VINCI. Per il 46º anno consecutivo la città del Genio si prepara alle celebrazioni leonardiane, che riescono sempre a coniugare lo studio e l’approfondimento dell’opera di Leonardo alle innovazioni della città e al progresso della scienza. L’appuntamento di apertura delle celebrazioni leonardiane, domani alle 10,30 alla biblioteca leonardiana, è, come sempre, la lettura vinciana, che quest’anno si occupa della reinterpretazione della figura femminile nei dipinti e nelle opere di Leonardo da Vinci. Gli altri appuntamenti di punta, disseminati nelle decine e decine di attività in programma da domani a metà luglio, sono la mostra fotografica della nuova piazza Guidi con gli scatti del celebre fotografo pistoiese Aurelio Amendola, la mostra si inaugura il 12 maggio e resta aperta fino al 25 giugno nel palazzo della Provincia a Firenze - e il dibattito sul Future Center, che farà tappa a Vinci il 21 giugno. Lo studioso che quest’anno terrà gli ascoltatori col fiato sospeso per scoprire alcuni nuovi aspetti dell’opera del Genio di Vinci è Jonathan K. Nelson, newyorkese, dal 1994 professore di storia dell’arte alla Syracuse University a Firenze. Scrittore e studioso apprezzato, dimostrerà come, attraverso i ritratti, gli studi anatomici e i quadri religiosi o mitologici, Leonardo abbia esplorate e reinterpretato le figure femminili. Sono i suoi stessi scritti, fra i quali diversi passi sui modi appropriati di raffigurare donne e fanciulle, oltre ai suoi innumerevoli quadri e ritratti, a offrire una chiave di lettura per interpretare tali frutti della sua creazione artistica. Le donne che compaiono nei suoi dipinti e disegni ebbero un impatto considerevole sull’arte del Rinascimento per le loro pose e per i tipi di corporatura, ma anche per i particolari temi che incarnano. Altre invenzioni altrettanto affascinanti, quali il Cristo Bambino in torsione fra le braccia della madre o nell’atto di giocare con il San Giovannino, hanno ricevuto decisamente minore attenzione. Queste due soluzioni, reinterpretate nei dipinti di Filippino Lippi, godettero di grandissima popolarità. L’interesse di Leopardo per i temi dei bambini e della maternità, rintracciabili in molte opere religiose, è anche alla base delle sue diverse varianti della Leda. Queste inedite creazioni costituivano una novità importante, essendo fra i primi esempi di nudo femminile integrale. La rivoluzionaria raffigurazione della Leda stante, con la sua muscolatura evidente e ben delineata, rispecchia l’interesse di Leonardo per l’anatomia, così come la sua risposta critica a Michelangelo. I due artisti trasformarono infatti il modo di rappresentare il corpo femminile nell’arte europea. Il sindaco Dario Parrini e l’assessore alla cultura Alberto Casini sono particolarmente soddisfatti, per le rimanenti attività progettate per le celebrazioni leonardiane, della mostra organizzata al Palazzo della Provincia a Firenze da maggio a giugno prossimo con le immagini della nuova piazza Guidi progettata da Mimmo Paladino.
Agnese Fedeli
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