giovedì 2 settembre 2010

ARTE, LE PENNELLATE DI DINO MIGLIORINI A PALAZZO MEDICI


Ventisei dipinti nella rassegna ‘Aura - Valdarno, l’armonia del colore’

Prosegue con convinzione l’inventiva e il sostegno della Provincia di Firenze nel promuovere l’arte a tutto tondo. La stagione 2010-2011 si apre a Palazzo Medici con un omaggio all’arte di Dino Migliorini, pittore squisitamente toscano - sulla scia di Ottone Rosai e Ardengo Soffici - scomparso nel 2005. 

Dal 3 al 19 settembre, nella Limonaia di Palazzo Medici – con il sostegno del Comune di Rignano e dell’Associazione culturale Dino Migliorini - saranno esposti 26 dipinti che l’artista rignanese ha dedicato al paesaggio toscano in generale e del Valdarno in particolare. Opere che sottolineano la rappresentazione naturalistica del paesaggio della campagna toscana, partendo da una interpretazione verista, secondo gli schemi accademici del paesaggismo fiorentino degli anni Trenta, che si evolve attraverso una ricerca coloristica (1950-1970), in una raffigurazione fantasiosa ed onirica, con la realizzazione di opere che ritraggono le campagne del Valdarno con un’aria di poetica contemplazione, velate di solitarie malinconie e pervase da solari luminosità (1970-1990). Titolo dell’esposizione è Aura - Valdarno: l’armonia del colore. 

I dipinti sono suddivisi in tre sezioni: 

- Gli studi dal vero 1930-1950
- La ricerca del colore 1950-1970
- Solari luminosità e fantasie di colori 1970-1995

“Scomparso nel 2005, Migliorini era nato il 17 febbraio del 1907 nei pressi di San Donato in Collina nel Comune di Rignano sull’Arno – spiega l’Assessore comunale alla Cultura Lucia Bencistà -. Dalla sua nascita nel cuore di una campagna stupenda ed allora incontaminata, esemplare dell’incontro tra l’operosità dell’uomo e la generosità della natura, l’artista trasse una forza inesauribile per la sua ispirazione pittorica”.

“Sono lieto e orgoglioso – afferma il Presidente della Provincia, Andrea Barducci – che Palazzo Medici accolga le opere di Dino Migliorini, in un’esposizione che celebra il talento dell’artista rignanese insieme alla bellezza dei luoghi del territorio fiorentino da lui tanto amati. Le campagne dorate, i vicoli illuminati dal sole, le colline del Valdarno: spazi indimenticabili ai quali il pittore ha saputo ridare vita attraverso i suoi dipinti. Guardando le sue opere si respira il profumo dei campi e si percepisce il fascino della ruralità, della vita fatta di cose vere, di un tempo in cui l’uomo e la propria terra erano una cosa sola”.


La Provincia di Firenze aveva già ospitato una mostra sulle opere di Migliorini nel 1999: l’ antologica La copia, il dettato, la composizione allestita nella Galleria di Via Larga. In quell’occasione Migliorini esponeva ritratti, nature morte e paesaggi, in un excursus temporale che attraversava la sua carriera e i suoi stili. Dall’accademismo dei primi anni alla ricerca di colori più vivaci e forme più astratte e creative, benché mai troppo distanti dal legame imprescindibile con la realtà. Oggi, a distanza di cinque anni dalla triste scomparsa dell’artista, la Provincia di Firenze e il Comune di Rignano ricordano Migliorini con l’esposizione Aura. Valdarno: l’armonia del colore.

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