martedì 3 maggio 2011

La filiera corta in Toscana diventa realtà. E nascono i formaggi “griffati”

La sua carta d'identità forse non riuscirebbe a passare le frontiere, ma di sicuro il documento del pecorino e del marzolino 'firmato' appena nato in Maremma, nel sud della Toscana, è una garanzia di originalità ed una tutela della filiera corta.
Si tratta di due nuovi formaggi prodotti dal caseificio sociale di Sorano, un piccolo Comune in provincia di Grosseto, che recano sull'etichetta la firma delle aziende che ne producono l'ingrediente fondamentale: il latte. Sono 18 in tutto e certificano che la produzione del pecorino e del marzolino 'firmati' di Sorano avviene secondo una reale filiera corta.
I nuovi prodotti caseari – ed il sistema economico e produttivo di filiera corta che ci sta dietro – sono stati presentati dall'Assessore regionale toscano all'Agricoltura Gianni Salvadori, insieme ai rappresentanti del caseificio e del Comune di Sorano. "Un esempio che rende concreta la filiera corta - ha sottolineato Salvadori. Questi formaggi sono prodotti in Toscana, lavorati in Toscana con latte di aziende toscane e venduti sui banchi della grande distribuzione toscana". 
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