martedì 19 settembre 2006

Città sicura: un questionario - Il Firenze, 18 settembre 2006

Saranno quasi 2000 i fiorentini contattati dall'ufficio "Città Sicura" per una ricerca su come i cittadini vivono Firenze, sulla percezione della criminalità, il grado di vivibilità, il degrado e, in generale, la qualità della vita in tutte le zone della città. Un campione importante per una ricerca che vuole segnare il punto sulla microcriminalità e la sicurezza percepita a Firenze nel 2006, anno che dovrebbe segnare una svolta nella mappa della città. I 2000 portavoce della ricerca saranno contatti in maniera casuale, ma dovranno comunque essere rappresentativi delle varie tipologie di abitanti in città. Il comune, insomma, insieme al Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, vuole avere dai cittadini stessi una voce incontrovertibile sulla sensazione di sicurezza e di vita in città, nell'ottica di pensare politiche mirate alla quotidianità e alla tutela dei residenti nei diversi quartieri, segnati da diverse necessità. "A Firenze la qualità della vita è effettivamente peggiorata in questi ultimi anni – spiega il funzionario dell'Ufficio Città Sicura Roberto Rota – considerando una serie di problemi e tematiche diverse: dal numero di reati ai grandi cantieri aperti in giro per la città. Tutto contribuisce a generare un sentimento d'insicurezza nei cittadini, che è molto difficile alleviare. E' un fenomeno d'instabilità anche il disordine dato dai lavori per la tramvia: i residenti vedono cambiare la città, devono imparare a vivere con una dimensione che non è più quella di qualche anno fa. E questo incrementa la sensazione di paura, insicurezza e l'idea di non essere tutelati". L'Ufficio Città Sicura ha il compito di stimolare, partecipare alla progettazione delle politiche per la sicurezza, con interventi diversi: dall'assistenza alle vittime di reati, al monitoraggio dei fenomeni di rischio e degrado, dall'attività di ricerca al supporto all'azione della polizia.
A circa 2000 cittadini così detti "medi" sarà quindi posta, a partire da ottobre, una serie di domande del tipo "pensi che la qualità della vita nel tuo quartiere sia peggiorata nell'ultimo anno?", "la criminalità nelle zone vicino alla tua abitazione ti impaurisce?". L'ufficio Città Sicura e il Dipartimento di Sociologia della Cesare Alfieri stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli sul tipo di rilevazione: intervista per strada, gruppi di discussione, colloqui telefonici o questionari.
Quella al via nei prossimi mesi non è la prima ricerca compiuta da Città Sicura, che lavora fianco a fianco con le forze dell'ordine fiorentine: fino a giugno sono stati portati avanti dei focus group, ossia piccoli gruppi di discussione, con un centinaio di rappresentanti delle varie realtà dei quartieri. A questa ricerca, da poco conclusa e introduttiva proprio a un'indagine a vasto campo sulla sensazione generale della città sui temi della sicurezza, hanno partecipato associazioni ed enti dei Quartiere 1, 4 e 5, generalmente quelli più colpiti da microcriminalità, disordine, degrado. "Dai focus group – spiega ancora il dott. Rota dell'ufficio Città Sicura – sono emerse le varie specificità dei tre quartieri: in particolare, il Quartiere 1 si designa come zona di tensione, il Quartiere 4 risente dei grandi quartieri e vive con malessere questa situazione, mentre il Quartiere 5 è segnato dalle grandi arterie del traffico, fattore che determina caos e complicazioni, quindi, anche nella vita quotidiana dei cittadini"
Agnese Fedeli

Il 40% dei cittadini che abitano a Firenze pensa che la città sia insicura e in balia della microcriminalità. Il dato che dipinge il capoluogo toscano come città malfamata e rischiosa per chi ci vive e ci lavora è in costante crescita, secondo le ricerche dell'osservatorio demoscopico permanente fiorentino. Le zone più pericolose, secondo interviste che vengono ripetute nel tempo, sono il mercato di San Lorenzo, San Frediano e Santo Spirito. La più sicura, invece, Borgo Ognissanti. Secondo il 40% degli intervistati la sicurezza è deteriorata rispetto agli anni passati, per il 52% è rimasta la stessa, per l'8% è migliorata. Il 60% dei residenti del centro denuncia un deterioramento non solo sulla sicurezza percepita, ma anche sulla qualità della vita a tutto tondo. Il 34% dei fiorentini ha risposto che la qualità della vita è molto peggiorata - valore molto forte nell'area del mercato centrale, lo hanno dichiarato infatti più di 2 residenti su 3 -, il 26% che è abbastanza peggiorata, il 7% ha risposto che è migliorata. Gli intervistati hanno registrato, in questi ultimi periodi, un aumento della presenza delle forze dell'ordine nel centro storico, ma la ritengono ancora insufficiente. Solo un cittadino su 3 reputa infatti adeguata alle esigenze della situazione la presenza di Polizia e Carabinieri, ma oltre il 60% degli intervistati crede che l'impegno delle forze dell'ordine dovrebbe essere maggiore.
Nell'ottica di rendere più sicure alcune strade, tradizionalmente scenario di illegalità o comunque vissute con timore dai cittadini, l'ufficio Città Sicura sta predisponendo un'illuminazione nuova che si accende al passaggio di una o più persone: questo, spiegano, scoraggia spacciatori o malviventi, perché le loro attività sarebbero visibili, e sostiene i residenti e i passanti. Nei prossimi giorni questa illuminazione a fotocellula sarà installata in via Castello d'Altafronte, in via del Fico, altre ne saranno messe in zona Santa Croce. A.F.

Nessun commento: