lunedì 13 novembre 2006

Il Ministro Gentiloni in visita in Provincia, Il Firenze, 10 novembre 2006

E' arrivato da Roma in un pomeriggio decisivo per il dibattito parlamentare della legge finanziaria. Il ministro alle comunicazioni Paolo Gentiloni è stato accolto ieri pomeriggio in sala Luca Giordano in Provincia per un convegno dal titolo "Una nuova politica per le comunicazioni in Italia". La trasferta fiorentina di Gentiloni è cominciata con la visita al bronzo di Lussino e della Cappella dei Magi.
Il ministro, invitato a Palazzo Medici Riccardi proprio dal presidente Matteo Renzi, durante il convegno ha presentato la struttura del disegno di legge che porta il suo nome: quello sul sistema delle comunicazioni, reso noto un mese fa a dispetto della legge Gasparri. "Il mondo delle comunicazioni – ha detto il ministro – vive un periodo di transizione. Parallelamente alla tv generalista, si sono sviluppati anche canali di approfondimento e format intelligenti. Il governo darà incentivi alla nascita del digitale e cercheremo di eliminare le concentrazioni pubblicitarie". Il ministro ha poi risposto alle domande dei rappresentanti del mondo radiotelevisivo che hanno denunciato una scarsa attenzione delle istituzioni nei confronti dell'emittenza locale.
Un intervento politico e di settore, quello del ministro Gentiloni, introdotto dalla presentazione della "carta di Firenze", documento ideato da un'équipe della Provincia e del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston. Nella "carta di Firenze" si parla di una delle nuove frontiere dell'information tecnology: la progettualità e lo sviluppo dell'wi-fi e del wire-less nelle zone svantaggiate. "Questo è uno dei primi manifesti che cercano di mettere ordine nel settore della connettività nelle aree più arretratate a livello tecnologico – ha spiegato Filippo Dal Fiore, del Mit –. Di cosa si occupa? Di infrastrutture, delle soluzione tecnologiche più idonee per un certo territorio, del coinvolgimento di enti pubblici, università e partner privati, delle necessità degli utenti".
Il gruppo tecnico che ha ideato la "carta di Firenze" fa costantemente un monitoraggio delle esperienze più interessanti nel settore della connettività. Uno dei casi più recenti, sembra essere, tra gli altri, quello di S.Francisco che sta pensando di dare internet gratis a tutti e ovunque, lasciando liberi gli operatori privati di bombardare l'utente con pubblicità personalizzata e localizzata.
Dopo il convegno il ministro Paolo Gentiloni è andato a cena insieme agli imprenditori del settore radiotelevisivo e della comunicazione, prima d'intervenire alla serata di dibattito e riflessione sulla nascita del partito democratico.
Agnese Fedeli

Box
La "carta di Firenze" è un manifesto relativo alle tematiche delle telecomunicazioni e del digital devide, ossia del divario tecnico tra zone coperte da banda larga e connettività veloce, rispetto ad aree svantaggiate e tecnologicamente non servite.

A livello pratico, la "carta di Firenze" è un documento di quattro pagine, destinato a decisori politici, tecnici, imprese delle telecomunicazioni e dell'information tecnology. Nasce da un lavoro congiunto della Provincia e del Mit di Boston.

La dichiarazione d'intenti fondamentale espressa nella "carta di Firenze" è la necessità di un maggior coinvolgimento di enti pubblici e portatori d'interesse privati per progettare interventi d'innovazione tecnologica a lungo termine.

Alcune tematiche affrontate nel testo sono: connettività e programmi di localizzazione, specialmente in chiave turistica, gps per monitorare la sicurezza delle città, tele-medicina e aiuto agli anziani.

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