale, che speriamo possa realizzarsi concretamente entro la fine della legislatura». In effetti, in due giorni si condensano tantissime iniziative. Tra le quali spiccano il mercato enogastronomico e artigianale nelle vie del centro. «Avremo 26 produttori di tipicità del Montalbano e di prodotti d’eccellenza di tutta la Toscana, tra i quali anche alcuni presìdi slow food - dicono dall’associazione Elicriso, che si è occupata di organizzare un po’ tutta la manifestazione -. Ci saranno poi anche 25 mastri artigiani, tra i quali anche un esperto di mosaico con le pietre dure».
Tra gli interlocutori che condiranno questa due giorni sul gusto e la cultura nelle terre di Leonardo, ci sono sicuramente anche i ristoranti. A partire da sabato e per un mese, alcuni ristoranti e locali di Vinci presentano un menù di ricette rinascimentali rielaborate ai sapori del 2000. Tra questi ci sono il Borgo Allegro, il dalle Vigne Wine Loft, il Nicchio, il Ristoro del museo, la Limonaia, la Bottega del Verrocchio, il Leonardo e il Ripa d’Arno (Hotel da Vinci a Sovigliana).
Curiosa anche la presenza di associazioni e gruppi quali, per esempio, il circolo fantasy di Toiano che presentano un antro delle streghe, bardi itineranti, canzoni e poesie in rima e stand delle elfe artigiane. Insieme al comitato amici della pace, allestirà anche uno stand di snack e ristoro il cui ricavato sarà destinato alla raccolta per un pozzo in Burkina Faso.
Il programma. «Alla mensa di Leonardo» si tiene sabato 24 e domenica 25 giugno, dalle 17 alle 24. La due giorni ha il patrocinio della Regione, del Circondario, di Confcommercio e Confesercenti. Sabato e domenica, in centro, degustazioni e mercato: in Piazza della Libertà, degustazioni e stand; via Roma diventa la via degli artigiani, con dimostrazioni e mostra; piazza Leonardo da Vinci sarà largo delle herbane e piazza Castello si trasforma nella piazzetta dei mastri. Per tutta la manifestazione quiz di degustazione a premi dal nome «L’appetito vien giocando». Sabato 24, ore 17, convegno su «Eccetera: perché la minestra si fredda. Divagazioni sul cibo, il vino e le arti come cultura e risorsa del territorio». Intervengono anche storici del cibo, esperti di Rinascimento e cultura del territorio.
Di contorno alla due giorni enogastronomica e culturale ci sono anche altri eventi, di maggiore durata: per esempio la mostra fotografica «pane e companatico» organizzata dal fotocineclun Leonardo, aperta dal 18 al 25 giugno; il «fuochone», grigliata a cura dell’associazione Il Piastrino; il prestito bibliotecario in piazza, la rappresentazione «O miseri mortali aprite gli occhi», domenica 25 alle 21.45 al Castello dei conti Guidi; la rassegna enogastronomica «di miglio in miglio bone osterie», che dura anche per tutto luglio; lotteria a cura di Vincincentro.
Agnese Fedeli

Maturità, la carica degli 800, Il Tirreno, 21 giugno 2006

Stamani gli studenti impegnati nella prima prova scritta

EMPOLI. Sono 831 gli studenti che da oggi affronteranno gli esami di maturità nelle scuole superiori dell’Empolese Valdelsa. Quasi mille ragazzi cominciano la maratona delle prove scritte, fissate in tre giorni consecutivi, da oggi a venerdì. Sono 134 gli studenti del Ferraris, 54 i ragazzi del geometri Brunelleschi; all’istituto Virgilio ci sono 41 maturandi al classico, 65 al linguistico e 54 all’artistico. Sono 147 gli studenti al tecnico Fermi, 169 all’Enriques di Castello e 118 allo scientifico Pontormo. Sono 49, infine, i ragazzi impegnati nelle prove d’esame al professionale Leonardo da Vinci. Nelle passate edizioni dell’esame di maturità post riforma, tra la seconda e la terza prova era previsto un fine settimana di stacco. Per l’esame 2006, invece, le tre prove scritte sono fissate da un decreto del ministro dell’istruzione Fioroni, nei giorni di oggi, domani e venerdì a causa della concomitanza, nel periodo d’esame, del referendum confermativo sulla costituzione. A Empoli le scuole superiori che allestiranno esami e seggi elettorali sono il liceo Virgilio, il geometri Brunelleschi e il professionale Leonardo da Vinci. Oggi appuntamento quindi con lo scritto d’italiano, comune a tutti gli indirizzi, a scelta tra analisi di un testo, saggio breve, articolo, tema storico o d’attualità. Domani, prova caratterizzante dell’indirizzo di studi. Venerdì terza prova, ideata dalle commissioni, con domande a risposta multipla e test. Sfugge a questo schema l’istituto d’arte Michelangelo: per gli studenti dell’artistico, la seconda prova dura da tre a cinque giorni. (a.f.)

Il ritmo della Badabimbumband, 20 giugno 2006, Il Tirreno

Il ritmo della Badabimdum Band torna per il secondo anno consecutivo alla grande kermesse di Mercantia

Per le strade di Certaldo i suoni di una band empolese

Il gruppo è nato un anno fa in un progetto del Cam

CERTALDO. Suonare musica coinvolgente, ritmata, ballabile. E suonarla propio tra la gente che cammina per la strada. È questa la filosofia di ogni street band - conosciute anche come marchin’ band - che si rispetti. La street band è una formazione di una decina di elementi molto preparata a livello tecnico: infatti si tratta di suonare e esibirsi camminando e ballando, ma che fa del suo concerto anche un’esibizione di teatro di strada. A Mercantia, per il secondo anno consecutivo, suonerà l’unica street band totalmente empolese: la Badabimbum Band, nata un anno fa come laboratorio di musica d’insieme al Centro Attività Musicale. E oggi è già in mano a diversi agenti musicali. Una passione che per alcuni può rappresentare una reale opportunità di lavoro: la Badabimbum Band ha suonato recentemente anche a Rovereto, al carnevale di Viareggio, a Reggio Emilia e a Incanti e Banchi a Castelfiorentino.
Tra poco la potremo ascoltare e vedere a Certaldo, durante Mercantia, in uno spettacolo musical-teatrale intitolato “Bandita”, con la regia di Italo Pecoretti. “Bandita” si potrà vedere ogni sera della teatral-festa medievale dalle 23.30. Nell’estate 2006 la street band guidata da Sandro Tani del Cam suonerà anche a campiglia Marittima. La Badabimbum Band suona in formazioni di fiati da 8 a 12 componenti: nella street band empolese ci sono sassofoni dal sopranino al baritono. Il repertorio è vario e adattabile a situazioni diverse: dal blues, al funky fino alla musica etnica.
«La band è nata con fini didattici - spiega Sandro Tani, insegnante al Cam e responsabile della street band -, come uno dei tanti laboratori di musica d’insieme attivati all’interno della scuola. Poi Alessandro Gigli ci ha sentiti suonare e ha voluto che partecipassimo a Mercantia 2005 insieme alle altre street band». Dall’edizione 2005, la Badabimbum Band è cresciuta e ha partecipato a rassegne e festival: quest’anno il loro numero a Mercantia sarà uno spettacolo itinerante di 30 minuti intitolto “Bandita”, con musica latin, blues, etnica, dove la musica si integra e si completa con scenette comiche e coreografie. «Nella band ci sono bravissimi allievi della scuola di musica - prosegue Tani -, ragazzi che studiano al conservatorio, e anche giovani talenti. Per alcuni di loro quella della street band può rappresentare anche una prima occasione di lavoro e comunque un ambito da coltivare proprio in quest’ottica».
Ecco tutti i componenti della Badabimbum Band: Sandro Tani (sassofono sopranino), Marco Caponi e Laura Pandolfini (sax soprano), Omar Daini, Duccio Castellacci e Eraldo Taverni (sax contralti), Marco Seri e Silvia Cerboni (sax tenore), Garbiele Mugnaini e Davide Giachetti (sax baritono), Loris Di Leo (trobone), Iacopo Salvadori e Massimo Giannini (percussioni).
Agnese Fedeli

Le Voice a Pitti Immagine Uomo, Il Tirreno, 18 giugno 2006

Andrea Dainelli: «Il nostro obiettivo è cercare di far crescere la nostra presenza all’estero»

EMPOLI. Continua l’avventura del marchio di moda Le Voice, nato a Empoli quasi per gioco dall’imprenditoria di Andrea Dainelli, 24 anni, empolese. Le scarpe che Andrea disegna ispirandosi alle marche francesi come Dior e Yves Saint Laurent quest’anno saranno presenti, insieme ad altre case di moda famose, a Pitti Immagine Uomo, dal 21 al 24 giugno a Firenze. «Lo stand è bellissimo» ha detto lo stilista Andrea Dainelli, fino a pochi mesi fa in coppia con un socio e attualmente solo nell’attività.
«La linea di scarpe Le Voice con questa presenza a Pitti ha fatto un salto di qualità: non siamo più negli stand riservati ai giovani stilisti. Siamo insieme a marchi famosi in tutto il mondo come Onitzuka Tiger, Avirex e altri». Nel suo stand saranno presentati modelli di punta delle più recenti collezioni. L’estro della linea Le Voice si può trovare anche nelle scarpe e negli accessori per la donna: per la prima volta da quando il marchio è nato, infatti, Le Voice ha creato una linea interamente dedicata al pubblico femminile. Composta da scarpe, borse, cinture e accessori vari. La tipicità del marchio Le Voice è la presenza di stralci smaltati e lucidi, accozzi di colore d’impatto, oltre alla classica punta allungata per tutte le scarpe. Abbigliamento per ragazzi e ragazze goderecci che amano vivere la notte.
Da questa vetrina internazionale Andrea Dainelli si aspetta di aprire contatti e trattative per portare le sue creazioni nei paesi orientali. «Dopo Pitti ho già preventivato di partire per un mese con Taiwan e per il Giappone, per promuovere il marchio e concretizzare alcuni progetti» ha detto Andrea Dainelli, che nelle sue trasferte si fa accompagnare dalla sua traduttrice e dal direttore commerciale. L’intenzione è di aprire un altro showroom internazionale: in questi mesi Le Voice ne ha aperti già tre, uno in Belgio, uno in Francia e uno in Inghilterra. Nel suo stand a Pitti Andrea Dainelli avrà anche uno special guest, finora top secret, che sfilerà e presenterà l’ultima linea di scarpe Le Voice. Lo stilista e la sua azienda hanno un sito web: click su www.levoice.com.
Agnese Fedeli

Anche serate di degustazione e moda, Il Tirreno, 15 giugno 2006

EMPOLI. La dodicesima edizione di “Luci della città” si apre con il pieno appoggio di tanti interlocutori: l’amministrazione comunale che dichiara di aver speso 39mila euro per organizzare l’intera rassegna - 11mila in meno rispetto al 2005 -, le associazioni di commercianti, i residenti, il nuovo consorzio “InEmpoli”. Questa sinergia si vede nell’organizzazione, per esempio, di “Sia per gioco che per professione”, rassegna allestita davvero in maniera corale. Si comincia il 4 luglio con una degustazione del vino bianco empolese, al Convento degli Agostiniani, organizzato dall’associazione per il Centro Storico; il 6 luglio, serata di moda e spettacolo ideata dai commercianti di Via Salvagnoli; il 13 luglio sfilata di moda in via delle Fiascaie a cura dell’Agenzia per lo sviluppo e inaugurazione degli spazi del Trovamici. Il 18 la Uisp organizza animazione, sport per bambini e giochi a premi con la partecipazione dei commercianti. Il 20 luglio, torneo di bridge a cura dell’Associazione Bridge.
Fa parte di “Luci della città” anche la seconda edizione di “Estate al fresco”, che per una sera apre ai cittadini le porte della casa circondariale femminile di via Val d’Orme. Ecco tutti gli appuntamenti, per partecipare ai quali è necessario prenotarsi ai numero 0571 80516 o 757626: 30 giugno, evento a cura della Mediateca toscana; 6 luglio, spettacolo «Io non piango mai»; 13 luglio, spettacolo «Closed»; 20 luglio, torneo di pallavolo; 27 luglio, cena con ballo. (a.f.)

"Luci della città" con tanta musica, 15 giugno 2006, Il Tirreno

“Luci della città” con tanta musica
Al via il Luglio empolese, in programma anche una rassegna teatrale
Nel cartellone ci sono eventi che verranno organizzati nelle frazioni

EMPOLI. Al via la dodicesima edizione di “Luci della Città”, la grande cornice dell’estate empolese. Un modello che funziona, che mette insieme interlocutori diversi come l’amministrazione comunale, le associazioni di residenti, i commercianti. Come tutti gli anni, il luglio empolese promette serate con i negozi aperti fino alle 24, spettacoli, concerti e arte di strada. Le novità? Il festival della Big Band del Centro Attività Musicale e la rassegna teatrale «Per amore, solo per amore». Tanti anche gli spettacoli musicali, le esposizioni d’arte, gli eventi di svago.
Arte di strada. Si esibiranno nel centro storico, nei giorni di martedì e giovedì del mese di luglio, compagnie e formazioni di teatranti. Nel giro d’Empoli si incontreranno anche street band e giocolieri. È la rassegna «Il giro dei quattro cantori», curato da Terzostudio. Si comincia il 4 luglio con la Large Street Band, il 6 con la Badabimbumbanda. Il 20 saranno di scena i clown empolesi della Compagnia delle arti distratte.
Musica. Per quanto riguarda i concerti di musica, torna la rassegna classica del Centro Busoni, con gli appuntamenti nei chiostri delle chiese. La prima serata è il 5 luglio con un «bestiario vocale rinascimentale». Da segnalare anche l’omaggio a Sergio Endrigo del 19 agli Agostiniani. È il Cam a organizzare la rassegna di musica contemporanea e jazz nella cornice del parco di Pontorme, che il 21 e il 28 luglio ospita il festival delle Big Band: si esibiscono la Swinging Jazz Orchestra e la Cam Big Band. Altra novità in ambito musicale è Le Petit Café Chantant: il 7 luglio, nel cuore di Cortenuova, si rivive l’atmosfera del caffè concerto.
Nelle frazioni. Ormai da qualche anno “Luci della Città” ha esteso i suoi confini, allestendo insieme alle associazioni di residenti eventi anche nelle zone periferiche. Si rafforza “Luci a Viale Boccaccio”, al via il 2 luglio con la consueta sfilata canina non competitiva e il 5 con la gara delle torte. E tornano le “Notti giovani a Monterappoli” a cura dell’associazione Il Torrino. Il 5 luglio rappresentazione teatrale in vernacolo a cura del gruppo teatrale di Martignana.
Esposizioni e teatro. Per gli appassionati d’arte antica e moderna ci sono tanti eventi in cartellone. La mostra «La valle dei tesori» che porta al Museo della Collegiata «L’Annunciazione» di Botticelli custodita agli Uffizi, e al museo di Montespertoli «La Madonna con bambino» di Palazzo Medici Riccardi. Aperture straordinarie dei musei cittadini nei giorni di martedì e giovedì. Esposizione dei lavori del liceo artistico nelle vetrine del centro e mostre al centro D’A. (agn.fed.)

mercoledì 14 giugno 2006

Ecco “Acroterio multietnico” l’associazione senza confini, Il Tirreno, 11 giugno 2006

Ha sede al Rozzalupi, sabato prossimo dalle 15 la festa in piazza Guido Guerra


EMPOLI. E’ nata l’associazione “Acroterio Multietnico” con sede al circolo Arci di via Rozzalupi. «Questo sarà il primo circolo Arci davvero multietnico: lo hanno approvato tutti i soci all’ultima assemblea - ha detto il presidente del circolo Rozzalupi Enzo Ciaravella -. La prima uscita pubblica dell’associazione sarà sabato prossimo, dalle 15 in piazza Guido Guerra, con la festa “i nuovi cittadini: festa multiculturale per una nuova Toscana». In programma musica araba, africana, albanese, peruviana e cinese. E stand gastronomici con assaggi di varie nazionalità. «Quest’associazione non ha scopi politici né religiosi - ha detto il segretario di Acroterio - Multietnico Said El Bourji -. Vogliamo solo creare un luogo dove incontrarsi, conoscersi, scambiare opinioni. E di questo siamo grati all’Arci per il sostegno che ci ha sempre dato. Acroterio significa piedistallo, base. Questa associazione è una base interetnica per incontrare gli altri». Said è in Italia dal 1986 e lavora a Empoli. Si stima che i cittadini provenienti da altri paesi, europei ed extraeuropei, residenti nei comuni del Circondario siano 13mila, 3mila solo su Empoli. «Ci piacerebbe che all’Acroterio Multietnico partecipassero anche gli italiani - ha detto Laura Turini dell’Arci - in un ambiente, il circolo, dove da sempre si valorizzano lo scambio e l’incontro». Acroterio Multietnico, nata in collaborazione anche con il club Amicizia Cinese, il comitato di solidarietà popolo Saharawi, l’associazione Epidmus albanese e la biblioteca comunale, intende lavorare per fare informazione sulle iniziative del comune e della regione relativamente alle questioni dell’immigrazione e integrazione, ma vuole anche promuovere la letteratura multietnica e le tipicità delle varie culture. «L’importante è fare questa cosa tutti insieme - ha detto il peruviano Lionel Manrique, che vive a Empoli ma lavora a Prato - e non più solo con le associazioni etniche, che mettono insieme solo gli immigrati di un certo paese». Appuntamento, quindi, per sabato 17 giugno dalle 15 in poi: spettacoli di burattini, concerti e assaggi gastronomici per avviare il dialogo tra le culture. Partecipa anche la consulta degli stranieri, che il 24 giugno terrà la sua assemblea plenaria pubblica. Per informazioni sulle attività dell’associazione scrivere a acroteriomultietnico@virgilio.it. (agn.fed.)

Riapre la pieve di Coeli Aula, Il TIrreno, 11 giugno 2006


Oggi la festa degli scout che l’hanno ristrutturata


MONTESPERTOLI.
Grande festa alla casa scout di Coeli Aula: proprio quest’oggi, infatti, si celebra la riapertura ufficiale della pieve di Santa Maria situata tra Empoli e Montespertoli dopo i lunghi lavori di ristrutturazione. Hanno contribuito ai lavori anche i tre gruppi scout empolesi, ma anche giovani provenienti dalla Toscana e da fuori regione, che hanno contribuito a riverniciare, pulire e mettere in ordine.
Il piano di recupero della chiesa è costato 138mila euro, 100mila dei quali presi con un mutuo decennale dall’associazione Eirene, che si occupa della gestione della casa e della pieve. Gli altri fondi sono stati raccolti con attività di autofinanziamento e partenariati. La festa di oggi, aperta a tutta la cittadinanza, segna una doppia ricorrenza: la riapertura della pieve e la fine dell’anno scout per i tre gruppi empolesi. Il programma della festa. La giornata inizia alle 10,30 con la prima funzione in chiesa. Quindi via agli stand di tecniche scout, con dimostrazione di come si monta una tenda, tornei di giochi, prove base di accensione del fuoco e molto altro ancora. Per tutto il pomeriggio, poi, ci sono anche mercato della solidarietà, mostra di pittura dei soci del circolo Arti Figurative, stand gastronomici e racconti. Alle 20, cena tutti insieme. Le attività degli scout. Con questa domenica si chiude anche l’anno scout. I i tre gruppi cittadini, tutti dell’Agesci (associazione guide e scout cattolici italiani) sono pronti per partire con i campi estivi: ecco una breve panoramica delle attività estive più interessanti degli scout empolesi. I “lupetti”, bambini dagli 8 agli 11 anni, del gruppo Empoli 1 che ha sede agli Scolopi, si preparano ad andare per una settimana fuori regione, precisamente vicino a Forlì. Durante l’anno i lupetti dell’Empoli 1 hanno, tra le altre cose, anche imparato a costruire le cassette per gli uccellini. I “lupetti” del gruppo di Serravalle, Empoli 2, passeranno le loro vacanze estive a Bibbiena, mentre quelli dell’Empoli 3, che ha sede a Santa Maria, andranno a Madonna del Sasso per fare attività sul recupero e la natura. Per quanto riguarda gli “esploratori-scout” dai 12 ai 16 anni -, quelli dell’Empoli 1 faranno attività in montagna vicino a Massa, quelli dell’Empoli 2 andranno a Pontinvrea in Liguria per farà attività nautiche, mentre i ragazzi dell’Empoli 3, che nel corso dell’anno hanno realizzato costruzioni delle macchine leonardiane, andranno vicino a San Sepolcro. Interessanti, infine, le attività dei “Rover” e delle “Scolte” (scout di età compresa tra i 17 e i 19-20 anni). I ragazzi dell’Empoli 1 faranno probabilmente un campo di servizio al prossimo e finiranno il lavoro di approfondimento sul tema della violenza. I rover e le scolte dell’Empoli 1 sono Bianca Mancini, Laura Baroni, Antonella Gangemi, Sandro Pratesi, Lorenzo Santini, Damiano Lelli, Chang He e Alessandro Taddei. Quelli dell’Empoli 2, che l’estate scorsa sono andati a Scampia, parteciperanno a un campo di lavoro in Calabria organizzato dall’associazione “Libera contro le mafie”. Gli scout che andranno in Calabria per aiutare le cooperative che coltivano le terre confiscate alle mafie sono Francesca Campigli, Alessandro Arrighi, Francesca Luzzi, Ceterina Cappelli, Tommaso Simoncini, Giulia Centi, Marta Rutili, Marta Mazzi, Stefania Gagliano, Lorenzo Rutili e Martina Rasenti. I rover e le scolte dell’Empoli 3, infine, parteciperanno al grande meeting internazionale degli scout del Mediterraneo chiamato “Roverway”, quest’anno in Italia. L’evento, al quale prenderanno parte Lorenzo Romagnoli, Giuseppe Allegra, Giulia Cantarutti, Marco Rosselli, Fabio Russo, Andrea Scibetta e Francesco Coculo, si tiene dal 6 al 14 agosto: sono attesi 5000 scout da Europa, Turchia e Israele. (a.f.)

I pendolari fanno il conto alla rovescia, Il Tirreno, 9 giugno 2006

Da settembre 15 treni in più in Valdelsa sulla linea Empoli-Siena



E nelle stazioni nasceranno negozi e servizi per rendere ancora più attrattivo l’uso delle ferrovie

CERTALDO. Si è chiuso ieri il meeting regionale organizzato da Trenitalia a Palazzo Pretorio. Il convegno ha messo intorno a un tavolo tutti gli assessori ai trasporti delle Province toscane e i dirigenti delle Ferrovie. Nel corso dell’incontro si è dibattuto del nuovo Memorario che riguarderà la linea Firenze-Siena, quindi la tratta della Valdelsa: previsto un incremento di treni e una diminuzione del tempo di percorrenza per l’intero tragitto. Cancellata anche la fermata di Cambiano e ripristinata Badesse. Discusse anche istanze per un miglioramento del servizio ferroviario, sempre più centrato sull’integrazione con il trasporto su gomma.
In quest’ottica, i dirigenti Trenitalia e l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti hanno molto elogiato l’iniziativa del Circondario «Più Bus», orario integrato tra treni regionali e autolinee extraurbane. «Se abbiamo questo nuovo Memorario che interessa la Toscana e la Valdelsa - ha detto l’assessore regionale Conti - è anche grazie all’intesa raggiunta con il Circondario. Memorario chiede alla regione di recuperare l’efficienza e trovare un’integrazione con le realtà territoriali».
Le novità per la Valdelsa. Da settembre i treni che circoleranno sulla Firenze-Siena saranno il 30% in più rispetto all’attuale offerta. «Per la linea che interessa la Valdelsa - ha detto Fiorenzo Martini, responsabile Trenitalia per la Toscana - abbiamo deciso di realizzare due tipi di offerta: un servizio di tipo metropolitano, che ferma in tutte le stazioni, e uno diretto, che ferma solo nelle stazioni più grandi». La tratta Empoli-Siena sarà servita con 15 treni in più rispetto a oggi, con un tempo di percorrenza massimo garantito di 71 minuti. Secondo il nuovo Memorario, nella fascia oraria 8-20, i treni per Siena partono da Empoli al minuto 8 di ogni ora, con arrivo a Siena al minuto 14 dell’ora successiva. I nuovi treni che saranno attivi dopo l’estate sono quelli delle 8.05, 9.08, 12.08, 14.08, 15.08, 19.08, 20.08, 21.08. Da Siena per Empoli, nella fascia oraria 8-21, i treni partiranno al minuto 41 di ogni ora, con arrivo a Empoli al minuto 52 dell’ora successiva. I nuovi treni in questo senso di percorrenza saranno alle ore 13.41, 15.41, 16.41, 18.41, 19.41, 20.41.
La posizione del Circondario. «Le novità del Memorario 2006 - ha detto il diretto del Circondario Alfiero Ciampolini - sono tante e importanti. In particolare, le stazioni del Circondario si troveranno a ospitare molti più treni di prima: sta a noi, quindi, fare in modo che le persone siano invogliate a usare il trasporto ferroviario». Nelle intenzioni del Circondario, quindi, anche la volontà di aumentare i servizi e gli esercizi commerciali in zona stazione, renderle centri attrattivi e di prima accoglienza per il turismo in entrata e in uscita.
Altre novità in Toscana. Durante la due giorni certaldesi tra dirigenti trenitalia e amministrazioni provinciali si è parlato anche di altre modifiche nella rete ferroviaria regionale, che conta 200mila viaggiatori al giorno. tra il 2007 e il 2008 si prevede un rafforzamento della linea aretina e del Mugello, oltre alla realizzazione di un sistema di tipo metropolitano tra Empoli e Signa/Firenze. Il 2008-2009 è mirato invece alla rete tirrenica, potremolese e della Garfagnana, mentre dal 2009 in poi Trenitalia si occuperà essenzialmente del nodo fiorentino.
A.F.

Dal Fermi non si esce solo... ragionieri, Il Tirreno, 9 giugno 2006

Dal Fermi non si esce solo... ragionieri

Indagini di attualità, studi di Dante e anche un corso di guida sicura


La preside Cinni: «Gli istituti tecnici ormai forniscono anche una formazione umanistica»

AGNESE FEDELI

EMPOLI. Ci siamo quasi, alla notte prima degli esami. In questi ultimi giorni di scuola tutti gli istituti fanno un bilancio delle attività didattiche e extradidattiche, dei traguardi raggiunti e delle cose da migliorare.
Cominciamo una breve panoramica delle scuole empolesi, mettendo sul piatto caratteristiche peculiari e attività non propriamente curricolari che riempiono la vita degli studenti nell’epoca dell’autonomia.
Prima tappa, l’istituto tecnico commerciale Fermi: «I progetti compiuti quest’anno sono tanti - commenta la dirigente Giuliana Cinni - e mostrano che ormai anche gli istituti tecnici mirano a una formazione completa, umanistica e scientifica». Dalla guida sicura alle interviste agli sportivi, al Fermi c’è davvero spazio per tutti.
L’identikit della scuola. Il Fermi conta in totale 800 studenti suddivisi negli indirizzi Igea, Erica, Mercurio e altri. Ogni indirizzo approfondisce temi e discipline differenti: Mercurio forma gli informatici di domani, Erica mira allo studio delle lingue in ambito professionale.
L’indagine sul bullismo. Una delle ricerche che ha ricevuto i maggiori consensi a livello provinciale e regionale è quella realizzata dalla 1a D indirizzo Igea sul tema del bullismo giovanile. La ricerca (come diciamo a fianco) ha messo in luce, grazie a un questionario, la maggiore o minore attenzione al problema dell’aggressività tra i ragazzi anche secondo l’appartenenza a un preciso istituto scolastico. Dai risultati della ricerca, pare che gli studenti del professionale tendano a denunciare i soprusi prima dei ragazzi dell’Iti.
Lo sport al centro. Tante delle attività difficilmente classificabili nelle categorie del “curriculare” o “extracurriculare” svolte all’istituto Fermi riguardano lo sport. In questo settore gli studenti hanno portato avanti diversi progetti. Uno dei più importanti è probabilmente la partecipazione al Fuoriclasse Cup, dove sia le ragazze che i ragazzi sono arrivati in finale. Per questo torneo, che è aperto alla partecipazione di tutte le scuole d’Italia, è richiesto un impegno sportivo ma anche l’ideazione di un prodotto cartaceo, un giornale, un tema, un’opera grafica. Importante a questo riguardo è il giornale dal titolo «Il Gazzettino» pensato e realizzato dagli studenti della 3a A indirizzo Erica. Nel Gazzettino i ragazzi hanno approfondito la storia e le caratteristiche dei mondiali di calcio Germania 2006, al via tra pochissimi giorni, e del calcio nazionale e locale: hanno anche intervistato il mister Cagni e l’arbitro Collina, nonchè fatto uno speciale sul mito Ronaldinho.
Altro risultato importante raggiunto da uno studente del Fermi in ambito sportivo e umanistico insieme la vittoria al concorso Panathlon Valdarno: alle scuole del Valdarno Inferiore è richiesto di scrivere un tema su un argomento relativo allo sport e quest’anno ha vinto il primo premio Filippo Mancini, studente della 5a B indirizzo Igea. Il ragazzo, che tra pochi giorni affronterà insieme ai suoi compagni le prove di maturità, ha scritto un tema sulla correttezza di Lucarelli, come sportivo e come persona. Lucarelli ha incontrato gli studenti del Fermi la settimana scorsa.
I misteri di Dante. Al Fermi ha trovato spazio, comunque, anche la formazione umanistica: è infatti uno studente della 3a D indirizzo Mercurio ad aver vinto, anche in questo caso a livello provinciale, il primo premio nella competizione ludo-poetica del sito web www.giocodante.it. Sulla scia dei misteri artistici sui quali sono basati best-sellers letterari come Il Codice da Vinci, questo gioco virtuale era costruito sulla struttura formale e contenutistica della Divina Commedia. «Il gioco era investigativo e letterario - racconta Alessandro Maestrelli, lo studente che ha vinto la gara ed è stato premiato con un computer portatile -. Gli indizi erano disseminati in 9 stanze e, tra le varie cose che ci era richiesto di fare, dovevamo attribuire la stanza a uno dei personaggi incontrati. Proprio come i gironi dell’inferno di Dante».
Educazione alla salute. In orario curriculare i ragazzi del Fermi approfondiscono anche tematiche importanti come la solidarietà, il pronto soccorso e l’affettività. «Sono percorsi che proponiamo alle classi in modo trasversale - spiega la professoressa Paola Vignozzi -. Con le terze facciamo educazione alimentare, all’affettività e all’autostima; con le quarte facciamo pronto soccorso, in collaborazione con i volontari della Misericordia; con le quinte affrontiamo il tema della donazione degli organi e della solidarietà in genere».
La curiosità. Ai neopatentati è offerta l’opportunità di fare un corso di guida sicura. Molto frequentato è anche lo sportello di sostegno psicologico curato dalla dottoressa Roberta Simoni. Lo sportello è aperto una volta alla settimana e sono 5 o 6 gli studenti che, ogni settimana, confidano le loro ansie e paure alla psicologa. In alcuni casi sono problemi relazionali, oppure paure facilmente sondabili. Sono molto più rari i casi in cui si scoprono inizi di anoressie o depressioni giovanili: in queste rare occasioni, la scuola contatta immediatamente i servizi sociali.
Stage e attività formative. I ragazzi del Fermi possono decidere se trascorrere un mese dell’estate facendo uno stage in azienda. «Ogni anno sono 40-50 i nostri studenti che lavorano in un’azienda del Circondario e cominciano a farsi un curriculum» ha spiegato la preside Giuliana Cinni. Oltre a queste attività, sono tanti gli studenti che fanno anche corsi di formazione intensivi: è il caso delle classi 3a A indirizzo Erica Sport e 4a D Igea, che sono andati a Rimini a seguire un corso di animazione turistica. Attualmente il Fermi è anche tra i promotori e sostenitori del corso post-diploma per diventare bibliotecari. L’istituto Fermi ha aderito anche quest’anno al progetto «Investire in democrazia» che ha portato i ragazzi a riflettere su informazione e disinformazione in tempo di guerra, sulla resistenza partigiana e sul senso della costituzione. Al progetto «Investire in democrazia» partecipano ogni anno centinaia di studenti di tutte le scuole dell’Empolese Valdelsa, dalle classi elementari fino agli ultimi anni degli istituti superiori.
Il sito web. Per gli studenti del Fermi, per i docenti e per tutta la popolazione scolastica è attivo il sito web http://www.itcfermiempoli.it. Vi si trovano un registro delle assenze virtuale, link e materiali sulle diverse discipline, oltre alle informazioni sulla scuola.

VENERDÌ, 09 GIUGNO 2006


«Al professionale ci sono più bulli»

Indagine di una classe dell’Itc sul fenomeno della violenza in classe

EMPOLI. Bullismo, un fenomeno che nelle scuole serpeggia, che gli studenti vivono con timore e soggezione. Gli allievi del Fermi hanno realizzato una ricerca proprio su questo tema, partecipando e vincendo il primo premio del concorso provinciale indetto dalla Questura di Firenze. «Il bullismo - scrivono gli studenti della 1a D Erica - è un fenomeno molto diffuso soprattutto nelle scuole. Questo termine deriva dall’inglese bullying e si definisce come un’azione che mira a fare del male o a danneggiare, compiuta da un individuo, spesso un ragazzo, che viene chiamato bullo, mentre chi subisce l’azione è la vittima. Il bullismo è praticato collettivamente, da un gruppo, o individualmente dal singolo bullo che si diverte a prendere in giro o a ferire fisicamente o verbalmente la vittima».
I ragazzi del Fermi hanno cominciato la loro ricerca con un’analisi degli studi e delle tipologie di bullismo, per passare poi a sottoporre un questionario a 120 studenti, dell’Iti e del Fermi. Le differenze? I ragazzi del professionale sembrano essere più aggressivi rispetto a quelli del Fermi: l’80% del campione del professionale, infatti, risponde che reagirebbe senza dubbio alla provocazione di un bullo.
Tipologie di bullismo. La ricerca dei ragazzi del Fermi è approfondita nella classificazione delle categorie di bullismo. Esistono un bullismo diretto, fisico o verbale, e il bullismo indiretto. «II bullismo diretto si ha quando si manifesta con attacchi aperti contro la vittima, di tipo fisico nel caso la vittima sia soggetta a maltrattamenti quali le percosse, oppure se gli vengono estorti con violenza e rovinati oggetti personali. Il bullismo è di tipo verbale quando si insulta o si prende in giro la vittima. Il bullismo indiretto consiste nell’allontanamento sociale di un individuo».
Nel mirino del bullismo. Chi sono le vittime del bullismo? «La vittima è spesso un persona fisicamente debole e può venir presa in giro per difetti fisici, ma è debole anche interiormente, in quanto è insicura, ansiosa, cauta, calma e chiusa» dicono. Chi è preso di mira dai bulli, spesso si chiude in se stesso, piange, ha paura.
Le finalità dell’indagine. Il cuore dell’indagine degli studenti del Fermi è la volontà di capire quanto il bullismo sia diffuso tra i ragazzi, prendendo in considerazione un campione di tre prime classi dell’Istituto Tecnico Commerciale, 70 studenti, e tre classi del Professionale, 50 studenti. Altro punto importante nello studio sul bullismo è stata la misurazione dell’attitudine degli studenti al fenomeno dell’omertà, in modo da capire quanto i giovani abbiano la forza di reagire e denunciare a genitori, amici, docenti qualsiasi tipo di maltrattamento o minaccia subita.
Le domande del questionario. Ecco alcune delle domande ideate per il quesionario: «cos’è per te il bullismo?»; «Se tu fossi un bullo, sceglieresti preferibilmente le tue vittime tra ragazze/i timidi e introversi, ragazze/i stranieri, ragazze/i secchioni e/o lecchini»; «tTi piacerebbe essere un “capobanda” nel tuo gruppo?» «se qualcuno ti obbligasse con la forza a dargli la merenda, come reagiresti?»; «Se tu fossi vittima di un episodio di bullismo, a chi ne parleresti?».
Considerazioni finali della ricerca. Relativamente al campione in analisi, gli studenti dell’istituto tecnico tendono a collocare il fenomeno del bullismo su una fascia di età inferiore rispetto ai loro coetanei del professionale. Al professionale i ragazzi prenderebbero più di mira la categoria dei «secchioni e lecchini», l’86%, rispetto agli studenti del Fermi, che li sceglierebbero al 69% pèer un ipotetico episodio di bullismo. Al professionale il 14% degli studenti dichiara espressamente che vorrebbe essere un «capobanda» contro il solo 1% dichiarato dal tecnico. Impressionante il risultato relativo alle reazioni degli studenti: al Professionale l’80% degli studenti reagirebbe con violenza a una provocazione bullista contro il 48% degli studenti del tecnico. Per quanto riguarda l’omertà giovanile, sia gli studenti del professionale che quelli del tecnico si rivolgerebbero prevalentemente ad amici per denunciare atti di bulliusmo, 50% delle risposte. In misura minore ai genitori, circa il 25%, e solo alcuni, l’8%, alla scuola. L’omertà? Relegata al 15% degli studenti.
Gli studenti. Lisa Montanari, Simone Borgioli, Sebastiano Fontana, Filippo Bazzicalupi, Francesco Gori, Anca Oara, Caterina Carli e Giorgia Morini. Sono loro che hanno fatto la ricerca e ricevuto il premio della questura.

Da settembre via al Memorario Tra Empoli e Siena, Il Tirrreno, 8 giugno 2006

15 treni in più Ce ne sarà almeno uno ogni ora

CERTALDO. Quindici treni in più tra Empoli e Siena. È una delle decisioni annunciate nel corso del convegno tra i dirigenti regionali e nazionali di Trenitalia, alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti Conti. La possibilità di incrementare i treni sulla tratta nasce dal completamento dei lavori di raddoppio dei binari sulla Certaldo-Poggibonsi e dalla nuova linea Montelupo-Lastra a Signa.
Nel convegno si è parlato soprattutto di Memorario: da settembre prossimo sarà intensificato nella linea Firenze-Siena. Previsto un incremento di 6 treni nella fascia oraria 8-20. L’intero viaggio Firenze-Siena durerà dagli 88 ai 92 minuti.
La tratta Empoli-Siena invece, sulla quale gravano le denunce di molti pendolari, vedrà un aumento di ben 15 treni. L’obiettivo è riuscire a percorrere i 60 chilometri fino a Siena in 66 minuti. I treni da Empoli verso siena partiranno al minuto 8 di ogni ora nella fasca 8-20. Ecco i nuovi treni in partenza per la Valdelsa e Siena: 8.05, 9.08, 12.08, 14.08, 15.08, 19.08, 20.08, 21.08. Tutti i treni arrivano a Siena al minuto 14. Da Siena verso Empoli, invece, i treni partono al minuto 41. Nuovi treni per Empoli: 13.41, 15.41, 16.41, 18.41, 19.41, 20.41, tutti quanti con arrivo al minuto 52. Le fermate intermedie della tratta rimangono le stesse: Ponte a Elsa, Granaiolo, Castelfiorentino, Certaldo, Barbarino Val D’Elsa, Poggibonsi, Castellina, Badesse.
La linea della Valdelsa Empoli-Siena, ovviamente, rientra in un ridisegno della più ampia Firenze-Siena: anche questa, come detto, sarà incrementata: 6 treni in più sul tragitto, il viaggio durerà un’ora e 28 minuti, a fronte dell’ora e 41 minuti attuali.
Lo spostamento in treno tra Firenze e Siena conta sei fermate intermedie: Rifredi, Montelupo, Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, Poggibonsi.
Agnese Fedeli

Toscana "zapateriana". Ormoni gratis ai trans. Il Messaggero, 8 giugno 2006

di Agnese Fedeli

FIRENZE - Ormoni gratis a chi decide di cambiare sesso: è l’ultima innovazione dell’assessorato alla salute della giunta regionale toscana, che respinge le critiche e le accuse di una rivoluzione sanitaria “zapateriana”. La delibera, approvata da qualche giorno, è stata proposta e firmata dell’assessore Enrico Rossi e si inserisce in una più ampia discussione sulle cosiddette “identità di genere”. In pratica grazie alla Regione Toscana, i transessuali residenti potranno ottenere gratuitamente le cure farmacologiche che sostengono il processo necessario alla mutazione del sesso. Si stima che gli interessati al trattamento e che arrivano alla decisione di operarsi chirurgicamente per cambiare sesso siano una ogni 50mila persone. In Toscana, dovrebbero essere dunque meno di un centinaio.«Con la delibera approvata abbiamo dato concreta attuazione alla legge nazionale del 1982 - ha spiegato l’assessore Enrico Rossi - e confermiamo i principi sanciti nello Statuto regionale e dalla legge regionale contro le discriminazioni determinate dall' orientamento sessuale e dall’ identità di genere». Le specialità medicinali a base di antiandrogeni, estrogeni naturali, estrogeni coniugati, loro associazioni e androgeni» saranno erogati con oneri a carico del servizio sanitario regionale direttamente dalle Asl.
La decisione è stata presa dalla Regione considerando che il disturbo dell'identità di genere, ovvero il transessualismo, "è una forma di profondo malessere e come tale necessita di delle cure adeguate al di là dei pregiudizi sociali e culturali che lo circondano.
Per usufrire della terapia ormonale i soggetti affetti da "un disturbo cronico e complesso come l'identità di genere" dovrano comunque aderire a un programma terapeutico rilasciato da una struttura pubblica di encocrinologia andrologica e ginecologica e, inoltre, le aziende sanitarie dovranno trasmettere una rendicontazione semestrale dei medicinali erogati e l'onere finanziario sostenuto.
La decisione della Toscana ha creato polemiche nel mondo politico. "Ancora una volta - ha detto Vladimir Luxuria del Prc - le Regioni italiane dimostrano modernità e vicinanza alle esigenze reali di tutti i cittadini".
Fortemente critico il capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volonté secondo il quale "la sanità toscana è favor-gay e crea pregiudizio per i normali. Se questa è la cura per la sanità - ha detto - siamo ben oltre l'assoluta disparità di trattamento tra i cittadini".

sabato 10 giugno 2006

Il faro dell'Isola del Giglio in vendita su eBay, La Prealpina, 7 giugno 2006

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto). "E' possibile acquistare un sogno? Ebbene sì...". Si apre con queste poche parole l'inserzione su www.eBay.it, il sito di aste online che ha più seguito al mondo, che mette in vendita l'antico faro delle Vaccarecce all'Isola del Giglio. E in effetti, andare a vivere in un faro a strapiombo sul mare, con 3000 metri quadrati di pineta privata intorno e dominare tutto l'Argentario, sembra davvero un sogno. La base d'asta per comprare la suggestiva location costruita nel 1850 è fissata per 2 milioni e mezzo di euro. Per i pagamenti sono accettati solo assegni. Il potenziale acquirente ha tempo fino alle 10.09 di sabato 10 giugno. L'asta online - per comprare un sogno da 27 stanze, una torre a base ottagonale alta 24 metri che mostra il panorama dall'Isola del Giglio fino a quella di Montecristo - rimane aperta solo per questa settimana. Il venditore che ha messo all'asta il faro delle Vaccarecce si fa chiamare Ratchet734: un nomignolo che, in realtà, nasconde la famiglia Bucalossi, che a Grosseto ha un camping e che all'Isola del Giglio possiede altre case e abitazioni, come ci ha raccontato Gabriele Bucalossi, trentenne, figlio del proprietario.
Il faro delle Vaccarecce è un vostro bene di famiglia o lo avete acquistato recentemente?
Il faro appartiene alla mia famiglia da una vita: lo abbiamo comprato più di 30 anni fa. Era in condizioni pietose e noi lo abbiamo ristrutturato completamente, seguendo alla lettera le indicazioni della Soprintendenza per i Beni Culturali. Il faro, infatti, risale al 1850.
Perché avete deciso di venderlo?
Doveva diventare la nostra residenza estiva, nonostante che all'Isola del Giglio abbiamo un'altra casa. Anche per questo siamo stati così scrupolosi con il ripristino di materiali e forme originarie. Poi mio padre ha avuto problemi di salute e per motivi di famiglia, dalla fine delle ristrutturazioni, non ci abbiamo potuto mettere più piede. Non possiamo più sfruttarlo come pensavamo e così abbiamo deciso insieme di venderlo.
E' la prima volta che lo mettete in vendita su internet?
Sì, questa è la nostra prima inserzione su eBay.it, il sito di aste online. L'antico faro delle Vaccarecce è già in mano a diverse agenzie e mediatori immobiliari. Purtroppo per ora non ci sono stati riscontri positivi. La vetrina eBay, probabilmente, può raggiungere molti altri utenti e metterci in contatto proprio con la persona che cerchiamo per concludere la vendita.
Preferite che lo compri un italiano o uno straniero?
Italiano o straniero, non ha importanza. Ci piacerebbe che lo acquistasse una persona di tutto rispetto, qualcuno che sappia valorizzarlo, magari facendolo diventare un albergo di classe oppure un'abitazione estiva particolare. Ci sarebbero anche lo spazio e le condizioni per costruirci una piscina.
Agnese Fedeli

mercoledì 7 giugno 2006

Isola del Giglio, il faro all'asta su eBay, Il Messaggero, 6 giugno 2006


di Agnese Fedeli

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto).
"E' possibile comprare un sogno? Ebbene sì...". Si apre così l'inserzione su eBay, il sito di aste online che ha più seguito al mondo, che mette in vendita l'antico faro delle Vaccarecce all'Isola del Giglio. La base d'asta è fissata per 2 milioni e mezzo di euro. Il venditore su eBay si chiama Ratchet734: un nomignolo che, in realtà, nasconde la famiglia Bucalossi, che a Grosseto ha un camping e che all'Isola del Giglio possiede altre case e strutture. "Il faro appartiene alla mia famiglia da una vita: lo abbiamo comprato più di 30 anni fa, in condizioni pietose. Doveva diventare la nostra residenza estiva – racconta Gabriele Bucalossi, figlio del proprietario – e anche per questo lo abbiamo ristrutturato del tutto seguendo alla lettera le indicazione della Sovrintendenza per le Belle Arti. Per motivi di famiglia non possiamo più sfruttarlo e, dopo aver incaricato diverse agenzie immobiliari per la messa in vendita, abbiamo deciso di tentare anche con eBay. Ci piacerebbe che lo acquistasse qualcuno che lo sappia valorizzare, magari facendolo diventare un albergo oppure un'abitazione estiva particolare".
Italiano o straniero che sia, il potenziale acquirente ha tempo fino alle 10.09 del mattino di sabato 10 giugno. L'asta online - per comprare un sogno da 27 stanze, una torre a base ottagonale alta 24 metri dalla quale si domina l'Isola del Giglio, l'Argentario e l'Isola di Montecristo - rimane aperta solo per questa settimana.

Chiara, 14 anni, amante del piano e con l’anima che scrive poesie, Il Tirreno, 6 giugno 2006

CASTELFIORENTINO. Ha solo 14 anni eppure le sue opere letterarie raccolgono consensi da più parti. Chiara Chiti, studentessa di terza media alla Bacci-Ridolfi, premiata qualche mese fa per il concorso nazionale “Un dolce in racconto” ha ottenuto il primo premio anche per una sua poesia alla competizione letteraria “Ninfa Camarina 2006 Città di Vittoria”. Il suo componimento dedicato alla memoria del nonno è stato così valutato dalla giuria: «Nel grido angoscioso di un nipote per il nonno scomparso, che porta con sé il sapore dell’infanzia, si sente la pena che vive nell’intimo e si colora nei ricordi». Un’esperienza significativa per la giovane Chiara, che per l’anno prossimo prospetta di iscriversi al liceo scientifico.
L’avventura letteraria delle giovanissima Chiara Chiti è cominciata grazie al sostegno della mamma Dunia, del padre Simone e dell’insegnante di lettere della scuola media di Castello Bacci-Ridolfi Paola Sangregorio. Tutti e tre l’hanno spronata a partecipare ad alcuni concorsi letterari per scrittori in erba. È arrivata così la prima vittoria pubblica di Chiara, premiata a Napoli alcuni mesi fa per il concorso “Un dolce in racconto”, promosso dalla Mostra d’Oltremare.
È della scorsa settimana, invece, la seconda vittoria importante riportata da Chiara, arrivata prima nella sezione giovani - opere di scrittori fino a 18 anni - con la sua poesia “Nonno”. Come riconoscimento, a Chiara sono andati un assegno da 150 euro, una targa con la riproduzione in ceramica della moneta con la ninfa Camarina e tre copie dell’antologia che raccoglie i racconti e le poesie premiate. Chiara, che nei prossimi giorni sosterrà l’esame di terza media, vuole donare proprio alla biblioteca scolastica una copia dell’antologia in cui compare anche la sua poesia, come ringraziamento per le cose imparate e il bel rapporto con compagni e insegnanti.
Il testo. «Nonno, un oceano di lacrime ci separa/ nessuna barca può solcarlo/ niente può raggiungerti./ Voglio rivederti/ accarezzare le tue mani stanche/ stringerti ancora./ Guardo il dondolo/ dove sedevi/ sono tra le tue braccia/ e leggi una fiaba./ Ti tengo forte/ se parli di lupi/ sorrido/ se racconti della fata./ Mi manchi/ mi manca il tuo sorriso/ quella calda carezza/ la tua presenza./ Nonno, chissà se ci rivedremo/ chi mai saprà se posso ricordarti/ che ti voglio bene./ Il tuo volto, forse, se n’è andato per sempre/ con i sogni e le speranza/ ma una cosa, Nonno, resta viva/ sempre/ ovunque/ in me: il tuo Amore.

La Fondazione Montepaschi potrebbe salvare la pieve, Il Tirreno, 6 giugno 2006

GAMBASSI. La pieve di San Martino Vescovo a Catignano torna a far discutere. La chiesa è pericolante da anni, in quanto poggia sul territorio franoso tipico della zona di Gambassi. Fino a poco tempo fa, i fedeli si sono arrangiati a dire messa nei garage o in locali messi a disposizione dalle famiglie. «Ma non è giusto che la chiesa venga lasciata a se stessa e che non siano previsti lavori di restauro», dice la comunità di Catignano. Alcuni giorni fa, il comitato per la Pieve ha presentato alla Fondazione Monte dei Paschi il progetto esecutivo ideato dal geologo Silvano Becattelli e dall’ingegner Nevio Vanni. Nel progetto, suddiviso in vari lotti di intervento e recupero della pieve, si analizza la fragilità del terreno, il rischio al quale la struttura e tutta la zona sono sottoposti, nonché la spesa per il ripristino dell’antica pieve, che, complessivamente, si aggira intorno a un milione di euro. E per recuperare fondi da destinare al restauro di San Martino, la comunità di fedeli è favorevole anche a vendere gli annessi del borgo a privati, per realizzarci appartamenti e residence turistici. «Ci basta salvare la chiesa», affermano i catignanesi.
Il progetto esecutivo. Per presentare a enti e istituzioni un progetto d’intervento significativo, la comunità di Catignano ha chiesto un’analisi tecnica a un geologo e un ingegnere. «La situazione che abbiamo trovato è di notevole criticità - ha detto Becattelli -. Il territorio è sottoposto a una frana che retrocede e che attualmente si trova vicinissima alla chiesa. Non sappiamo quanto la chiesa potrà ancora resistere a questo sforzo senza crollare». Il primo lotto di lavori previsto nel progetto esecutivo, quindi, riguarda proprio la messa in sicurezza della stabilità della chiesa, che si otterrebbe tramite il sostegno di pali di grande diametro. Questo primo intervento, che si potrebbe realizzare anche in 3 mesi, costerà tra i 350mila e i 400mila euro.
«Altre opere di intervento successive alla messa in sicurezza della pieve - dice ancora Becattelli - riguardano il consolidamento della terra sotto la chiesa e una bonifica della frana a tutto tondo. Questi lavori, da realizzare successivamente, costeranno altri 600 o 700mila euro».
Gli interlocutori. Il comitato per Catignano ha presentato il progetto esecutivo alla Fondazione Monte dei Paschi, spesso interessata al restauro di opere d’arte.
Ma i catignanesi e i firmatari del progetto di recupero sono favorevoli anche alla vendita degli annessi della chiesa a privati come costruttori, cooperative edilizie o società immobiliari. Potrebbe essere un modo, dicono, per mettere insieme fondi più consistenti e probabilmente per velocizzare i lavori.
Agnese Fedeli

Servizio civile, 106 posti per i giovani della zona, Il Tirreno, 4 giugno 2006

EMPOLI. E’ stato pubblicato il bando 2006 per il servizio civile nazionale. Saranno 45.147, quest’anno, i giovani tra i 18 e i 28 anni che in tutta Italia prenderanno parte a progetti di solidarietà, assistenza e cultura proposti da enti e associazioni di vario genere. Tante le opportunità anche nel Circondario: per 106 giovani la possibilità di entrare nel mondo del lavoro e fare del bene alla propria realtà cittadina e territoriale guadagnando 433,80 al mese. Una piccola somma che, generalmente, fa gola a studenti universitari o neodiplomati. Le domande di candidatura per prender parte al servizio civile nazionale devono essere presentate entro il 23 giugno.
I progetti nel Circondario. Ecco tutti i progetti ideati de enti e associazioni dell’Empolese Valdelsa. Empoli. “Assistenza sociale per anziani, malati oncologici, disabili”, settore: assistenza, proposto da Misericordia, 4 posti; “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: assistenza anziani, proposto da Misericordia, 4 posti; “Insieme ai bambini con le mamme”, settore assistenza minori, proposto dal Cottolengo, 4 posti; “Insieme per la Toscana”, settore: salute, proposto da PP.AA., 4 posti; “Liberamente 2006”, settore: assistenza anziani, propogo da Lega delle cooperative e mutue, 1 posto; “Mouse e calamaio”, settore: educazione e promozione culturale, proposto da Arci; 4 posti; “Prezzemolo”, settore: educazione e sport, proposto da Arci, 4 posti; “Ugo”, settore: ambiente, proposto da Arci, 4 posti; “Punti di vista”, settore educazione e Promozione culturale”, proposto da Arci, 4 posti; “Tempi moderni”, settore: educazione e informazione; proposto da Confcooperative, 8 posti; “Un volontario per amico”, settore: assistenza anziani, proposto da Arci, 4 posti. Castelfiorentino. “Arsenico e vecchi zamberletti”, proposto da Misericordie; settore: protezione civile-interventi emergenze ambientali; 8 posti; “Assistenza sociale e aziani”, proposto da Misericordie, 4 posti; “Diamoci una mano”, settore: educazione e promozione culturale, proposto da Arci, 4 posti; “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: anziani, proposto da Arci, 4 posti; “Liberamente 2006”, settore: assistenza anziani, proposto da Lega Nazionale delle cooperative e mutue, 2 posti; Capraia e Limite. “Insieme per la Toscana”, settore: salute; proposto da Pubbliche Assistenze; 2 posti; “La storia siamo noi”, settore: tutela patrimonio, propost da PP.AA., 1 posto; Cerreto Guidi. “Continuare a giocare”, settore: educazione e promozione culturale, proposta da Arci, 8 posti; “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: assistenza, proposto da Misericordie, 4 posti; “Le onde del destino”, settore: assistenza disabili, proposto da Confederazione cooperative italiane, 1 posto; Fucecchio. “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: assistenza, proposto da Misericordia, 4 posti; “Insieme per la Toscana”, settore: salute, proposto da PP.AA., 2 posti; “Le onde del destino”, settore: assistenza, proposto da Confcooperative, 1 posto; “Rivordando la nostra storia”, settore: patrimonio artistico e culturale, proposto da Unione nazionale Pro Loco d’Italia, 3 posti; Gambassi. “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: assistenza, proposto da Misericordie, 4 posti. Montaione. “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: assistenza, proposto da Misericordia, 4 poVinci. “Formazione integrata di operatori di beni culturali”, settore: patrimonio artistico e culturale, proposto da Arci, 4 posti; “Integrazione sistema socio sanitario”, settore: assistenza agli anziani, proposto da Misericordia, 4 posti.
Chi può fare domanda. Possono candidarsi, compilando il modulo che si trova al sito web www.serviziocivile.it, tutti i giovani di cittadinanza italiana di età compresa tra i 18 e i 28 anni.
A.F.

Bompressi, il primo giorno di libertà barricato in casa e senza una parola, Il Messaggero, 2 giugno 2006

dal nostro inviato

UGO CUBEDDU

MASSA - Come si diventa uomini liberi? Con due fogli consegnati al Comando dei carabinieri alle due del pomeriggio in cui si dice che Ovidio Bompressi non dovrà più scontare gli anni che gli restano della pena di 22 anni che gli è stata inflitta? Oppure sapendo che adesso è un uomo libero e che quel capitolo è chiuso definitivamente? Allora si può davvero girare pagina dopo 18 anni e dire ”da oggi ricomincio”? No, forse no, forse le cose sono molto più complicate. Prive di interruttori che si possono accendere o spegnere con la pressione di un dito, sparigliando chissà cosa in una manciata di ore. Eccolo, Ovidio Bompressi. I genitori gli costruiscono una casa-villetta che sarebbe pure carina se ogni dieci minuti non passasse un treno a dieci metri di distanza, urlante e capace di annientare qualsiasi voce. «Ci si abitua a tutto», dice la moglie Gilda, «meglio qui che niente». Già, ci si abitua. Come ieri mattina, quando non sono bastati due fogli, pure importanti, a cambiare la vita di ogni giorno. Aspettandoli, quei due fogli, raccontando anche che ”adesso smetterò di piangere tutti i giorni”, ma mantenendo alla fine gli stessi ritmi, le stesse cadenze. Sistemando vasi di fiori alle sette e mezza del mattino per poi scappare in casa alla vista dei giornalisti. E uscendo in fretta col suo ”Fiorino” bianco per andare all’Anpi, dove segue l’archivio della storia della Resistenza e parla con i ragazzi delle scuole e con gli studenti che fanno la tesi proprio su quella storia.
Ma 18 anni tra processi e galera sono tanti, troppi. Così a Bompressi qualcosa si è spezzato dentro. «Mi ha detto tante volte che Sofri è un galantuomo, che lui si sentiva un suo allievo», racconta Gilda, la madre, «e anche che non avrebbe mai ucciso neppure una mosca, che non aveva mai fatto male a nessuno. Lo ripeteva, all’infinito. E allora si era rifugiato nelle storie, nei romanzi. Ne ha scritti quattro, avrebbe voglia di riprendere, di scrivere cose per Micromega, per i giornali...». Alle due del pomeriggio lo hanno chiamato al Comando dei carabinieri di Massa e gli hanno notificato la sua libertà, il suo essere tornato nella cosiddetta società civile. Dietro, e lontano per lui, il rombo delle polemiche politiche, la rabbia e l’astio di molti schieramenti, l’uso politico di quei due fogli con la grazia. Non li ha nemmeno sentiti, forse non se n’è neppure accorto. E’ tornato a casa, poi è scappato dagli amici che lo proteggono. I giornali e le televisioni si aspettavano sfoghi, gioie, pesi da togliere. Si aspettavano anche un seguito di quel discorso pubblico avanzato degli avvocati, che hanno parlato di grande soddisfazione, ma anche di rincrescimento perchè alla base della grazia non era arrivato il riconoscimento dell’innocenza. Chiarendo così quella trappola dalla quale Bompressi forse non uscirà mai: graziato, ma colpevole. Una ambiguità terribile, una ”non vita”. Per questo non ha voluto parlare con nessuno, incapace di semplificare la sua vita difficile con le regole dei media che vogliono tutto e subito, troppo abituati ai reality del Grande Fratello. Cercavano la felicità, la gioia di un uomo libero, hanno solo trovato qualcuno che scappava, che si è rifugiato da quegli amici che non gli chiedono conto di niente. «Non c’è nessuna festa, non c’è niente da festeggiare. Forse Ovidio parlerà, ma tra qualche giorno», ha ribadito ieri pomeriggio la moglie Giuliana mentre usciva di casa con la figlia Elisabetta». Già, appunto, la vita non cambia in un giorno, non si cancellano con un colpo di spugna 18 anni. Non è una questione di innocente o colpevole, le risposte le sa solo lui. Le darà. Forse. (Ha collaborato Agnese Fedeli)

Giocano e imparano la Costituzione, Il Tirreno, 1 giugno 2006

EMPOLI. L’Italia è una repubblica democratica basata sul riposo, sul divertimento o sul lavoro? La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, degli animali o della automobili? Per i grandi sembrano domande irrisorie, per i bambini, invece, possono rappresentare un primo contatto con la carta costituzionale e le questioni morali e civiche ad essa collegata.
Ieri mattina, in centro, si è tenuto il gioco di orientamento sulla Costituzione: questo a conclusione di un percorso didattico che ha coinvolto 12 classi elementari delle scuole empolesi sui drammi delle seconda guerra mondiale. “La costituzione in gioco” si è aperta a Largo della Resistenza con un saluto ai 250 ragazzi di quarta e quinta elementare da parte del sindaco Luciana Cappelli, che ha sottolineato l’importanza del rispetto della Costituzione. I ragazzi hanno poi presentato i lavori del percorso didattico “luoghi e segni della memoria a Empoli”, diretto dalle insegnanti dei vari circoli didattitici e portato avanti con la collaborazione dello storico locale Paolo Santini. «Ho tenuto nelle varie classi due incontri per spiegare loro il senso di lapidi, cippi e sculture che, in giro per la città, ricordano stragi, morti o episodi importanti della storia recente - ha spiegato Paolo Santini - loro hanno poi rielaborato i loro sentimenti e la loro comprensione del periodo storico della seconda guerra mondiale». Interessante, tra i vari lavori realizzati dalle classi, quello della quinta della scuola “Giovanni Pascoli” di Corniola. Gli alunni hanno ideato un questionario e un’intervista da sottoporre a testimoni diretti della seconda guerra mondiale e che hanno vissuto proprio negli anni dell’assemblea costituente. Le interviste sono state poi riunite in un giornalino intitolato “Empoli 1943-1944. Ricordo”. Dopo la mostra dei lavori su “Luoghi e segni della memoria a Empoli”, i ragazzi si sono spostati in giro per la città in collaborazione con l’Uisp che li ha portati a scoprire i principi fondamentali della nostra Costituzione. Le scuole che hanno partecipato - gli istituti Michelangelo, Baccio da Montelupo, Giovanni Pascoli, Avane, Leonardo da Vinci e Cristoforo Colombo - riceveranno un testo della Costituzione ciascuno. A.F.