lunedì 20 marzo 2006

Studente pestato e gettato dall'auto. Massa: il giovane è finito sotto le ruote di una jeep: ora è in fin di vita

di Agnese Fedeli

MASSA CARRARA. In coma per un’aggressione di fronte alla discoteca. Matteo Dentoni, 27 anni, studente all’Accademia di Belle Arti di Carrara, è stato preso a botte in un locale per un’incredibili banalità: uno spintone dato accidentalmente. Lo hanno picchiato e poi costretto a salire in macchina. Dopo averlo malmenato lo hanno buttato fuori dall’auto in corsa, in mezzo alla carreggiata, per odio sballato. E proprio in quel momento, quando il peggio sembrava finito, è stato investito da una jeep che nel buio della notte non è riuscita a distinguere la sagoma di un giovane 27enne inerme. Il fattaccio è successo venerdì notte e Matteo Dentoni è ancora in coma nel reparto rianimazione dell’ospedale di Massa. Due dei presunti aggressori sono stati sentiti e denunciati a piede libero per lesioni gravissime, ma pare che la squadra mobile della polizia di Massa, diretta da Armando Puccinelli, voglia interrogare e fare chiarezza anche con gli amici di Matteo.
La lite è cominciata intorno alle 2.30 di venerdì notte al “Baraonda”, locale trendy di Marina di Massa. Matteo inavvertitamente ha dato uno spintone a due giovani di Sarzana che rispondono subito con l’aggressione. Il titolare della discoteca, Michele Bardazzi, per chiudere la lite ordina al gruppo che si era surriscaldato di uscire dal locale. E invece no: gli schiaffi, i pugni e gli insulti sono continuati anche fuori. I due aggressori saltano in macchina e, secondo le testimonianze, cercano di investire Matteo e il suo gruppo di amici. Mentre la macchina è ancora accesa, uno dei due agguanta Matteo e lo costringe, mentre l’auto prende velocità, a entrare nell’abitacolo. Hanno continuato a picchiarlo con violenza per alcuni interminabili minuti e poi lo hanno scaraventato fuori dalla macchina in corsa.
Proprio in quel momento, mentre con le poche forze rimaste cercava di rialzarsi, passa una jeep che non riesce a frenare perché si accorge troppo tardi di quel ragazzo disteso sull’asfalto. Matteo viene investito e subito sprofonda in un coma gravissimo.
I due aggressori sono stati rintracciati nella notte di venerdì. Erano frequentatori abituali del locale e, con le testimonianze degli amici di Matteo e del gestore del locale non è stato difficile localizzarli: uno biondo e tarchiato, l’altro moro e un po’ più alto.
Sono sconvolti i genitori di Matteo, Angelo e Daniela. Il padre ha un laboratorio di scultura dove anche il 27enne Matteo, che studia scienze multimediali e fotografia all’Accademia, talvolta lavorava. Il ragazzo ha una tempra forte: durante l’estate, per guadagnare qualche soldo in attesa della gloria artistica, lavora come bagnino. Nel 2001 si tuffò in mare con alcuni colleghi bagnini per salvare quattro giovani in difficoltà.

Il Messaggero, 6 marzo 2006

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io dico solo una cosa, che l'imbecillità delle persone, alle volte, rasenta l'inverosimile. E la cosa peggiore è che la stupidità alberga in ognuno di noi.
Rendersene conto è un passo fondamentale per cercare di arrecare al prossimo meno danno possibile quelle volte, rare o frequenti che siano, in cui viene fuori.