martedì 19 settembre 2006

Funerali di Oriana Fallaci - Il Messaggero, 18 settembre 2006

FIRENZE. Lei non avvrebbe voluto nessuno intorno, né un fotografo, né un giornalista. I parenti e i più intimi amici di Oriana Fallaci ricordano così la grande giornalista e scrittrice seppellita ieri mattina al cimitero degli Allori, subito fuori Firenze. La cerimonia è stato un saluto breve, segnato da simboli forti come pugni per Firenze: la città gigliata, in tutti questi anni, non ha mai concesso alla Fallaci alcun tipo di riconoscimento istituzionale e intellettuale. Ci ha pensato ieri il regista Franco Zeffirelli, che – appoggiando i toni polemici della famiglia della scrittrice e, in particolare, della sorella Paola - ha deposto sulla tomba dell'amica il Fiorino d'Oro, onorificenza della città a uomini e donne di cultura, che era stato assegnato a lui alcuni anni fa. La polemica contro l'indifferenza delle istituzioni cittadine nei confronti della grande giornalista arriva soprattuto dalla sorella Paola che, durante il suo breve discorso funebre - dopo aver ringraziato i presenti e aver ricordato alcuni episodi di vita personale e professionale di Oriana, tra i quali il rapporto difficile con il Corriere della Sera, "il suo giornale", e con la famiglia - ha detto chiaramente: "Non ringrazio la città di Firenze". Il sostegno alla famiglia Fallaci sembra esser stato, negli anni e in questa particolare situazione, infatti, tardivo e inconsistente.
Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha telefonato alla sorella della giornalista Paola Fallaci soltanto a cerimonia conclusa: le ha spiegato che non era riuscito a mettersi in contatto prima con loro perché in viaggio con l'Orchestra del Maggio Musicale in Giappone. Il sindaco Domenici si dichiara favorevole a ricordare Oriana Fallaci in consiglio comunale quest'oggi.
La bara in cui riposa il corpo della giornalista è in legno chiaro, di ulivo. La salma, secondo le disposizioni date dalla stessa Oriana, era vestita con un tailleur e un orologio militare al polso, come se avesse dovuto affrontare un'altra delle sue celebri interviste. Durante il funerale è stato anche spostato, affinche fosse proprio accanto alla tomba della giornalista, il cippo in ricordo di Panagoulis, eroe della resistenza greca nel regime dei colonnelli, grande amore di Oriana.
Oltre al Fiorino d'Oro, sulla tomba di Oriana Fallaci sono state deposte anche una copia del Corriere della Sera e tre rose gialle. Elementi essenziali che designano con un colpo d'occhio un'intera esistenza dedicata all'informazione e alla scrittura. Intorno alla tomba, oltre alla sorella Paola, il nipote Edoardo Perazzi e ai altri familiari, erano presenti anche il condirettore del Corriere Paolo Ermini, Paolo Klun della Rcs, l'editore Carlo Vallardi e alcuni collaboratori e amici della giornalista. Unica istituzione presente: Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale toscano, che il 22 febbraio scorso, a New York, aveva consegnato a Oriana Fallaci la medaglia d'oro del Consiglio quale "giornalista e scrittrice di fama internazionale ed eccellente interprete, per coraggio e professionalità, del ruolo di inviato di guerra".
Agnese Fedeli

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