mercoledì 13 settembre 2006

Da tanti, troppi anni i fiorentini denunciano una situazione di crescente insicurezza. Nel centro storico e in tutti i quartieri della città. E' questa la più schietta conclusione di una serie di indagini compiute dall'istituto di ricerca di Firenze "Freni Marketing", il cui titolare insegna alla facoltà di Economia nell'ateneo fiorentino. Paura a uscire da soli, sensazione che il numero di reati sia in continuo aumento e che l'impegno delle forze dell'ordine sia insufficiente rispetto alla malavita che gira in città. Se nel 2002 era il 35% della popolazione a reputare Firenze una città insicura, durante la scorsa estate il dato è cresciuto al 40%. "I dati del primo semestre 2006 – conferma Vincenzo Freni – sono in linea con le analisi degli anni passati. Le ricerche dell'osservatorio demoscopico permanente non si fermano mai. E le tematiche della sicurezza sono in testa alle indagini commissionateci". La fotografia che emerge è quella di una città percepita come insicura e malfamata. "Non stiamo parlando di banlieues parigine – spiega Freni -. Ma di un piccolo centro che i cittadini vivono quasi con terrore". Tecnicamente si chiama "vittimizzazione" e indica la percezione da parte dei cittadini del livello di rischio al quale sono esposti. Le zone più pericolose sono il mercato di San Lorenzo, San Frediano e Santo Spirito.
L'indagine compiuta dal 2000 a oggi, tramite interviste, prende il titolo di "la qualità della vita, la sicurezza e la vittimizzazione a Firenze". Nel 2002 sono stati coinvolti oltre 800 cittadini rappresentativi della popolazione. Già allora il 35% considerava Firenze una città insicura e, relativamente alla propria zona di residenza, oltre il 46% degli intervistati la riteneva ad alto rischio criminalità. Valore che si impenna in alcune aree cittadine come il Quartiere 1, 2 e 4, descritti come "terra di conquista da parte della microcriminalità". Alla domanda "negli ultimi tempi la sicurezza nella sua zona ha subito dei cambiamenti?" il 35% dei cittadini ha risposto, nel 2002, che la sicurezza è deteriorata, il 55% che è rimasta la stessa, il 10% che è migliorata. Il 47% dei cittadini si sente insicuro a uscire da solo dopo cena e il 70% pensa che la qualità della vita a Firenze sia in declino.
La situazione peggiora, secondo i più recenti dati sulla sicurezza – che fanno riferimento all'estate 2005, perché quelli sul primo semestre 2006 "non possono ancora essere diffusi", come spiega il prof. Freni -. I fiorenfini percepiscono un'insicurezza maggiore rispetto al passato: secondo il 40% degli intervistati la sicurezza sta deteriorando, per il 52% è rimasta la stessa, per l'8% è migliorata. La percezione del degrado della sicurezza è generalizzata in particolare nell'area del mercato centrale e San Lorenzo, indicazione di oltre il 60% dei residenti. Anche la maggioranza dei residenti in Santo Spirito e San Frediano segnala un deterioramento della sicurezza. Il 60% dei residenti del centro denuncia un deterioramento non solo sulla sicurezza percepita, ma anche sulla qualità della vita. Il 34% dei fiorentini ha risposto che la qualità della vita negli ultimi tre mesi è molto peggiorata - valore particolarmente forte nell'area del mercato centrale, lo hanno dichiarato infatti più di 2 residenti su 3 -, il 26% che è abbastanza peggiorata, il 7% dei fiorentini ha risposto che è migliorata. Relativamente meno deteriorata negli ultimi tempi risulta la situazione nelle zone di Borgo Pinti, via Pietrapiana e Borgo la Croce.
Agnese Fedeli

PEZZO 1900
Un'indagine di poco più di sei mesi fa focalizza sulla situazione della sicurezza e della qualità della vita che si è creata in uno dei cuori pulsanti della città, in uno dei crocevia più importanti per turisti e residenti: San Lorenzo. Le variabili studiate sono quelle della presenza di extracomunitari, dei venditori abusivi e la crescente paura dei fiorentini di trovarsi in situazioni pericolose.
Un residente su 7 definisce il centro storico "per niente sicuro" e quasi tutti gli intervistati segnalano San Lorenzo come una della zone più rischiose. La situazione di San Lorenzo può essere definita come "fuori controllo", dal momento che il 75% degli intervistati la ritiene una zona pericolosa: più di un residente su tre dichiara di sentirsi per niente sicuro ad attraversarla a piedi. Escludendo i residenti che affermano di non uscire di casa la sera, la quota sale al 45%. La percezione di insicurezza, che è maggiormente marcata tra le donne e gli anziani, decresce man mano che ci si allontana da quest'area, verso le strade che convergono su piazza del Mercato Centrale.
Interessante è la relazione tra la vita sociale fuori casa e l'insicurezza percepita: se la vita di relazione risulta particolarmente intensa per i residenti più giovani, nella fascia di popolazione di età superiore ai 65 anni l'uscita di casa la sera è ridotta ai minimi termini. Nella perdita della vita sociale e dell'intrattenimento fuori dalle mura domestiche e parallelamente al restringimento degli interessi si sovrappone una percezione maggiore di insicurezza.
Gli intervistati hanno visto nel tempo recente un aumento della presenza delle forze dell'ordine nella zona di San Lorenzo, ma la ritengono ancora insufficiente. Solo un cittadino su 3 reputa adeguata alle esigenze della situazione la presenza di Polizia e Carabinieri, ma per oltre il 60% degli intervistati si dovrebbe registrare un aumento di controlli e pattugliamenti. A.F.


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