lunedì 20 marzo 2006

Il nuovo ospedale oscura le televisioni. Riposizionare le parabole può costare fino a 500 euro a famiglia

di Agnese Fedeli

EMPOLI. Lo chiamano già l’ecomostro. È la nuova struttura dell’ospedale San Giuseppe di viale Boccaccio - secondo i residenti della zona. Ha messo in tilt la ricezione dei canali televisivi analogici. Rai, Mediaset e canali locali sono disturbati dall’altezza dell’edificio in costruzione. «Da mesi ormai non vediamo Rai3 - lamentano i residenti di viale Giotto -, Rai2 va e viene. I canali locali sono tutti disturbati». La spiegazione? Le antenne delle famiglie che abitano sulla statale erano tarate, da anni, per ricevere il segnale televisivo dal Monte Serra. Il cantiere dell’ampliamento dell’ospedale, alto e ingombrante, ha sballato tutte le frequenze della televisione analogica. Risolvere il disagio costa dai 150 ai 500 euro: un’altra spesa che grava sulle famiglie residenti sulla statale che, per avere un segnale pulito e vedere i programmi senza interferenze, sono costretti a far revisionare l’antenna. «Il nuovo ospedale è molto alto - ha detto Stefano Andreoli, antennista di ElettronRadio - e crea una barriera alle frequenze terrestri. Finora, le antenne delle abitazioni di viale Giotto e dintorni erano orientate verso il Monte Serra: i canali Rai arrivavano tutti da là. Le famiglie hanno cominciato a lamentarsi nei mesi scorsi perché non riuscivano a sintonizzare i programmi, oppure perché la ricezione era pessima». L’altezza del nuovo edificio ospedaliero crea quindi, oltre a una barriera estetica, anche un disagio vero e proprio che, ai residenti della zona, può costare anche cinquecento euro. «Per arginare questo problema - spiega Stefano Alderighi - si deve orientare l’antenna verso il Monte Morello e sostituire l’amplificatore. Questa operazione, se realizzata su un’antenna nuova, costa 150€». Soldi che diverse famiglie sono costrette a spendere per cause di forza maggiore. Ma c’è chi l’antenna non la revisiona da anni: in questo caso il prezzo dell’aggiornamento lievita decisamente. «Da quando hanno cominciato a costruire l’ospedale non vedevo più i canali Rai. Erano rimasti solo Canale 5 e Italia 1 - ha raccontato Doriana Chesi, residente nella zona -. La mia antenna era vecchia e quindi ho dovuto cambiare tutto: per fare questo spostamento ho speso 500 euro». La stessa denuncia arriva anche dalla famiglia Baronti: «Ancora non abbiamo revisionato l’antenna, però ormai da tanto tempo Rai2 va e viene. Ci hanno consigliato di fare la sintonizzazione quando avranno finito i lavori. Altrimenti si rischia di dover fare un doppio cambiamento».

Il Tirreno, 08 febbraio 2006

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