Il giovane truffatore voleva un risarcimento, la reazione dopo il rifiuto dell’uomo
Simulando un contatto chiedeva 50 euro per lo specchietto rotto
MONTELUPO. Simulando un incidente truffa le persone e non ha esitazioni a picchiarle se si rifiutano di pagare. Giovane incolpa le sue vittime di avergli graffiato la macchina o di avergli rotto lo specchietto. «Dammi 50 euro, così evitiamo di chiamare i vigili». Ma se la vittima rifiuta, ecco i pugni.
A Fibbiana è successo in varie occasioni e anche ieri mattina, intorno a mezzogiorno: un sessantacinquenne è stato preso a pugni da un giovane 35enne che lo incolpava di avergli rotto lo specchietto dell’auto e pretendeva i soldi di risarcimento.
Di fronte al Green Stage. La dinamica è sempre la stessa: un uomo di 35-40 anni si ferma con la macchina subito dopo una curva o comunque in una zona dove gli automobilisti hanno poca visibilità e non vanno troppo forte.
C’è la possibilità, quindi, che qualcuno non si accorga immediatamente dell’automobile ferma e che si appoggi al paraurti del truffatore. Quest’ultimo - un ragazzo che, a detta di alcuni testimoni, probabilmente non è italiano - esce dall’abitacolo infuriato, accusando l’automobilista di turno di avergli graffiato la macchina, di avergli staccato lo specchietto, di avergli danneggiato in qualche modo la vettura.
E passa a richieste di tipo finanziario, sempre con la stessa frase: “risolviamo tutto da buoni amici, dammi 50 euro. Così non mettiamo in mezzo le assicurazioni, non chiamiamo i vigili e non perdiamo tempo”.
C’è chi si ribella. Non tutti, però, sono disponibili a prendersi colpe che non hanno e a dare a un perfetto sconosciuto 50 euro per un “presunto incidente”. Così ieri mattina il sessantacinquenne di Fibbiana, con gli occhiali e i capelli bianchi, si è ribellato all’accusa del truffatore: stava per chiamare i vigili urbani per mettere in chiaro la storia e capire se l’incidente c’era stato o no. Certo non aveva intenzione di liquidare l’affare in due minuti. Così il truffatore non ci ha visto più: prima ha cominciato a prenderlo a male parole, a insultarlo e a deriderlo. Poi è passato alle mani e ha preso a pugni il malcapitato automobilista, quindi è scappato a grande velocità.
Nell’automobile del truffatore pare ci fosse anche un bambino.
La denuncia. L’uomo che è stato vittima dell’episodio ha comunque denunciato tutto ai carabinieri di Montelupo Fiorentino che faranno le loro indagini.
Anche perché pare che in quella zona di Fibbiana questo tipo di truffa sia già successo altre volte.
Agnese Fedeli
Simulando un contatto chiedeva 50 euro per lo specchietto rotto
MONTELUPO. Simulando un incidente truffa le persone e non ha esitazioni a picchiarle se si rifiutano di pagare. Giovane incolpa le sue vittime di avergli graffiato la macchina o di avergli rotto lo specchietto. «Dammi 50 euro, così evitiamo di chiamare i vigili». Ma se la vittima rifiuta, ecco i pugni.
A Fibbiana è successo in varie occasioni e anche ieri mattina, intorno a mezzogiorno: un sessantacinquenne è stato preso a pugni da un giovane 35enne che lo incolpava di avergli rotto lo specchietto dell’auto e pretendeva i soldi di risarcimento.
Di fronte al Green Stage. La dinamica è sempre la stessa: un uomo di 35-40 anni si ferma con la macchina subito dopo una curva o comunque in una zona dove gli automobilisti hanno poca visibilità e non vanno troppo forte.
C’è la possibilità, quindi, che qualcuno non si accorga immediatamente dell’automobile ferma e che si appoggi al paraurti del truffatore. Quest’ultimo - un ragazzo che, a detta di alcuni testimoni, probabilmente non è italiano - esce dall’abitacolo infuriato, accusando l’automobilista di turno di avergli graffiato la macchina, di avergli staccato lo specchietto, di avergli danneggiato in qualche modo la vettura.
E passa a richieste di tipo finanziario, sempre con la stessa frase: “risolviamo tutto da buoni amici, dammi 50 euro. Così non mettiamo in mezzo le assicurazioni, non chiamiamo i vigili e non perdiamo tempo”.
C’è chi si ribella. Non tutti, però, sono disponibili a prendersi colpe che non hanno e a dare a un perfetto sconosciuto 50 euro per un “presunto incidente”. Così ieri mattina il sessantacinquenne di Fibbiana, con gli occhiali e i capelli bianchi, si è ribellato all’accusa del truffatore: stava per chiamare i vigili urbani per mettere in chiaro la storia e capire se l’incidente c’era stato o no. Certo non aveva intenzione di liquidare l’affare in due minuti. Così il truffatore non ci ha visto più: prima ha cominciato a prenderlo a male parole, a insultarlo e a deriderlo. Poi è passato alle mani e ha preso a pugni il malcapitato automobilista, quindi è scappato a grande velocità.
Nell’automobile del truffatore pare ci fosse anche un bambino.
La denuncia. L’uomo che è stato vittima dell’episodio ha comunque denunciato tutto ai carabinieri di Montelupo Fiorentino che faranno le loro indagini.
Anche perché pare che in quella zona di Fibbiana questo tipo di truffa sia già successo altre volte.
Agnese Fedeli
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