lunedì 26 giugno 2006

Diritti in gioco: cittadinanza in cinque anni, Il Firenze, 26 giugno 2006

FIRENZE. La riforma della cittadinanza agli immigrati è uno dei punti caldi del nuovo governo e del ministro degli interni Giuliano Amato: tra le proposte, lo ius solis, ossia la cittadinanza italiana per chi nasce in Italia, e tempi ridotti per ottenere la cittadinanza italiana anche per chi è immigrato da adulto. La Consulta islamica che riunisce rappresentanti di tutte le comunità islamiche italiane sta già pensando alcune proposte operative da inviare al ministro Amato. Favorevole a un rinnovamento normativo dell'argomento “cittadinanza” anche la comunità islamica fiorentina: la comunità che conta 20mila persone residenti in città e in periferia, provenienti da Maghreb, Algeria, Albania, Egitto, si prepara a lanciare le sue proposte.

La cittadinanza è uno strumento che porta stabilità al migrante. Una stabilità che poi si riflette su tutta la società – sostiene Mourad Abderrezak, algerino, presidente della comunità islamica di Firenze, che ha sede in via Ghibellina -. Deve esserci una riduzione dei tempi d'attesa per avere la cittadinanza: ormai tutti si sono accorti che il fenomeno migratorio non è transitorio o di passaggio. E' un fenomeno permanente e per questo c'è bisogno di una maggiore chiarezza nella normativa legata alla cittadinanza”. L'iter burocratico attuale è troppo lungo e contorto, anche per chi è in Italia da tanti anni, come Mourad, a Firenze dal 1990. “Avere la cittadinanza consente di avere maggiori diritti anche per la tutela dei figli nati in Italia – presegue Mourad, mediatore culturale nelle scuole di Firenze e provincia – e per l'accesso al mondo del lavoro. Per la nuova normativa sulla cittadinanza ci aspettiamo di vedere facilitati i rapporti con le istituzioni, con gli enti, di dare maggiori diritti a una comunità immigrata che è sempre più plurale”.

La comunità islamica fiorentina vorrebbe vedere ridotto a 5 anni il tempo necessario per ottenere la cittadinanza - “come succede in Francia” sottolina Mourad, che in Italia ha avuto due figli, attualmente di cittadinanza algerina perché ancora minorenni – e un'attenzione superiore ai diritti delle famiglie migranti e dei rapporti con il mondo del lavoro e delle istituzioni.

Agnese Fedeli

venerdì 23 giugno 2006

Addio alla famiglia o alla città. Ha vinto il tema sul distacco, Il Firenze, 22 giugno 2006

FIRENZE. Ore 12.40: Giulia, Martina e Chiara sono le prime a uscire dal liceo classico "Galilei". Le prima a tirare il fiato dopo lo sforzo del compito d'italiano. "Abbiamo consegnato presto, i nostri compagni ci hanno guardate straniti. Ma per cinque anni ci siamo abituate a fare il compito d'italiano in tre ore". E le tracce? Facili? Difficili? "Insomma, lo abbiamo fatto, ma ci aspettavamo qualcosa di diverso", rispondono in coro. E la loro non è un'affermazione isolata: i temi della maturità 2006 non sono piaciuti, c'è poco da fare. Almeno per quanto riguarda i quasi 4.000 studenti fiorentini in questi giorni impegnati per la prove d'esame: ieri la prova d'italiano si è consumata tra i ritardi nella consegna delle buste e le lamentele dei ragazzi.
Tra i temi più gettonati c'è sicuramente il saggio breve/articolo di giornale sulla tematica del distacco e dello straniamento. Lo seguono a ruota il tema sull'importanza della scienza nella vita dell'uomo, il tema generale sul rapporto tra antichi mestieri e lavoro meccanizzato, il tema letterario su Ungaretti e la sua poesia "L'isola". Poco esito, forse perché più complessi, hanno avuto il tema storico su Mazzini e quello di attualità sull'Onu e gli enti sovranazionali. "Il tema su Mazzini e quello letterario ci sono sembrati difficili davvero – dice Giulia Moretti, studentessa al liceo classico -. Personalmente ho fatto il saggio breve sul distacco: ho parlato dell'allontamento, dell'esilio secondo Dante e anche della morte". Anche al socio-psico-pedagogico Capponi ha stravinto il saggio breve-articolo di giornale: "Anche io ho scelto il tema sul distacco – dice con un sospiro di sollievo Matilde Giordano, che l'anno prossimo si iscriverà a Scienze della Formazione -. Ho parlato del momento in cui ci si distacca dai genitori".
Tracce d'esame che hanno anche spiazzato i ragazzi che frequentano i siti web giovanili come studenti.it: "I pronostici dicevano che sarebbero uscite altre cose, per esempio sull'attualità – racconta Andrea Torraca, sotto esame all'istituto tecnico Meucci di Scandicci -. All'inizio sono rimasto a bocca aperta: non sapevo quale scegliere! Mi sono buttato sul saggio breve e sono abbastanza soddisfatto". Secondo alcune indiscrezioni "nelle tracce sarebbero dovute uscire temi su Svevo, Freud, i 60 anni della Repubblica" - dice Lorenzo Coppini subito dopo aver consegnato il suo tema su Ungaretti. "Le tracce che sono uscite non erano facili. Ma insomma lo abbiamo fatto".
Categorica Nicoletta Bicocchi, maturanda all'artistico Leon Battista Alberti. "Le tracce di quest'anno non ci sono piaciute. Noi pensavamo che sarebbe uscito un bel tema sull'arte. Invece niente, solo un accenno a De Chirico. Io ho scelto il tema di attualità, ma ho parlato comunque di movimenti artistici: ci ho messo dentro un po' di Bauhaus, che è anche l'argomento della mia tesina". Concorde su questo punto di vista anche Federico Baldi, studente all'artistico, che ha scelto il saggio breve sul rapporto tra artigianato e tecnologia: "La prima prova è fatta – ha detto – ora ci aspettano le altre".
Agnese Fedeli

Notte prima degli esami per quasi 4mila fiorentini, Il Firenze, 20 giugno 2006 (primo numero!)

Notte prima degli esami per quasi 4mila fiorentini
di Agnese Fedeli

Addio pausa prima della terza prova. E' un toru de force quello che comincia domani per i
3675 studenti fiorentini impegnati negli esami di maturità: si parte subito con lo scritto di italiano, poi in rapida successione seconda e terza prova. Tre test in tre giorni. Domani, dunque, col dizionario d'italiano sotto braccio, migliaia di ragazzi si cimenteranno col classico tema o con le moderne tracce proposte dal Ministero: saggio breve, articolo di giornale, strumenti diversi per analizzare i grandi fatti di attualità come le pietre miliari della letteratura o le pagine più importati della storia. Il numero degli studenti raddoppia considerando l’intera provincia di Firenze: 6253 ragazzi e ragazze – 5650 interni e 595 privatisti - disseminati nei 40 istituti superiori di tutta la provincia si preparano alla maratona delle prove scritte, fissate in tre giorni consecutivi.
Nelle passate edizioni dell’esame di maturità post riforma, tra la prima e la seconda prova era previsto un fine settimana di stacco. Per l’esame 2006, invece, le tre prove scritte sono fissate, da un decreto nazionale del ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni, nei giorni di domani, giovedì e venerdì. Il motivo? La concomitanza, nel periodo d’esame, del referendum confermativo sulla costituzione. Tante anche a Firenze le scuole che ospitano i seggi referendari. Ieri, intanto, in tutti gli istituti superiori dell’area fiorentina, si sono insediate le commissioni d’esame.
Domani, quindi, per i 3600 fiorentini, appuntamento con la prova scritta d’italiano, comune a tutti gli indirizzi, a scelta tra analisi di un testo, saggio breve, articolo, tema storico o d’attualità. Giovedì, prova caratterizzante dell’indirizzo di studi. Venerdì terza prova, ideata dalle commissioni, con domande a risposta multipla, test e quiz. Sfuggono a questo schema d’esame gli istituti artistici, tra i quali a Firenze il “Leon Battista Alberti” e l’istituto di Porta Romana: per loro la seconda prova dura da tre a cinque giorni.
Per le scuole fiorentine l’esame di maturità arriva in un momento di riflessione sull’emergenza aule per l’anno scolastico 2006-2007. Per il prossimo anno sono infatti previsti 3000 studenti in più rispetto all’attuale popolazione studentesca, che a Firenze e provincia conta 33mila giovani, per un totale di un verosimile fabbisogno di 60 aule in più. La Provincia e i dirigenti scolastici hanno ideato queste soluzioni: al classico Machiavelli-Capponi, che ha bisogno di 8 classi in più, si prevede l'utilizzo di tutto Palazzo Rinuccini; per lo scientifico “Gramsci” servono 3 classi che saranno realizzate tramite la chiusura del porticato. Già prevista la creazione di una succursale per lo scientifico “Castelnuovo”, mentre al classico “Michelangelo” servono 8 classi in più che saranno ricavate in via del Ghirlandaio. L’istituto tecnico “Russel-Newton” di Scandicci e lo scientifico “Rodolico” saranno ampliati di 4 aule. Continuano, infine, i lavori di restauro all’istituto d'Arte di Porta Romana: già programmato il trasferimento della succursale da via del Podestà a via Senese.

Sempre più studenti stranieri in città, Il Tirreno, 23 giugno 2006

ALLE ELEMENTARI SONO QUASI 700

Sempre più studenti stranieri in città

EMPOLI. Imparare una lingua, talvolta sottostare a offese e pregiudizi di ogni genere. Spesso può essere difficile vivere in un paese “straniero”. Nelle scuole dell’empolese il numero dei bambini e dei ragazzi di origine non italiana è in aumento anno dopo anno, specialmente per quanto riguarda le scuole elementari. Cinesi, filippini, albanesi, marocchini: in totale, nell’anno appena terminato, gli studenti stranieri, dalle elementari alle superiori, sono 698 su 9237 studenti. Questi i dati che abbiamo raccolto dopo l’episodio della lite tra due nordafricani all’Iti.
«I bambini stranieri - commenta Alessandra Guidi, maestra alla Leonardo da Vinci - non vivono immersi nei pregiudizi razzisti. Ma vengono messi in discussione alcuni loro punti fermi: primo fra tutto la lingua. E poi anche il loro ruolo: spesso devono fare da interpreti ai loro genitori. Questa può essere una difficoltà reale». I problemi più grossi che nascono sui banchi di scuola, tra alunni italiani e alunni nati in Italia ma di origini straniere, derivano dalla condivisione della lingua. «I ragazzi che non capiscono e non parlano l’italiano possono forse essere meno motivati alla partecipazione - afferma il professor Silvano Guerrini della scuola media Busoni-Vanghetti -. Ma il problema di convivenza più forte deriva dalla difficoltà di coinvolgere i genitori dei ragazzi stranieri: non vengono ai ricevimenti, non si interessano della vita scolastica». I pregiudizi, gli scherzi pesanti o semplicemente l’esclusione dal gruppo forse non sono del tutto risolte ancora, ma il dato di fatto, positivo, è che nelle scuole superiori nascono anche “circoli di studio” a favore degli studenti che riscontrano difficoltà linguistiche. «Quando si iscrivono alle superiori - ha detto la professoressa Nadia Del Torrione, dell’istituto Fermi - i nostri studenti hanno comunque già fatto le scuole medie in Italia e per questo solitamente sono anche ben inseriti nella vita sociale empolese».

Via alla "Mensa di Leonardo", 21 giugno 2006, Il Tirreno

Via alla “Mensa di Leonardo”

Weekend a Vinci tra negozi aperti e ricette medievali

VINCI. Due giorni per celebrare il gusto, i sapori del Montalbano e la tradizione rinascimentale nella sua interezza: la kermesse “Alla mensa di Leonardo” si tiene questo sabato e domenica e sarà una prova generale di cosa significa “centro commerciale naturale” anche a Vinci. In programma degustazioni, ristoratori che rielaborano ricette medievali, attività fantasy e un ricco elenco di espositori enogastronomici e artigiani.
«Alla mensa di Leonardo è una manifestazione che mette insieme tanti interlocutori - ha detto l’assessore allo sviluppo economico Andrea Cavallini -. I commercianti, gli artigiani, i produttori di vino, olio e delle eccellenze enogastronomiche, nonché le associazioni vinciane. È un primo progetto che mette in campo un’idea di centro commerciale naturale, che speriamo possa realizzarsi concretamente entro la fine della legislatura». In effetti, in due giorni si condensano tantissime iniziative. Tra le quali spiccano il mercato enogastronomico e artigianale nelle vie del centro. «Avremo 26 produttori di tipicità del Montalbano e di prodotti d’eccellenza di tutta la Toscana, tra i quali anche alcuni presìdi slow food - dicono dall’associazione Elicriso, che si è occupata di organizzare un po’ tutta la manifestazione -. Ci saranno poi anche 25 mastri artigiani, tra i quali anche un esperto di mosaico con le pietre dure».
Tra gli interlocutori che condiranno questa due giorni sul gusto e la cultura nelle terre di Leonardo, ci sono sicuramente anche i ristoranti. A partire da sabato e per un mese, alcuni ristoranti e locali di Vinci presentano un menù di ricette rinascimentali rielaborate ai sapori del 2000. Tra questi ci sono il Borgo Allegro, il dalle Vigne Wine Loft, il Nicchio, il Ristoro del museo, la Limonaia, la Bottega del Verrocchio, il Leonardo e il Ripa d’Arno (Hotel da Vinci a Sovigliana).
Curiosa anche la presenza di associazioni e gruppi quali, per esempio, il circolo fantasy di Toiano che presentano un antro delle streghe, bardi itineranti, canzoni e poesie in rima e stand delle elfe artigiane. Insieme al comitato amici della pace, allestirà anche uno stand di snack e ristoro il cui ricavato sarà destinato alla raccolta per un pozzo in Burkina Faso.
Il programma. «Alla mensa di Leonardo» si tiene sabato 24 e domenica 25 giugno, dalle 17 alle 24. La due giorni ha il patrocinio della Regione, del Circondario, di Confcommercio e Confesercenti. Sabato e domenica, in centro, degustazioni e mercato: in Piazza della Libertà, degustazioni e stand; via Roma diventa la via degli artigiani, con dimostrazioni e mostra; piazza Leonardo da Vinci sarà largo delle herbane e piazza Castello si trasforma nella piazzetta dei mastri. Per tutta la manifestazione quiz di degustazione a premi dal nome «L’appetito vien giocando». Sabato 24, ore 17, convegno su «Eccetera: perché la minestra si fredda. Divagazioni sul cibo, il vino e le arti come cultura e risorsa del territorio». Intervengono anche storici del cibo, esperti di Rinascimento e cultura del territorio.
Di contorno alla due giorni enogastronomica e culturale ci sono anche altri eventi, di maggiore durata: per esempio la mostra fotografica «pane e companatico» organizzata dal fotocineclun Leonardo, aperta dal 18 al 25 giugno; il «fuochone», grigliata a cura dell’associazione Il Piastrino; il prestito bibliotecario in piazza, la rappresentazione «O miseri mortali aprite gli occhi», domenica 25 alle 21.45 al Castello dei conti Guidi; la rassegna enogastronomica «di miglio in miglio bone osterie», che dura anche per tutto luglio; lotteria a cura di Vincincentro.
Agnese Fedeli