Vinci tra Leonardo e avanguardia
Il Tirreno, 15 marzo 2006, Cultura regionale
Mimmo Paladino rivoluziona il centro storico della cittadina toscana. Pavimentazione con forme di frecce e mani
VINCI. Che le colline toscane esaltino creatività e genialità è risaputo. La novità è che da qualche tempo i borghi medievali della regione funzionano anche come attrattori di sperimentazioni artistiche e architettoniche. L’ultimo esempio è la nuova Piazza Guidi ideata e realizzata da Mimmo Paladino. L’artista - esponente di punta della Transavanguardia degli anni ’80 insieme a Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente e Nicola de Maria - ha dedicato a Leonardo da Vinci una piazza che si snoda su sovrapposizioni di piani spaziali diversi e prospettive incuneate. Sulla pavimentazione si trovano poi simboli atavici ed elementi primordiali incisi in forma di mosaico argentato: un modo per catturare la luce di un borgo antico e rifletterla in modo forse dissonante, ma innovativo.
Le figure incise rappresentano forme di mani, frecce, spirali: simboli di un modo nuovo di concepire il Rinascimento, una sorta di passaggio del testimone dove non c’è la voglia di rinnegare o superare il passato. Al contrario.
Come a dire che dall’arte e dall’ingegno di Leonardo e del Rinascimento, Vinci e il mondo della cultura possono trarre stimoli sempre attuali e vivi anche nel 2000.
L’inaugurazione ufficiale della nuova Piazza Guidi, opera permanente che d’ora in poi affiancherà il nome di Mimmo Paladino a Vinci e alla Toscana, è fissata per domenica alle 16.30. Sarà presente anche Mario Botta, architetto che ha progettato a Rovereto vicino Trento il grande complesso del Mart, museo di arte contemporanea e biblioteca.
L’architetto ha definito la nuova piazza Guidi come «un grande rilievo del suolo dove le superfici dei piani inclinati di pietra esplodono dalla terra come spinte da forze telluriche per formare, attraverso l’incontro dei piani, inedite superfici geometriche».
Ma come ha fatto Vinci ad aggiudicarsi un’opera permanente di Mimmo Paladino? Il progetto è nato all’inizio del nuovo secolo, quando il Museo Leonardiano, ospitato all’interno del castello dei Conti Guidi, raddoppia le visite registrate ogni anno e sente l’esigenza di ampliare i suoi spazi. Il progetto prevede l’apertura di una nuova ala del museo nella Palazzina Uzielli, portata a compimento l’anno scorso con l’apertura della sala sull’ottica di Leonardo. Contemporaneamente il sindaco Dario Parrini insieme al direttore del museo Leonardiano Romano Nanni e Mario Cristiani, presidente dell’associazione Arte Continua, lanciano un concorso internazionale aperto agli artisti per progettare una nuova piazza-simbolo di Vinci. Al concorso d’idee, finanziato dal Comune e dall’Unione Europea, parteciparono cinque grandi nomi dell’arte contemporanea: Jannis Kounellis, Anish Kapoor, Ilya Kabakov, Joseph Kosuth e Mimmo Paladino.
Il progetto di Paladino, che è risultato poi vincente al concorso, prevedeva architetture-sculture su tutta la piazza, realizzata in cardoso, materiale che si scurisce con l’umidità e si schiarisce con la secchezza, nell’ottica di creare accostamenti di forme geometriche regolari ed ideali.
Affiancate dalla presenza costante del poliedro: forma simbolo del Rinascimento, presente nella nuova piazza come incisione argentata e come scultura fisicamente installata.
Agnese Fedeli
Nessun commento:
Posta un commento